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Mariastella Gelmini. Chi è (da Wikipedia, l'enciclopedia libera)

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Stemma della Camera dei deputati Parlamento Italiano
Camera dei deputati
On. Mariastella Gelmini
50
Luogo nascita Leno
Data nascita 1° luglio 1973
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Data morte {{{data_morte}}}
Titolo di studio Laurea in Giurisprudenza
Professione Avvocato
Partito Il Popolo della Libertà
Legislatura XV, XVI
Gruppo Il Popolo della Libertà
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Circoscrizione Lombardia 2
Regione {{{regione}}}
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Senatore a vita
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Data nomina {{{data_nomina_senatore_a_vita}}}
Incarichi parlamentari
Componente - II Commissione (Giustizia);
Componente - Giunta per le Autorizzazioni a procedere;
Componente - Comitato Parlamentare per i Procedimenti di Accusa

 

Mariastella Gelmini (Leno1° luglio 1973) è una politica italiana, membro della Camera dei Deputati dal 2006 ad oggi e ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca del governo Berlusconi IV.

Biografia

Laureata in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Brescia e specializzata in diritto amministrativo, ha superato l'esame di Stato per la professione di avvocato presso la Corte d'Appello di Reggio Calabria nel 2002, dopo aver svolto il primo anno di praticantato a Brescia e il secondo nella stessa città di Reggio Calabria.[1]

Entrata in Forza Italia sin dalla cosiddetta "discesa in campo" di Silvio Berlusconi,[2] è stata presidente del club "azzurro" di Desenzano del Garda dal 1994[senza fonte]. Nel 1998 è stata prima degli eletti alle amministrative[3] ricoprendo la carica di presidente del consiglio del comune di Desenzano del Garda fino al 2000, anno in cui fu sfiduciata[4] per inoperosità[senza fonte].

Dal 2002 è stata assessore al territorio della provincia di Brescia dove ha realizzato il "Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale" e ha ottenuto il riconoscimento di nuovi parchi quali il Parco della rocca e del sasso di Manerba e l'ampliamento del Parco delle colline di Brescia e del Parco del lago Moro, mentre dal 2004 è stata assessore all'agricoltura.[5]

Prima degli eletti alla Regione Lombardia nella circoscrizione di Brescia per Forza Italia, entra nel Consiglio Regionale della Lombardia nell'aprile del 2005.[6] Il mese successivo, a seguito del successo elettorale,[7] diventa coordinatrice regionale di Forza Italia in Lombardia; manterrà l'incarico fino al 2008.[8]

Nel 2006 Mariastella Gelmini viene eletta alla Camera dei Deputati, dove è stata membro della giunta per le autorizzazioni a procedere, del comitato parlamentare per i procedimenti di accusa e della II commissione giustizia.[9]

È l'autrice del progetto di legge "per la promozione e l'attuazione del merito nella società, nell'economia e nella pubblica amministrazione", presentato il 5 febbraio 2008.[10] Ha inoltre fatto parte del comitato costituente del Popolo della Libertà dove ha coordinato il gruppo di lavoro sullo statuto del nuovo movimento politico.[11] Secondo alcuni media, è gradita agli ambienti di Comunione e Liberazione.[12]

Nel 2008 è stata riconfermata alla Camera dei Deputati nella circoscrizione Lombardia II per il Popolo della Libertà ed è stata nominata ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca nel Governo Berlusconi IV.

 

Ministro dell'Istruzione

 

Provvedimenti ufficiali

Il suo provvedimento più importante è il decreto legge n.137 datato 1 settembre 2008 e intitolato "Disposizioni urgenti in materia di istruzione e università", convertito in normativa dal Senato il 29 ottobre 2008.[13]

Per tentare di contrastare il fenomeno del bullismo diffuso nelle scuole, il ministro Gelmini ha stabilito nel decreto il ripristino del valore in pagella del voto in condotta, promuovendolo quindi a parametro di valutazione complessiva dello studente; questo intervento ha incontrato il favore di alcune organizzazioni quali il Moige, ma ha lasciato diverse perplessità in associazioni religiose come la Exodus Onlus.[14] Vengono inoltre ripristinati in pagella i voti in decimi, a sostituire i giudizi.

Viene inoltre decretata la reintroduzione, a partire dal 2009, del maestro unico nella scuola primaria, a detta della Gelmini necessaria in quanto il numero degli insegnanti sarebbe diventato eccessivo a fronte di un numero di studenti inferiore rispetto al passato. Nonostante venga delegata agli istituti ampia autonomia per quello che riguarda la durata e l'articolazione dell'attività educativa, il reclutamento del personale docente dovrà in ogni caso essere pianificato sulla base di un tempo scuola limitato a ventiquattro ore settimanali. Questi provvedimenti, nelle previsioni del ministro, non dovrebbero comunque compromettere in alcun modo il tempo pieno.[15]

In materia di strumenti scolastici il decreto, così come modificato alla Camera e in esame al Senato, prevede che i libri di testo per la scuola primaria vengano adottati solo nel caso in cui «l'editore si sia impegnato a mantenere invariato il contenuto nel quinquennio [successivo alla data di adozione ndr.], salvo le appendici di aggiornamento eventualmente necessarie da rendere separatamente disponibili», e che vengano sostituiti con cadenza quinquennale al fine di ridurre il fenomeno del "caro-libri".[16] Un provvedimento simile è stato adottato anche per le scuole secondarie di primo e secondo grado, nelle quali però i libri verranno sostituiti ogni sei anni invece che cinque.[17]

Si stabilisce infine che dall'attuazione del presente decreto «non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica».[16]

Il provvedimento sull'adozione del maestro unico è stato varato per far fronte ai tetti di spesa precedentemente imposti dall'articolo 64 del D.L. datato 25 giugno 2008 e poi convertito in legge il 6 agosto 2008 (legge n.133, "Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria"), nel quale era stato previsto di realizzare «per il bilancio dello Stato economie lorde di spesa, non inferiori a 456 milioni di euro per l'anno 2009, a 1.650 milioni di euro per l'anno 2010, a 2.538 milioni di euro per l'anno 2011 e a 3.188 milioni di euro a decorrere dall'anno 2012» con la precisazione che «una quota parte delle economie di spesa [... venga] destinata, nella misura del 30 per cento, ad incrementare le risorse contrattuali stanziate per le iniziative dirette alla valorizzazione ed allo sviluppo professionale della carriera del personale della Scuola a decorrere dall'anno 2010».[18] Le cifre del D.L. sono state tradotte in criteri operativi nel piano programmatico redatto dal ministro, che prevede esuberi stimati intorno alle 87.400 unità per il personale docente (entro l'anno scolastico 2011/2012), e alle 44.500 unità per il personale ausiliario ATA (nel triennio 2009 - 2011).[19] Nel medesimo decreto legge, ma all'articolo 16, si consente alle università di trasformarsi in fondazioni private (con un voto a maggioranza assoluta del senato accademico), ossia in enti dotati di autonomia gestionale, organizzativa e contabile in deroga quindi «alle norme dell'ordinamento contabile dello Stato e degli enti pubblici, ma comunque nel rispetto dei vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario».[18] Entrambi gli articoli sono stati redatti dalla Gelmini con il concerto del Ministero dell'Economia e delle Finanze.

 

Altri provvedimenti

La Gelmini si è detta favorevole al ritorno del grembiule alle elementari sia per una questione di ordine, sia per eliminare le differenze sociali tra gli scolari che tenderebbero ad emergere in particolare nell'abbigliamento più o meno "griffato".[20] Secondo i risultati di un sondaggio riportati da un quotidiano, tale decisione ha incontrato l'approvazione della maggioranza degli intervistati.[21]

È anche previsto, a partire dall'anno scolastico 2009/2010, l'avvio dell'insegnamento obbligatorio dell'educazione civica e di attività di formazione alle regole della strada e al rispetto dell'ambiente.[22] La Gelmini ha inoltre promosso l'utilizzo di nuove versioni digitalizzate dei libri di testo.[23]

Nell'ottobre 2008 infine il ministro ha stanziato i fondi per l'acquisto di 10.000 lavagne interattive multimediali, collegabili a computer ed anche alla rete internet.[24]

 

Controversie

La Gelmini, per aver avviato la politica di tagli al personale per un totale di circa 150.000 dipendenti tra docenti e ausiliari[25] senza la concertazione con i sindacati, ha portato gli stessi, e in particolare le sigle Gilda, Cobas, CGIL, CISL e UIL, a manifestare la loro contrarietà temendo ricadute sia sul tempo-scuola che sull'occupazione.[26] Il ministro si è giustificata sostenendo che le scuole rappresentano un'«agenzia educativa, e non un’istituzione per moltiplicare posti di lavoro»,[14] e che il provvedimento si è reso necessario in quanto al momento «il 97% della spesa [scolastica] è in stipendi»,[15] dato contestato dalle associazioni sindacali secondo le quali la percentuale sarebbe anche al di sotto della media OCSE.[27] In un primo momento, anche il ministro leghista Umberto Bossi non si era trovato d'accordo con tale decisione,[28] ma poco dopo ha dichiarato che nei confronti della Gelmini non esiste nessun conflitto. Il provvedimento sull'adozione dei libri di testo è stato invece criticato dall'A.I.E. (associazione italiana degli editori),[29] così come il provvedimento legato all'introduzione delle lavagne multimediali.[30]

Altre polemiche sono state suscitate dalla proposta avanzata dal ministro di potenziare il sistema italiano di attribuzione dei meriti, ostacolato da «forti disincentivi alla capacità individuale»[10]; in proposito, è stata criticata perché lei stessa si era trasferita per poter sostenere l'esame di abilitazione alla professione di avvocato nella città di Reggio Calabria, ove la percentuale degli ammessi sarebbe stata pari ad oltre il triplo rispetto a quella nella città di Brescia. La Gelmini si è difesa affermando che all'epoca i suoi genitori non potevano permettersi di mantenerla a lungo negli studi, e che essendo sfavorita da un sistema generale di "esamificio" dominato a suo parere da una logica di casta che promuoveva esclusivamente i figli dei giuristi più emergenti, l'unico modo per ottenere l'abilitazione fosse quello di sostenere l'esame in un'altra sede.[1]

Un episodio simile è stato innescato da un'indagine svolta dall'OCSE: basandosi sul rapporto di valutazione della qualità della formazione scolastica effettuato nel 2007, nel quale gli studenti degli istituti meridionali risultano collocati agli ultimi posti,[31] la Gelmini ha sostenuto che «nel Sud alcuni istituti abbassano la qualità dell'istruzione» alimentando diverse critiche anche da parte dei suoi stessi alleati, come il presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo, che ha definito "razziste" le parole del ministro. La Gelmini si è giustificata precisando di riferirsi «alle scuole, non agli insegnanti».[32]

Al fianco della Gelmini si sono schierati sia membri del suo stesso partito, come Maurizio Gasparri, che ha giudicato le accuse alla Gelmini strumentali e animate da una visione ideologica di parte,[33] sia alcuni esponenti dell'opposizione, come l'ex-ministro dell'Istruzione Luigi Berlinguer, parzialmente a favore del suo operato e dell'intenzione di riformare la scuola.[34] È stato poi lo stesso presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a riaffermare la necessità dei tagli alla scuola, aggiungendo che nessuna parte politica o sociale può sottrarsi a questa esigenza, e che «non sono sostenibili posizioni di pura difesa dell'esistente».[35] I sostenitori del provvedimento giudicano sbagliata la scelta, risalente al 1990, di abolire il maestro unico.[36]

Una manifestazione di studenti universitari a Palermo contro i provvedimenti del ministro Gelmini

I provvedimenti della Gelmini hanno suscitato una dura reazione da parte del mondo della scuola e dell'università: per tutto il mese di ottobre 2008, si sono susseguiti scioperi degli insegnanti e del personale ATA, manifestazioni dei genitori delle elementari, oltre a diverse iniziative dei movimenti studenteschi delle superiori e delle università, cortei, lezioni in piazza. La Gelmini, dopo aver dichiarato in una trasmissione di Canale 5 di non capire le ragioni della protesta[37], ha poi detto che i manifestanti sono «una minoranza strumentalizzata dalla sinistra»[38], sostenendo inoltre che la maggior parte di essi non ha neppure letto il decreto. Alla fine del mese ha accettato di incontrare una rappresentanza degli studenti universitari e medi. Il rifiuto del ministro di fronte alla richiesta di ritirare il decreto ha però portato alla spaccatura delle associazioni studentesche, divise tra chi considera concluso il dialogo e chi invece lo continua.[39]

Durante una visita del ministro in un liceo di Roma le forze di polizia hanno provveduto all'identificazione di alcuni contestatori. La Gelmini, informata sull'accaduto, ha chiesto alle forze dell'ordine di non intervenire in futuro in situazioni simili dichiarando di essere in grado di affrontare personalmente la dialettica con chi alza la voce.[40]

La Gelmini si è anche espressa negativamente nei confronti del movimento studentesco del '68.[41]

 

Vita privata

È figlia dell'ex-sindaco democristiano del comune di Milzano,[12] già proprietario di una piccola azienda agricola. Ha una sorella impiegata come maestra elementare, rappresentante della CGIL.[42]

 

Note

  1. ^ a b La Gelmini avvocato in Calabria. La Stampa, 27-08-2008. URL consultato il 27-08-2008.
    Da Brescia a Reggio Calabria Così la Gelmini diventò avvocato. Corriere della Sera, 04-09-2008. URL consultato il 04-09-2008.
    Gelmini, avvocato con l'esame 'facile' Da più parti l'invito a dimettersi. Quotidiano.net, 04-09-2008. URL consultato il 08-09-2008.
  2. ^ Mariastella Gelmini: ministro dell'istruzione. ANSA, 07-05-2008. URL consultato il 03-09-2008.
  3. ^ Elezioni comunali 1998 - Voti di preferenza. Forza Italia, sede di Desenzano del Garda, 24-05-1998. URL consultato il 03-09-2008.
  4. ^ Delibera del Consiglio Comunale n. 33 del 31/03/2000. Comune di Desenzano del Garda, 09-05-2008. URL consultato il 09-05-2008.
  5. ^ Regione Lombardia - Parco della Rocca e del Sasso - Riconoscimento Deliberazione di giunta provinciale n. 548 del 25.11.2002. Regione Lombardia, 25-11-2002. URL consultato il 03-09-2008.
    Ampliamento del parco locale di interesse sovracomunale delle colline di Brescia. Verbale di deliberazione della giunta provinciale di Brescia, 25-11-2002. URL consultato il 03-09-2008.
    Profilo e intervista dell'Assessore Mariastella Gelmini (Bresciaoggi). Provincia di Brescia, 03-09-2004. URL consultato il 03-09-2008.
  6. ^ I più votati nelle varie Province lombarde. Consiglio Regionale della Lombardia, 04-04-2005. URL consultato il 03-09-2008.
  7. ^ Biografia di Gelmini Mariastella. Governo. URL consultato il 26-10-2008.
  8. ^ REGIONE LOMBARDIA: Guido Podestà nominato nuovo coordinatore di Forza Italia. Forza Italia, 18-05-2008. URL consultato il 03-09-2008.
  9. ^ Composizione Giunta per le Autorizzazioni. Camera dei Deputati, 2006. URL consultato il 03-09-2008.
    Comitato parlamentare per i procedimenti di accusa. Senato della Repubblica, 2006. URL consultato il 03-09-2008.
    Composizione della II Commissione Giustizia. Camera dei Deputati, 2006. URL consultato il 03-09-2008.
  10. ^ a b Proposta di Legge d'iniziativa del Deputato Gelmini. Camera dei Deputati, 09-05-2008. URL consultato il 09-05-2008.
  11. ^ Gruppi di lavoro per il popolo della libertà. URL consultato il 23-10-2008.
  12. ^ a b Aria di staffetta in regione Lombardia la Gelmini è pronta per il Pirellone. Il Giornale, 03-09-2008. URL consultato il 03-09-2008.
  13. ^ (IT) Corriere della Sera. «Scuola, il decreto Gelmini è legge». , 29-10-2008.
  14. ^ a b Gelmini, non toccheremo i docenti di religione e di sostegno. La Stampa, 23/9/2008
  15. ^ a b (ITLocalport notzie«Il ministro Gelmini assicura: il maestro unico non penalizzerà il tempo pieno». , 04-09-2008.
  16. ^ a b Decreto Legge 1 settembre 2008, n.137 Disposizioni urgenti in materia di istruzione e università
  17. ^ Modifiche apportate dalla Camera dei Deputati al Decreto Legge 1 settembre 2008, n.137
  18. ^ a b Articolo 64 del Decreto Legge 25 giugno 2008, n.112 poi convertito dalla legge 6 agosto 2008, n.133
  19. ^ http://www.tuttoscuola.com/newsletter/allegati/ts_news_361-2.pdf Schema di piano programmatico del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, di cui all’articolo 64 del Decreto Legge 25 giugno 2008, n.112
  20. ^ (ITCorriere della Sera«"Meno griffe e più decoro". Il ministro dice sì al grembiule». , 02-07-2008.
  21. ^ (ITCorriere della Sera«Sì al maestro unico da 6 italiani su 10». , 19-10-2008.
  22. ^ (ITCorriere della Sera«Ritornano i voti in pagella». , 28-08-2008.
  23. ^ Articolo 15 del D.L. 25 giugno 2008, n.112
  24. ^ Comunicato del Ministero.
  25. ^ 150 mila posti in meno in 3 anni, "Un colpo alla scuola pubblica". La Repubblica, 24-06-2008. URL consultato il 02-09-2008.
  26. ^ Mario Reggio. "Meno ore, più matematica" ma il sindacato boccia la Gelmini (pdf). La Repubblica, 20-09-2008. URL consultato il 28-09-2008.
    Scuola, e' rivolta contro la Gelmini: in arrivo scioperi e manifestazioni. La Voce d'Italia (online), 06-09-2008. URL consultato il 14-09-2008.
    Comunicato Gilda
    Comunicato CISL
    Comunicato FLC CGIL
    Comunicato UIL
    Comunicato COBAS
    Comunicato Comitato Insegnanti Evangelici Italiani
  27. ^ La cattiva informazione della signora Gelmini. FLC CGIL, 16-10-2008. URL consultato il 26-10-2008.
  28. ^ Bossi: «D'accordo sul maestro unico solo perché tanti insegnanti costano troppo». Corriere della Sera, 10-09-2008. URL consultato il 28-09-2008.
  29. ^ Motta, su libri di testo da Gelmini provvedimenti illogici. Asca, 1-10-2008. URL consultato il 26-10-2008.
  30. ^ "No Gelmini day" sotto il ministero. Gelmini: "Sono piccole frange". Tuttoscuola.com, 2/10/2008. URL consultato il 4/10/2008.
  31. ^ «Scuola, i ragazzi del Sud indietro di due anni». Corriere della Sera, 26/08/2008. URL consultato il 3/10/2008.
  32. ^ Scontro sui prof del Sud, Gelmini frena. Corriere della Sera, 25-08-2008. URL consultato il 02-09-2008.
  33. ^ Gasparri: "Bene Gelmini, maestro unico scelta saggia". DireGiovani.it, 15-09-2008. URL consultato il 26-09-2008.
  34. ^ Iossa Mariolina. «Berlinguer difende la Gelmini «Non sciuperà le elementari»»Corriere della Sera , 16-settembre-2008, pag. 21 (consultato in data 27/9/2008).
  35. ^ Napolitano difende la Gelmini: giusti i tagli. Libero-news.it, 30-09-2008. URL consultato il 10-10-2008.
    Napolitano: indispensabili i tagli nella scuola. Corriere della Sera, 30/09/2008. URL consultato il 10/10/2008.
  36. ^ Angelo Panebianco. Il riformismo bocciato. Il Corriere della Sera, 28-09-2008. URL consultato il 10-10-2008.
  37. ^ Scuola: Gelmini, non capisco le ragioni della protesta adnkronos.com
  38. ^ http://italianmedia.com.au/public_html/index.php?option=com_content&task=view&id=7687&Itemid=2188
  39. ^ Corriere della Sera«Berlusconi: «Tra i manifestanti nelle scuole ci sono dei facinorosi»». , 24-10-2008.
  40. ^ La Gelmini difende i contestatori: "Non serve la polizia, basto io". Corriere della Sera, 11-09-2008. URL consultato il 26-09-2008.
  41. ^ (ITRepubblica«Occupata l'università di Torino Gelmini: «Dal '68 solo danni»». , 22-10-2008.
  42. ^ «Io, l’altra Gelmini della scuola Maestra Cgil e sorella del ministro». Il Giornale, 24-05-2008. URL consultato il 03-09-2008.

 

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