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Candeggina - Ipocloroto di sodio (da Wikipedia, l'enciclopedia libera)

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Ipoclorito di sodio
Formula di struttura
Nome IUPAC
ossoclorato(I) di sodio
Nomi alternativi
candeggina
 

varechina, conegrina
 

acqua di Javel

Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolare NaClO
Peso formula (u) 74,44
Aspetto liquido giallo
Numero CAS 7681-52-9
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/cm3, in c.s.) 1,083
Solubilità in acqua 942 g/l (pentaidrato) a 296°C
Temperatura di fusione (K) 291 (18°C) (pentaidrato)
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico

Corrosivo. Pericoloso in ambiente.   


frasi R: R 31-34-50
frasi S: S (1/2-)28-45-50-61


L'ipoclorito di sodio è il sale di sodio dell'acido ipocloroso. La sua formula chimica è NaClO.

Una soluzione al 5% circa di ipoclorito di sodio in acqua è nota come candeggina, varechina, nettorina o conegrina; una soluzione di colore giallo dal caratteristico odore penetrante.

Puro, è un sale pentaidrato (NaClO·5 H2O) che fonde a circa 18°C ed è particolarmente instabile. Sia per sfregamento che per riscaldamento a temperature superiori a 35°C può decomporsi in maniera anche violenta. Proprio per questo non è mai commercializzato e impiegato puro, ma viene invece usato in soluzione acquosa, a concentrazione generalmente non superiore al 25%.

Essendo il sale di una base forte con un acido debole, impartisce all'acqua una reazione alcalina; una soluzione di 160 g in un litro d'acqua ha pH 12 a 20°C.

 

Usi

Per via della loro azione ossidante, le soluzioni di ipoclorito di sodio sono usate principalmente come sbiancanti e disinfettanti. L'ipoclorito di sodio è un battericida, uno sporicida, un fungicida ed un virocida. L'ipoclorito di sodio in soluzione è utilizzato comunemente anche per la normale pulizia di superfici lavabili. La sua efficacia però è praticamente nulla sullo sporco. Infatti essa sbianca le superfici trattate dando l'illusione del pulito ma senza essere in grado di rimuoverlo.

 

Produzione

Viene ottenuto per gorgogliamento del cloro nell'idrossido di sodio secondo la reazione

Cl2 + 2 NaOH → NaClO + NaCl + H2O
HClO + Na → NaClO + 1/2 H2

 

Produzione domestica

È possibile produrre ipoclorito di sodio circa al 5% anche per elettrolisi. L'operazione deve avvenire all'aperto o in un luogo molto arieggiato per via del gas di cloro che si sviluppa.

Per il processo elettrolitico occorrono un contenitore di plastica da 1,5 - 2 litri, una fonte di energia a corrente continua come un alimentatore da laboratorio oppure una batteria che riesca ad erogare almeno 6 volt a 1 ampere senza scaricarsi come una batteria per auto da 12 volt e 50Ah circa, nonché due elettrodi di carbone o, meglio, di platino; quelli di platino sono molto costosi e sono difficilmente reperibili, mentre è possibile ricavare elettrodi di carbone dalle mine per matite costituite da grafite. La superficie degli elettrodi deve essere la più ampia possibile.

 

Procedimento

Nel recipiente si introduce una soluzione satura di cloruro di sodio; per preparare questa soluzione è possibile sciogliere del sale da cucina (cloruro di sodio) in acqua distillata fino a saturazione, quando la concetrazione è tale che si ha precipitazione del sale aggiunto.

Si immergono quindi i due elettrodi, l'anodo (+) e il catodo (-), lasciandone parte al di fuori della superifici dell'acqua per qualche centimetro, il più possibile distanti l'uno dall'altro (è importante che i due elettrodi non vengano mai in contatto). Alle estremità di ciascuno dei due elettrodi che sporgono dalla soluzione satura si collega un filo di rame, che non deve entrare in contatto con l'acqua salata; le altre estremità del filo di rame vanno collegate ai poli della batteria (avendo cura di non farli entrare in contatto).

Il passaggio della corrente elettrica genera all'anodo cloro e al catodo idrogeno; col procedere dell'elettrolisi la soluzione si arricchisce di idrossido di sodio. La reazione tra il cloro e l'idrossido di sodio produce ipoclorito di sodio.

Dopo circa due o tre ore la soluzione di ipoclorito di sodio si può considerare pronta per essere utilizzata, dopo averla filtrata per eliminare le particelle di carbone dovute all'usura degli elettrodi.

 

Precauzioni

La candeggina e le soluzioni di ipoclorito di sodio sono irritanti e caustiche, è bene pertanto maneggiarle usando un paio di guanti di gomma e aver cura di evitare il contatto con gli occhi. Non devono inoltre essere mescolate né all'acido cloridrico (acido muriatico per gli usi domestici) con cui sviluppano cloro, tossico, né all'ammoniaca con cui sviluppano clorammine, irritanti, né all'etanolo. Le soluzioni di ipoclorito di sodio sono sensibili alla luce ed al calore ed hanno una durata limitata nel tempo. Devono essere conservate quindi al riparo dalla luce e lontano da fonti di calore. Se acquistate in supermercato meglio preferire i prodotti confezionati in bottiglie non trasparenti in grado di proteggere il prodotto dalla luce. Meglio quindi non fare grosse scorte ma acquistare il prodotto sempre fresco.

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