Danimarca
- Registreret partnerskab
La
Danimarca è stato il primo Paese al mondo a dare la possibilità agli
omosessuali di ufficializzare i rapporti di coppia attraverso una unione
registrata simile al matrimonio, chiamata partnership registrata, approvata il
7 giugno
1989, la n. 372 (modificata dalla legge 360/1999)[4].
I contraenti assumono lo status di 'partner registrati', e da alcuni anni
possono adottare i figli biologici del partner ma non accedere all'adozione
congiunta. La prima unione registrata al mondo, quella fra
Axel e Eigil Axgil, ha avuto luogo in Danimarca.
Finlandia
- Rekisteröity parisuhde/registrerat partnerskap
In
Finlandia è in vigore[5]
dal marzo 2002 una legge per le unioni civili tra persone dello stesso sesso che
garantisce molti dei diritti che acquisiscono le coppie eterosessuali che
contraggono matrimonio civile a meno che le parti non dispongano diversamente.
Tra questi, ad esempio, il diritto di immigrazione per il partner straniero. Sia
la registrazione che la dissoluzione dell'unione si ottengono allo stesso modo
che per il matrimonio. La convivenza si stipula dinnanzi alle stesse autorità
preposte alla celebrazione del matrimonio e lo scioglimento della convivenza fa
capo alle disposizioni previste per il matrimonio. Le leggi sulla paternità,
l'adozione e la possibilità di usare un nome in comune non si applica alle
convivenze registrate.
Francia -
Pacte civil de solidarité
La legge n. 99-944 del
15
novembre 1999 (Du
pacte civil de solidarité et du concubinage[6])
definisce la nuova forma di unione, distinta dall'istituto
matrimoniale, il Patto civile di solidarietà un contratto tra due
persone maggiorenni dello stesso sesso o di sesso diverso, al fine di
organizzare la loro vita in comune. Il Pacs offre ampia tutela alla convivenza
(diritti di rilevanza pubblicistica, regola il rapporto di locazione, contempla
misure fiscali e altro). In particolare, il Pacs è un contratto, concluso con
una dichiarazione congiunta scritta alla cancelleria del Tribunal d'instance
nella giurisdizione di residenza. Il testo della convenzione è iscritto in un
registro tenuto presso la cancelleria.
Il Pacs comporta una serie di obblighi per i partner come:
- impegno a condurre una vita in comune
- aiuto reciproco materiale
- responsabilità comune per i debiti contratti dalla firma del Pacs.
Il Pacs, che non garantisce l'adozione,
termina per la morte di uno dei partner, con il matrimonio per le coppie
eterosessuali o dopo tre mesi dalla richiesta di entrambi i partner. I benefici
del
welfare e la riduzione delle tasse si acquisiscono dopo tre anni dalla
stipulazione del Pacs.
La legge francese prevede anche il
concubinaggio (capitolo II, art. 515-8) che offre diritti molto limitati
(affitto, immigrazione, salute e assicurazione) ai partner che coabitano.
I Pacs non sono rivolti soltanto alle persone
omosessuali, ma anche alle coppie di sesso diverso che non vogliono
contrarre matrimonio e preferiscono utilizzare uno strumento giuridico diverso
dal matrimonio civile o religioso, senza però essere prive delle tutele e delle
prerogative di cui gode una coppia "regolarmente" unita (assistere il proprio
partner in ospedale, partecipare alle decisioni che riguardano la sua salute e
la sua vita, lasciare in eredità il proprio patrimonio alla persona con cui si è
condivisa l'esistenza, ottenere l'avvicinamento se un partner è extracomunitario
e così via).
Secondo il
2004 Rapporto Demografico (pdf in inglese) stilato dal National
Institute of Statistics and Economic Studies (Insee),
il numero dei matrimoni in Francia è precipitato, anno dopo anno, a partire dal
2000. Nel 2004 sono stati stipulati 266'000 matrimoni civili, un calo del 5,9%
dal 2003. Al contrario, il Rapporto ha rivelato che il numero di coppie
che scelgono i PACS è cresciuto ogni anno eccetto nel 2001. C'è stato un
incremento del 29% nei PACS fra il 2001 e il 2002, ed un incremento del 25% fra
il 2002 e il 2003. Nei primi 9 mesi del 2004 sono stati definiti 27'000 PACS,
mentre nel 2003 sono stati 22'000. Il Rapporto ha rivelato che un PACS su
dieci è stato dissolto. Un rapporto parlamentare del Gennaio
2006 afferma che
sono stati stipulati un totale di 170'000 PACS.
[1]
Germania -
Eingetragene Lebenspartnerschaft
L'istituto giuridico della convivenza registrata (Eingetragene
Lebenspartnerschaft) è stato introdotto in
Germania il
16
febbraio 2001
con la legge Gesetz über die Eingetragene Lebenspartnerschaft[7]
- in vigore dal
1 agosto successivo .
La legge sulla convivenza registrata non equipara a tutti gli effetti la
convivenza al matrimonio pur applicando ai conviventi disposizioni analoghe a
quelle contenute nel codice civile tedesco per la disciplina del matrimonio.
- Perché due persone che intendano dare vita ad una convivenza registrata
devono dichiarare reciprocamente, personalmente e in contemporanea, d'innanzi
all'autorità competente di voler condurre una convivenza a vita.
- I conviventi possono scegliere un cognome comune.
- I conviventi hanno obbligo di assistenza e sostegno reciproco che persiste
anche dopo, eventuale, separazione.
La legge assicura pieno riconoscimento alla coppia dal punto di vista
contributivo ed assistenziale, ciascun convivente può beneficiare ed essere
inserito nell'assicurazione sulla malattia del compagno e conferisce gli stessi
diritti del matrimonio in materia di cittadinanza (procedura agevolata per
ottenere la naturalizzazione e diritto al ricongiungimento).
L'istituto giuridico è diverso dal matrimonio in materia di filiazione e di
adozione. Ai conviventi non è riconosciuto il diritto di adozione congiunta ed
inizialmente non permetteva l'adozione dei figli del convivente (tale
possibilità è stata introdotta dal 2004). È stata introdotta però, una forma di
potestà limitata tanto che i partner possono essere associati alle decisioni che
riguardano la vita quotidiana del bambino e richiedere l'affidamento in caso di
morte del genitore naturale.
Al convivente superstite, inoltre, sono attribuiti gli stessi diritti
successori che il matrimonio conferisce ai coniugi, inoltre la legge prevede
pensione di reversibilità, permesso di immigrazione per il partner straniero,
reversibilità dell'affitto e l’obbligo di soddisfare i debiti contratti dalla
coppia.
L'Irlanda
non prevede alcuna legislazione per la regolamentazione delle unioni civili. Dal
2005 ha incominciato l’iter parlamentare una legge, il Civil Partnership Bill[8],
tesa a regolamentare le unioni anche tra individui dello stesso sesso.Il governo
di sinistra, ha dichiarato che approvera entro il 2008 una legge sulle unioni
civili,che anche in irlanda,pareggera i diritti delle coppie gay a quelle etero
L'Italia non ha attualmente una legislazione effettiva per le unioni civili.
Manifestazione per i Pacs a Milano, gennaio 2005.
Nel febbraio 2007 è stato proposto dal Governo un disegno di legge che
riconosce le unioni di fatto, approvato dal Consiglio dei Ministri
|
Per approfondire, vedi la voce
DICO. |
I primi disegni di legge in proposito furono presentati nel
1986, grazie all'"Interparlamentare
donne Comuniste" e ad
Arcigay
(associazione per i
diritti degli omosessuali), la prima
proposta di legge (mai calendarizzata) fu presentata da
Alma Agata Cappiello,
avvocato e
parlamentare
socialista, nel
1988.
Dagli anni
Novanta è aumentato il numero di proposte di legge per disciplinare le
unioni civili presentate sia alla Camera che al Senato, così come sono diventati
pressanti gli inviti del
Parlamento Europeo alla parificazione dei diritti di coppie gay e coppie
eterosessuali.
Sin dall'inizio, il dibattito politico ha registrato da parte della
Chiesa cattolica forti obiezioni ed aspre critiche all'adozione di una
legislazione per le unioni civili.
È attualmente in discussione alla
Camera dei Deputati un disegno di legge di
Franco Grillini, che richiama i
Pacs francesi, teso a regolamentare le unioni anche tra individui dello
stesso sesso[9].
A livello locale, il movimento
LGBT, ha chiesto in
diverse città italiane di istituire registri delle unioni civili. La
registrazione anagrafica della convivenza ha solo un significato simbolico, a
meno che il singolo Comune non decida di aggiungere al valore simbolico
dell'unione diritti reali (ad esempio, accesso agli alloggi popolari).
I primi comuni a dotarsi di un registro furono
Empoli (nel
1993) e
Pisa (nel
1996): attualmente
sono molto numerose le città italiane che si sono dotate di un registro
anagrafico delle unioni civili[10].
Alcune
Regioni italiane hanno approvato statuti che sarebbero favorevoli ad una
legge sulle unioni civili, anche
omosessuali: la
Calabria (6
luglio 2004),
la Toscana (19
luglio 2004),
l'Umbria (2
settembre 2004)
e l'Emilia
Romagna (14
settembre 2004).
La maggior parte degli statuti si rifà alla Carta dei diritti fondamentali
dell'Unione europea che all’articolo 9 sancisce, tra i diritti fondamentali
della persona, il "Diritto di sposarsi e di costituire una famiglia".
Il secondo
Governo
Berlusconi (2001-2006), di centro-destra, ha impugnato per presunta
illegittimità costituzionale gli statuti della
Toscana,
dell'Umbria e
dell'Emilia
Romagna: i primi due ricorsi sono stati respinti.
La Spezia
nel giugno 2006 è il primo comune italiano che ha deciso di aprire agli
omosessuali il registro delle unioni civili. La mozione è stata votata da 23
consiglieri comunali su 30. Questo provvedimento determina l'equiparazione
amministrativa delle coppie di fatto (diritto alle case popolari, etc.).
Oltre che eccezioni a livello geografico esistono anche delle eccezioni per
alcune categorie di persone. I partner di giornalisti e onorevoli, anche se non
sposati, possono usufruire del trattamento sanitario del partner appartenente a
queste categorie, inoltre per gli onorevoli è possibile lasciare al proprio
partner la
pensione di reversibilità, anche se tra di loro non sussiste alcun legame
matrimoniale.
L'8 febbraio 2007 il governo italiano ha approvato un nuovo disegno di legge
che prevede i riconoscimenti delle unioni di fatto, non sotto la denominazione
comune di PACS, ma bensì di
DICO. Tale disegno
deve ancora essere sottoposto al voto parlamentare. Visti i problemi numerici al
Senato, ed alcuni problemi di ordine tecnico giuridico, un comitato ristretto
della commissione giustizia che ha come relatore il senatore
Cesare
Salvi (Sinistra
Democratica), ha elaborato una nuova proposta di legge sul CUS (contratto di
unione solidale). Questa proposta di legge, aperta a tutte le coppie etero e
gay, verrebbe stipulata davanti al giudice di pace o dal notaio. Quest'ultimo
comunicherebbe l'atto al giudice di pace, dove verrebbe trascritto in un
pubblico registro.
Questa nuova soluzione è il risultato di un lavoro su tutte le proposte di
legge presentate al Senato in questa legislatura, compreso il ddl del governo
sui Dico, ed in particolare sulla proposta di Biondi. Si prevede la votazione in
aula al Senato nei primi mesi del 2008.
In
Lussemburgo è in vigore dal 2004 la partnership registrata
[11].
Si applica alle coppie dello stesso e di sesso diverso e garantisce diritti
simili a quelli delle coppie sposate in relazione al welfare e al fisco.
Paesi
Bassi - Geregistreerd partnerschap
In Olanda il
matrimonio è aperto alle coppie dello stesso sesso dal
2001.
Per quanto riguarda le unioni civili, già dal 1 gennaio
1998 la legge
5 luglio
1997 permetteva
alle coppie dello stesso sesso, e di sesso diverso di registrarsi in appositi
registri comunali delle unioni civili e ottenere gli stessi diritti delle coppie
sposate[12]:
- i partner sono obbligati alla fedeltà, aiuto e reciproca assistenza
- sono obbligati a condividere la responsabilità per la cura e mantenimento
dei minori
- vi è obbligo di convivenza
- a meno che non dispongano altrimenti si instaura un rigoroso sistema di
comunione universale dei beni
- sui partner grava reciproco obbligo di mantenimento
- ogni partner ha il diritto di amministrare i beni che costituiscono il suo
apporto alla comunione
- vi è responsabilità solidale per i debiti contratti in comune
- vi sono diritti di successione analoghi a quelli del matrimonio
- i partner possono usare il nome dell'altro
L'unione registrata si scioglie per la morte di uno dei partner, per assenza
o scomparsa di uno dei partner o per provvedimento di scioglimento del giudice.
In caso di separazione è necessario prevedere l'eventuale corresponsione di
alimenti al partner che non avesse risorse sufficienti.
Dal
1 luglio 1999,
inoltre, è entrata in vigore una legge danese che autorizza il partner di una
coppia registrata ad adottare il figlio dell'altro partner.
Il dibattito sulle unioni incomincia in Olanda nel 1993 con la presentazione
di un disegno di legge che non avrebbe consentito la registrazione alle coppie
omosessuali sebbene un rapporto del
1991 prevedesse
l'introduzione di un modello aperto a tutte le coppie. Nel
1995 si decise di
avvicinare l'istituto il più possibile al matrimonio. Nel
1996 gruppi di
pressione del movimento gay argomentando che l'unione così come concepita non
garantiva l'uguaglianza portò una maggioranza esigua alla Seconda Camera a
votare una mozione sul tema.
Il Consiglio istituì la seconda commissione Kortmann per esaminare le
conseguenze sul diritto internazionale privato del matrimonio omosessuale. Nel
1997 la commissione
sostenne la necessità di potenziare la disciplina giuridica della relazione tra
i partner e i figli dell'altro partner.
Dal 1979,
infine, erano riconosciuti diritti minimi su tasse, immigrazione, reversibilità
delle pensione ecc. alle coppie dello stesso sesso coabitanti.
In
Portogallo sono state approvate nel 2001 due leggi che hanno disciplinato,
rispettivamente, le situazioni giuridiche della economia comum ("economia
comune") e delle União de facto ("unioni di fatto"). Si tratta della
Lei n. 1 6/2001, de 11 de maio, adopta medidas de protecção das pessoas que
vivam em economia commum e della Lei n. 7/2001, de 11 maio, adopta
medidas de protecção das uniões de facto
Le due leggi non si escludono a vicenda.
- L'economia comune: La definizione economia commum data dalla
legge all'art. 2, è "la situazione di persone che vivano in comunione di vitto
e alloggio da più di due anni ed abbiano stabilito un genere di vita in comune
basato sull'assistenza reciproca o la ripartizione delle risorse". La legge si
applica a nuclei di due o più persone purché una di queste sia maggiorenne.
La legge prevede diritti riguardo al godimento di ferie, permessi e congedi
familiari, diritto di preferenza nei trasferimenti riguardanti i dipendenti
delle pubbliche amministrazioni, applicazione del regime delle imposte sul
reddito, protezione particolare per la residenza in comune e diritto, nella
trasmissione ereditaria, alla casa.
- L'unione di fatto: La legge regolamenta, secondo l'art. 1 "la
situazione giuridica di due persone, indipendentemente dal sesso, che vivano
un un'unione di fatto da più di due anni".
I diritti che garantisce la legge sono gli stessi di coloro che vivono in
un'economia comune a cui si aggiunge in caso di morte del convivente benefici
economici erogati dal sistema della sicurezza sociale e pensione al coniuge
superstite. L'unione si scioglie per la morte di uno dei due membri, per il
matrimonio di uno dei due membri o per volontà di uno dei due membri.
Nell'ultimo caso deve essere avviata la separazione legale affinché possano
essere riconosciuti diritti come nel caso della separazione matrimoniale.
I diritti garantiti da entrambe le leggi sono limitati rispetto a quelli che
offre il matrimonio.
Il Civil Partnership Act[13],
entrato in vigore nel
dicembre
2005 in tutto il
Regno Unito, riconosce alle coppie dello stesso sesso la possibilità di
vincolarsi in una unione registrata molto simile al matrimonio (ciononostante
questo non è, dal punto di vista giuridico, un
matrimonio omosessuale, contrariamente a quanto è stato scritto sui giornali
italiani). I contraenti assumono lo status legale di 'civil partners'.
La nuova legge ha avuto una forte eco anche in Italia grazie alla decisione
della popstar sir
Elton John
di essere fra i primi sudditi britannici ad utilizzarla, per sancire la sua
relazione col suo compagno.
Sono riconosciute anche le coabitazioni non registrate di partner di sesso
diverso o dello stesso sesso, a cui è accordata una varietà di diritti e
facoltà, dalle assicurazioni all’immigrazione e altro.
In
Inghilterra e
Galles le coppie dello stesso sesso possono
adottare; la misura sarà presto estesa anche alla
Scozia.
La Camera dei deputati della
Repubblica Ceca, il 15 marzo 2006, ha approvato, con i 101 voti richiesti,
su 177 deputati presenti (la maggioranza assoluta, sui 200 seggi della Camera),
una legge sulle unioni registrate per le persone dello stesso sesso.
L'approvazione ha annullato il veto posto dal presidente
Vaclav Klaus, il 16 febbraio 2006, per forti riserve sulla legge. La legge
regola l'inizio e la fine delle unioni registrate fra persone dello stesso
sesso, concede a queste persone il diritto ad avere informazioni sullo stato di
salute del partner, il diritto all'eredità nel caso della morte e obbliga i
partner a sostenersi finanziariamente. La legge rende possibile l'educazione di
bambini nati da precedenti vincoli eterosessuali, ma non permette l'adozione.
Slovenia -
Registrirana istospolna partnerska skupnost
Una legge del
22 giugno
2005 garantisce
alle unioni civili diritti limitati nel campo delle relazioni di proprietà e
dell'eredità. Tale legge, contestata dal movimento di liberazione omosessuale,
non garantisce alcun diritto di assicurazione, salute e pensionistico.
In Spagna il
matrimonio è aperto alle coppie dello stesso sesso dal
2005.
Alcune regioni (Comunidades autónomas) del Paese riconoscevano già
diritti alle coppie di fatto, di sesso uguale o diverso. È il caso della
Catalogna,
che il 15
luglio 1998
aveva approvato la legge sulle coppie stabili (Legge 10/1998, De uniones
estables de pareja - "Legge sulle unioni stabili"), entrata in vigore il
23 ottobre
dello stesso anno. La legge regola diversi aspetti privatistici della relazione
di coppia: prevede la responsabilità solidale per le spese domestiche e per
alcuni debiti, regola l'uso della casa comune e offre benefici nel caso in cui
uno dei partner lavori per il governo catalano. Le coppie omosessuale hanno
accesso a questa legge rendendo una dichiarazione con un atto notarile. Le
coppie eterosessuali possono regolamentare il loro rapporto o con un atto
notarile, o automaticamente dopo una convivenza di più di due anni, o
automaticamente per le coppie che convivono e hanno un figlio.
Dopo la Catalogna altre dieci regioni spagnole hanno approvato leggi sulle
unioni di fatto, per un totale di 11 comunità su 17. In particolare si tratta
dell'Aragona
nel 199, la
Navarra nel 2000, la
Comunità di Valencia, le
Isole
Baleari e la
Comunità di Madrid nel 2001, le
Asturie e l'Andalusia
nel 2002, le
Canarie, l'Estremadura
e i Paesi Baschi nel 2003.
Svezia -
Registrerat partnerskap
Le unioni civili tra persone dello stesso sesso sono regolarizzate in
Svezia
dall'Atto 1994:
117, decreto 1994: 1431
[14]. La legge garantisce molte delle
conseguenze del matrimonio, adozione di bambini inclusa. In Svezia è in
discussione l’apertura del matrimonio alle coppie dello stesso sesso.
La possibilità di ammettere le coppie omosessuali nel matrimonio è stata
vagliata in Svezia nel
1978 da una commissione incaricata di sviluppare proposte di legge tese a
fronteggiare la discriminazione di omosessuali. La commissione ritenne prematuro
il passo.
Dal 1 gennaio 1988
il Paese si era dotato di una legge che garantiva diritti molto limitati, nel
campo della proprietà sulla casa comune, alle unioni civili. In particolare la
legge disciplina le relazioni giuridiche della coppia (omosessuale o
eterosessuale) riguardo la casa comune e i beni acquistati, per uso comune, nel
corso della convivenza. Solo nel
1990 il Governo
svedese istituì una Commissione per valutare l'opportunità di introdurre una
legislazione sulle unioni. La Commissione ha riferito, a favore delle unioni,
nel 1993 ma il
governo conservatore era diviso. Il Parlamento allora ordinò la preparazione di
un disegno di legge alla Commissione parlamentare permanente sulle questioni di
diritto civile e lo approvò il
7 giugno
1994.
Una legge del 1996 (Codice civile, art. 578/G) in seguito di una modifica
incide sul diritto di proprietà delle coppie conviventi di omosessuali. In
particolare, ogni bene acquistato nel corso della convivenza è di proprietà dei
componenti della coppia in proporzione al contributo dato all'acquisto. Nel caso
il contributo non possa essere determinato, sono ritenuti uguali. Il lavoro
casalingo, inoltre, è considerato come un contributo all'acquisto della
proprietà.
Nel dicembre 2007 sono state approvate dal parlamento ungherese le
convivenze registrate, ovvero la possibilità per una coppia, sia
eterosessuale sia tra persone dello stesso sesso, di essere registrata in quanto
tale, ottenendo così riconoscimenti in campo patrimoniale ed ereditario; la
registrazione avviene con iscrizione al registro dello stato civile presso
l'ufficio dell'anagrafe,
per scioglierla è necessaria una dichiarazione congiunta davanti al notaio.
Una coppia gay unita simbolicamente in Pacs ad una manifestazione per
le unioni civili.
Si definiscono unioni civili tutte quelle forme di convivenza fra
due persone, legate da vincoli affettivi ed economici, che non accedono
volontariamente all'istituto giuridico del
matrimonio, o che sono impossibilitate a contrarlo, alle quali gli
ordinamenti giuridici abbiano dato rilevanza o alle quali abbiano riconosciuto
uno status giuridico. La classe delle unioni civili è molto variegata
nel mondo e comprende un'estrema varietà di regole e modelli di disciplina: in
particolare, le unioni civili possono riguardare sia coppie di diverso sesso
sia coppie dello stesso sesso; il
diritto non
è rimasto indifferente all'evoluzione dei costumi ed esiste oggi un gran
numero di provvedimenti legislativi che disciplinano le nuove unioni.
Le unioni civili in Europa
[modifica]
La rilevanza statistica delle unioni civili, e l'ampio dibattito sulla
parità dei diritti tra eterosessuali ed omosessuali promosso dai militanti
gay, ha fatto si che numerosi Paesi si siano dotati, negli ultimi anni, di una
legislazione per riconoscere e garantire diritti per i componenti dell'unione.
Nell'Unione europea il quadro relativo alla legislazione sulle convivenze è
oggi molto variegato:
- Certi Paesi hanno adottato l'unione registrata, chiamata anche
partnership o coabitazione registrata, che garantisce specifici diritti e
doveri anche alle coppie dello stesso sesso oltre che alle convivenze
formate da uomo e donna. I diritti e doveri possono essere identici,
lievemente diversi o molto diversi da quelli delle coppie normalmente
sposate. La registrazione è a volte aperta anche alle coppie etero non
sposate; è il caso del
Pacs ("Patto civile di solidarietà") approvato in
Francia e
dei DICO (mai approvati) in Italia.
- Altri Paesi hanno scelto di regolarizzare le unioni civili con la
coabitazione non registrata, con la quale alcuni diritti e doveri sono
automaticamente acquisiti dopo uno specifico periodo di coabitazione. La
coabitazione non registrata è valida, quasi esclusivamente, per le coppie
etero non sposate.
- Alcuni Paesi europei - ad oggi
Olanda,
Belgio e
Spagna -
oltre ad aver approvato il riconoscimento giuridico delle coppie non
coniugate di qualunque sesso, hanno aperto il matrimonio alle coppie dello
stesso sesso per realizzare la parità perfetta tra etero e omosessuali.
Legenda: sono colorati di viola i Paesi che hanno aperto il
matrimonio alle coppie dello stesso sesso, di rosa i Paesi che prevedono
delle unioni civili, di giallo i Paesi che stanno dibattendo qualche
legge in proposito.
Paesi europei che non prevedono legislazioni
specifiche
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I seguenti paesi non prevedono alcuna legislazione specifica per la
regolamentazione delle unioni civili:
Albania,
Bulgaria,
Bielorussia,
Bosnia Erzegovina,
Cipro,
Estonia,
Grecia,
Italia,
Lettonia,
Lituania,
Malta,
Moldavia,
Monaco,
Montenegro,
Polonia,
Repubblica di Macedonia,
Romania,
Russia,
San
Marino,
Serbia,
Slovacchia,
Turchia,
Ucraina,
Vaticano.
Nell'Unione Europea la questione delle unioni civili è entrata spesso a far
parte di direttive riguardanti uno dei principi cardine dell'UE: Tutti i
cittadini dell'Unione hanno gli stessi diritti, indipendentemente dalla loro
origine, nazionalità, condizione sociale, dal loro credo religioso o
orientamento sessuale. Già dal 1994[1]
la Comunità Europea, infatti, ha emanato una risoluzione per la parità dei
diritti dei gay e delle lesbiche. Un'iniziativa sintomo di quel generico favor
che l'Unione mostra di nutrire nei confronti degli omosessuali. Nonostante, ad
oggi si tratti ancora di una declaratoria avente un valore eminentemente
politico, il Parlamento ha ribadito in più occasioni il suo convincimento.
Così, nella Raccomandazione del 16 marzo 2000 sul rispetto dei diritti umani
nell'Unione Europea, esso chiese agli Stati membri di "garantire alle famiglie
monoparentali, alle coppie non sposate e alle coppie dello stesso sesso parità
di diritti rispetto alle coppie e alle famiglie tradizionali, in particolare
in materia di legislazione fiscale, regime patrimoniale e diritti sociali". In
epoca più recente, la Risoluzione del 4 settembre 2003 sulla situazione dei
diritti fondamentali nell'Unione Europea, il Parlamento ha rinsaldato le sue
posizioni. Oltre alla richiesta, già formulata, di favorire il riconoscimento
di coppie delle coppie di fatto, eterosessuali od omosessuali esse siano
(punto 81), ha sollecitato gli Stati membri ad attuare il diritto al
matrimonio e all'adozione di minori da parte di persone omosessuali (punto77).
La problematica situazione del riconoscimento giuridico delle coppie de
facto sussiste poi se considerata in rapporto agli
Accordi di Schengen sulla libera circolazione delle persone. Cosa accade
ad una coppia di fatto legalmente riconosciuta in uno stato ma residente in un
altro? Soprattutto cosa accade in alcuni aspetti legali come l'eredità o
l'adozione?
L'Austria
non prevede alcuna legislazione per la regolamentazione delle unioni civili.
Il 16 dicembre 2005 il ministro della Giustizia austriaco, la signora Karin
Gastinger, esponente dell'Alleanza per il futuro dell'Austria (centro destra),
ha dichiarato all'Ap austriaca che le coppie gay e lesbiche potranno firmare
un accordo di unione alla presenza di un notaio. La
Corte Europea dei Diritti dell'Uomo è intervenuta, nel
2003, sul caso di
un cittadino austriaco
[2], un omosessuale, che alla morte
aveva designato quale erede il proprio partner. Il compagno però, alla morte
di Karner, si vide negare l'eredità.
La Corte ha stabilito che la coabitazione di partner dello stesso sesso ha il
medesimo valore della coabitazione non registrata, riconosciuta in Austria per
le coppie eterosessuali. Il nuovo governo autriaco ha presentato la legge
sulle unioni civili, che di fatto pareggia le coppie gay a quelle etero. È
ormai certa l'approvazione entro la fine del 2008.
Belgio -
Cohabitation légale/wettelijke samenwoning
[modifica]
In Belgio
il matrimonio è aperto alle coppie dello stesso sesso dal
13
febbraio 2003.
Un primo passo per la regolamentazione delle
unioni civili è stato fatto il
29
ottobre 1998
quando il parlamento belga ha approvato la Loi du 23 novembre 1998
instaurant la cohabitation légale[3]
sulla convivenza legale (cohabitation légale). Tale legge è entrata in
vigore l'1
gennaio 2000 (Statutory Cohabitation Contract,
4 gennaio
2000).
Sono compresi nell'istituto tutte le coppie senza condizioni riferite al
sesso. Per ottenere la convivenza legale le parti devono non essere
legate da un matrimonio o da altra convivenza legale. La dichiarazione di
convivenza è fatta per mezzo di uno scritto consegnato dietro ricevuta
all'ufficiale di stato civile del domicilio comune. Questi, dopo aver
verificato che le due parti soddisfino le condizioni previste dalla legge,
annota la dichiarazione nel registro della popolazione.
Alla convivenza si applicano, per analogia, tre articoli del Codice civile
riguardanti il matrimonio e cioè:
-
- Paragrafo 1 - Uno dei due sposi non può, senza accordo dell'altro,
disporre fra i vivi a titolo oneroso o gratuito dei diritti che possiede
sull'immobile adibito ad alloggio principale della famiglia, né ipotecare
tale immobile.
- Senza lo stesso accordo egli non può disporre fra vivi a titolo
oneroso o gratuito dei mobili che occupano l'immobile adibito ad alloggio
principale della famiglia, né darli in pegno.
- Se lo sposo il cui accordo è necessario lo rifiuta senza motivi gravi,
l'altro può farsi autorizzare dal tribunale di prima istanza e, in caso di
urgenza, dal presidente di tale tribunale a stipulare da solo l'atto.
- Note: La legge offre una modesta regolamentazione degli aspetti
privatistici della relazione tra conviventi (omosessuali ed eterosessuali)
e gli effetti giuridici che ne derivano sono circoscritti: ciascun partner
è responsabile dei debiti contratti dall'altro (con l'eccezione di quelli
irragionevoli), la coppia è obbligata a dividere i costi della convivenza
e ai partner è vietato gestire la casa comune e i beni domestici senza il
consenso dell'altro. Una proposta di legge precedente, del 1992, non
diversa dalla legge poi entrata in vigore era stata ampiamente criticata
nel dibattito parlamentare.
- Paragrafo 2 - Il diritto alla locazione (bail) dell'immobile
locato dall'uno o dall'altro sposo, anche prima del matrimonio, e adibito
in tutto o in parte ad alloggio principale della famiglia appartiene
congiuntamente agli sposi, nonostante qualsiasi patto contrario.
- Le disdette e le notifiche relative a tale locazione devono essere
indirizzate e consegnate separatamente a ciascuno sposo o emanate da
entrambi.
- Tuttavia ciascuno dei due sposi potrà far valere la nullità di tali
atti indirizzati e consegnati all'altro o emanati da questo soltanto a
condizione che il locatore abbia conoscenza del loro matrimonio.
- Ogni contestazione fra di loro in merito all'esercizio di tale diritto
è risolta dal giudice di pace.
- Le disposizioni del presente paragrafo non si applicano né alle
locazioni commerciali né a quelle agricole.
-
- Paragrafo 1 - Se uno dei due sposi è assente, interdetto o
nell'impossibilità di manifestare la sua volontà, l'altro può farsi
autorizzare dal tribunale di prima istanza a stipulare da solo gli atti di
cui al paragrafo 1 dell'art. 215.
-
- Paragrafo 1 - Sono annullabili su richiesta di uno dei due sposi e
senza pregiudizio per la concessione di un risarcimento dei danni:
- 1. gli atti compiuti dall'altro sposo in violazione delle disposizioni
dell'art. 215.
Tra i contenuti salienti della legge del 1998, inoltre:
- I conviventi legali contribuiscono agli oneri della vita comune in
proporzione alle loro facoltà. Il contributo è da intendersi non solo in
termini monetari ma anche nella forma di prestazioni di tipo domestico e
professionale.
- La legge obbliga solidalmente i conviventi per ogni debito contratto (se
non eccessivo) da uno dei conviventi legali per le necessità della vita
comune.
- Ciascun convivente conserva i beni di cui può dimostrare la proprietà, i
redditi procurati da tali beni e i redditi da lavoro.
- I beni di cui non è possibile dimostrare la proprietà sono considerati
indivisi.
- I conviventi regolano le modalità della loro convivenza legale per via
pattizia, davanti ad un notaio e il patto è menzionato nel registro della
popolazione.
- La convivenza legale per quanto riguarda il ricongiungimento familiare
non facilita l'accesso al territorio belga né conferisce cittadinanza belga.
Il 20
aprile 2006 è
stata approvata definitivamente la legge che consente alle coppie omosessuali
sposate o conviventi l'adozione di bambini.
La
Danimarca è stato il primo Paese al mondo a dare la possibilità agli
omosessuali di ufficializzare i rapporti di coppia attraverso una unione
registrata simile al matrimonio, chiamata partnership registrata, approvata il
7 giugno
1989, la n. 372 (modificata dalla legge 360/1999)[4].
I contraenti assumono lo status di 'partner registrati', e da alcuni anni
possono adottare i figli biologici del partner ma non accedere all'adozione
congiunta. La prima unione registrata al mondo, quella fra
Axel e Eigil Axgil, ha avuto luogo in Danimarca.
Finlandia
- Rekisteröity parisuhde/registrerat partnerskap
[modifica]
In
Finlandia è in vigore[5]
dal marzo 2002 una legge per le unioni civili tra persone dello stesso sesso
che garantisce molti dei diritti che acquisiscono le coppie eterosessuali che
contraggono matrimonio civile a meno che le parti non dispongano diversamente.
Tra questi, ad esempio, il diritto di immigrazione per il partner straniero.
Sia la registrazione che la dissoluzione dell'unione si ottengono allo stesso
modo che per il matrimonio. La convivenza si stipula dinnanzi alle stesse
autorità preposte alla celebrazione del matrimonio e lo scioglimento della
convivenza fa capo alle disposizioni previste per il matrimonio. Le leggi
sulla paternità, l'adozione e la possibilità di usare un nome in comune non si
applica alle convivenze registrate.
Francia -
Pacte civil de solidarité
[modifica]
La legge n. 99-944 del
15
novembre 1999
(Du pacte civil de solidarité et du concubinage[6])
definisce la nuova forma di unione, distinta dall'istituto
matrimoniale, il Patto civile di solidarietà un contratto tra due
persone maggiorenni dello stesso sesso o di sesso diverso, al fine di
organizzare la loro vita in comune. Il Pacs offre ampia tutela alla convivenza
(diritti di rilevanza pubblicistica, regola il rapporto di locazione,
contempla misure fiscali e altro). In particolare, il Pacs è un contratto,
concluso con una dichiarazione congiunta scritta alla cancelleria del
Tribunal d'instance nella giurisdizione di residenza. Il testo della
convenzione è iscritto in un registro tenuto presso la cancelleria.
Il Pacs comporta una serie di obblighi per i partner come:
- impegno a condurre una vita in comune
- aiuto reciproco materiale
- responsabilità comune per i debiti contratti dalla firma del Pacs.
Il Pacs, che non garantisce l'adozione,
termina per la morte di uno dei partner, con il matrimonio per le coppie
eterosessuali o dopo tre mesi dalla richiesta di entrambi i partner. I
benefici del
welfare e la riduzione delle tasse si acquisiscono dopo tre anni dalla
stipulazione del Pacs.
La legge francese prevede anche il
concubinaggio (capitolo II, art. 515-8) che offre diritti molto limitati
(affitto, immigrazione, salute e assicurazione) ai partner che coabitano.
I Pacs non sono rivolti soltanto alle persone
omosessuali, ma anche alle coppie di sesso diverso che non vogliono
contrarre matrimonio e preferiscono utilizzare uno strumento giuridico diverso
dal matrimonio civile o religioso, senza però essere prive delle tutele e
delle prerogative di cui gode una coppia "regolarmente" unita (assistere il
proprio partner in ospedale, partecipare alle decisioni che riguardano la sua
salute e la sua vita, lasciare in eredità il proprio patrimonio alla persona
con cui si è condivisa l'esistenza, ottenere l'avvicinamento se un partner è
extracomunitario e così via).
Secondo il
2004 Rapporto Demografico (pdf in inglese) stilato dal National
Institute of Statistics and Economic Studies (Insee),
il numero dei matrimoni in Francia è precipitato, anno dopo anno, a partire
dal 2000. Nel 2004 sono stati stipulati 266'000 matrimoni civili, un calo del
5,9% dal 2003. Al contrario, il Rapporto ha rivelato che il numero di
coppie che scelgono i PACS è cresciuto ogni anno eccetto nel 2001. C'è stato
un incremento del 29% nei PACS fra il 2001 e il 2002, ed un incremento del 25%
fra il 2002 e il 2003. Nei primi 9 mesi del 2004 sono stati definiti 27'000
PACS, mentre nel 2003 sono stati 22'000. Il Rapporto ha rivelato che un
PACS su dieci è stato dissolto. Un rapporto parlamentare del Gennaio
2006 afferma che
sono stati stipulati un totale di 170'000 PACS.
[1]
Germania
- Eingetragene Lebenspartnerschaft
[modifica]
L'istituto giuridico della convivenza registrata (Eingetragene
Lebenspartnerschaft) è stato introdotto in
Germania
il 16
febbraio 2001
con la legge Gesetz über die Eingetragene Lebenspartnerschaft[7]
- in vigore dal
1 agosto successivo .
La legge sulla convivenza registrata non equipara a tutti gli effetti la
convivenza al matrimonio pur applicando ai conviventi disposizioni analoghe a
quelle contenute nel codice civile tedesco per la disciplina del matrimonio.
- Perché due persone che intendano dare vita ad una convivenza registrata
devono dichiarare reciprocamente, personalmente e in contemporanea,
d'innanzi all'autorità competente di voler condurre una convivenza a vita.
- I conviventi possono scegliere un cognome comune.
- I conviventi hanno obbligo di assistenza e sostegno reciproco che
persiste anche dopo, eventuale, separazione.
La legge assicura pieno riconoscimento alla coppia dal punto di vista
contributivo ed assistenziale, ciascun convivente può beneficiare ed essere
inserito nell'assicurazione sulla malattia del compagno e conferisce gli
stessi diritti del matrimonio in materia di cittadinanza (procedura agevolata
per ottenere la naturalizzazione e diritto al ricongiungimento).
L'istituto giuridico è diverso dal matrimonio in materia di filiazione e di
adozione. Ai conviventi non è riconosciuto il diritto di adozione congiunta ed
inizialmente non permetteva l'adozione dei figli del convivente (tale
possibilità è stata introdotta dal 2004). È stata introdotta però, una forma
di potestà limitata tanto che i partner possono essere associati alle
decisioni che riguardano la vita quotidiana del bambino e richiedere
l'affidamento in caso di morte del genitore naturale.
Al convivente superstite, inoltre, sono attribuiti gli stessi diritti
successori che il matrimonio conferisce ai coniugi, inoltre la legge prevede
pensione di reversibilità, permesso di immigrazione per il partner straniero,
reversibilità dell'affitto e l’obbligo di soddisfare i debiti contratti dalla
coppia.
L'Irlanda
non prevede alcuna legislazione per la regolamentazione delle unioni civili.
Dal 2005 ha incominciato l’iter parlamentare una legge, il Civil
Partnership Bill[8],
tesa a regolamentare le unioni anche tra individui dello stesso sesso.Il
governo di sinistra, ha dichiarato che approvera entro il 2008 una legge sulle
unioni civili,che anche in irlanda,pareggera i diritti delle coppie gay a
quelle etero
L'Italia non ha attualmente una legislazione effettiva per le unioni
civili.
Manifestazione per i Pacs a Milano, gennaio 2005.
Nel febbraio 2007 è stato proposto dal Governo un disegno di legge che
riconosce le unioni di fatto, approvato dal Consiglio dei Ministri
|
Per approfondire, vedi la voce
DICO. |
I primi disegni di legge in proposito furono presentati nel
1986, grazie
all'"Interparlamentare
donne Comuniste" e ad
Arcigay
(associazione per i
diritti degli omosessuali), la prima
proposta di legge (mai calendarizzata) fu presentata da
Alma Agata Cappiello,
avvocato
e parlamentare
socialista, nel
1988.
Dagli
anni Novanta è aumentato il numero di proposte di legge per disciplinare
le unioni civili presentate sia alla Camera che al Senato, così come sono
diventati pressanti gli inviti del
Parlamento Europeo alla parificazione dei diritti di coppie gay e coppie
eterosessuali.
Sin dall'inizio, il dibattito politico ha registrato da parte della
Chiesa cattolica forti obiezioni ed aspre critiche all'adozione di una
legislazione per le unioni civili.
È attualmente in discussione alla
Camera dei Deputati un disegno di legge di
Franco Grillini, che richiama i
Pacs francesi, teso a regolamentare le unioni anche tra individui dello
stesso sesso[9].
A livello locale, il movimento
LGBT, ha chiesto
in diverse città italiane di istituire registri delle unioni civili. La
registrazione anagrafica della convivenza ha solo un significato simbolico, a
meno che il singolo Comune non decida di aggiungere al valore simbolico
dell'unione diritti reali (ad esempio, accesso agli alloggi popolari).
I primi comuni a dotarsi di un registro furono
Empoli (nel
1993) e
Pisa (nel
1996):
attualmente sono molto numerose le città italiane che si sono dotate di un
registro anagrafico delle unioni civili[10].
Alcune
Regioni italiane hanno approvato statuti che sarebbero favorevoli ad una
legge sulle unioni civili, anche
omosessuali: la
Calabria
(6 luglio
2004), la
Toscana (19
luglio 2004),
l'Umbria (2
settembre 2004)
e l'Emilia
Romagna (14
settembre 2004).
La maggior parte degli statuti si rifà alla Carta dei diritti fondamentali
dell'Unione europea che all’articolo 9 sancisce, tra i diritti fondamentali
della persona, il "Diritto di sposarsi e di costituire una famiglia".
Il secondo
Governo
Berlusconi (2001-2006), di centro-destra, ha impugnato per presunta
illegittimità costituzionale gli statuti della
Toscana,
dell'Umbria e
dell'Emilia
Romagna: i primi due ricorsi sono stati respinti.
La
Spezia nel giugno 2006 è il primo comune italiano che ha deciso di aprire
agli omosessuali il registro delle unioni civili. La mozione è stata votata da
23 consiglieri comunali su 30. Questo provvedimento determina l'equiparazione
amministrativa delle coppie di fatto (diritto alle case popolari, etc.).
Oltre che eccezioni a livello geografico esistono anche delle eccezioni per
alcune categorie di persone. I partner di giornalisti e onorevoli, anche se
non sposati, possono usufruire del trattamento sanitario del partner
appartenente a queste categorie, inoltre per gli onorevoli è possibile
lasciare al proprio partner la
pensione di reversibilità, anche se tra di loro non sussiste alcun legame
matrimoniale.
L'8 febbraio 2007 il governo italiano ha approvato un nuovo disegno di
legge che prevede i riconoscimenti delle unioni di fatto, non sotto la
denominazione comune di PACS, ma bensì di
DICO. Tale
disegno deve ancora essere sottoposto al voto parlamentare. Visti i problemi
numerici al Senato, ed alcuni problemi di ordine tecnico giuridico, un
comitato ristretto della commissione giustizia che ha come relatore il
senatore
Cesare Salvi (Sinistra
Democratica), ha elaborato una nuova proposta di legge sul CUS (contratto
di unione solidale). Questa proposta di legge, aperta a tutte le coppie etero
e gay, verrebbe stipulata davanti al giudice di pace o dal notaio. Quest'ultimo
comunicherebbe l'atto al giudice di pace, dove verrebbe trascritto in un
pubblico registro.
Questa nuova soluzione è il risultato di un lavoro su tutte le proposte di
legge presentate al Senato in questa legislatura, compreso il ddl del governo
sui Dico, ed in particolare sulla proposta di Biondi. Si prevede la votazione
in aula al Senato nei primi mesi del 2008.
In
Lussemburgo è in vigore dal 2004 la partnership registrata
[11].
Si applica alle coppie dello stesso e di sesso diverso e garantisce diritti
simili a quelli delle coppie sposate in relazione al welfare e al fisco.
In Olanda
il matrimonio è aperto alle coppie dello stesso sesso dal
2001.
Per quanto riguarda le unioni civili, già dal 1 gennaio
1998 la legge
5 luglio
1997 permetteva
alle coppie dello stesso sesso, e di sesso diverso di registrarsi in appositi
registri comunali delle unioni civili e ottenere gli stessi diritti delle
coppie sposate[12]:
- i partner sono obbligati alla fedeltà, aiuto e reciproca assistenza
- sono obbligati a condividere la responsabilità per la cura e
mantenimento dei minori
- vi è obbligo di convivenza
- a meno che non dispongano altrimenti si instaura un rigoroso sistema di
comunione universale dei beni
- sui partner grava reciproco obbligo di mantenimento
- ogni partner ha il diritto di amministrare i beni che costituiscono il
suo apporto alla comunione
- vi è responsabilità solidale per i debiti contratti in comune
- vi sono diritti di successione analoghi a quelli del matrimonio
- i partner possono usare il nome dell'altro
L'unione registrata si scioglie per la morte di uno dei partner, per
assenza o scomparsa di uno dei partner o per provvedimento di scioglimento del
giudice. In caso di separazione è necessario prevedere l'eventuale
corresponsione di alimenti al partner che non avesse risorse sufficienti.
Dal
1 luglio 1999,
inoltre, è entrata in vigore una legge danese che autorizza il partner di una
coppia registrata ad adottare il figlio dell'altro partner.
Il dibattito sulle unioni incomincia in Olanda nel 1993 con la
presentazione di un disegno di legge che non avrebbe consentito la
registrazione alle coppie omosessuali sebbene un rapporto del
1991 prevedesse
l'introduzione di un modello aperto a tutte le coppie. Nel
1995 si decise di
avvicinare l'istituto il più possibile al matrimonio. Nel
1996 gruppi di
pressione del movimento gay argomentando che l'unione così come concepita non
garantiva l'uguaglianza portò una maggioranza esigua alla Seconda Camera a
votare una mozione sul tema.
Il Consiglio istituì la seconda commissione Kortmann per esaminare le
conseguenze sul diritto internazionale privato del matrimonio omosessuale. Nel
1997 la
commissione sostenne la necessità di potenziare la disciplina giuridica della
relazione tra i partner e i figli dell'altro partner.
Dal 1979,
infine, erano riconosciuti diritti minimi su tasse, immigrazione,
reversibilità delle pensione ecc. alle coppie dello stesso sesso coabitanti.
In
Portogallo sono state approvate nel 2001 due leggi che hanno disciplinato,
rispettivamente, le situazioni giuridiche della economia comum
("economia comune") e delle União de facto ("unioni di fatto"). Si
tratta della Lei n. 1 6/2001, de 11 de maio, adopta medidas de protecção
das pessoas que vivam em economia commum e della Lei n. 7/2001, de 11
maio, adopta medidas de protecção das uniões de facto
Le due leggi non si escludono a vicenda.
- L'economia comune: La definizione economia commum data
dalla legge all'art. 2, è "la situazione di persone che vivano in comunione
di vitto e alloggio da più di due anni ed abbiano stabilito un genere di
vita in comune basato sull'assistenza reciproca o la ripartizione delle
risorse". La legge si applica a nuclei di due o più persone purché una di
queste sia maggiorenne.
La legge prevede diritti riguardo al godimento di ferie, permessi e congedi
familiari, diritto di preferenza nei trasferimenti riguardanti i dipendenti
delle pubbliche amministrazioni, applicazione del regime delle imposte sul
reddito, protezione particolare per la residenza in comune e diritto, nella
trasmissione ereditaria, alla casa.
- L'unione di fatto: La legge regolamenta, secondo l'art. 1 "la
situazione giuridica di due persone, indipendentemente dal sesso, che vivano
un un'unione di fatto da più di due anni".
I diritti che garantisce la legge sono gli stessi di coloro che vivono in
un'economia comune a cui si aggiunge in caso di morte del convivente benefici
economici erogati dal sistema della sicurezza sociale e pensione al coniuge
superstite. L'unione si scioglie per la morte di uno dei due membri, per il
matrimonio di uno dei due membri o per volontà di uno dei due membri.
Nell'ultimo caso deve essere avviata la separazione legale affinché possano
essere riconosciuti diritti come nel caso della separazione matrimoniale.
I diritti garantiti da entrambe le leggi sono limitati rispetto a quelli
che offre il matrimonio.
Il Civil Partnership Act[13],
entrato in vigore nel
dicembre
2005 in tutto il
Regno Unito, riconosce alle coppie dello stesso sesso la possibilità di
vincolarsi in una unione registrata molto simile al matrimonio (ciononostante
questo non è, dal punto di vista giuridico, un
matrimonio omosessuale, contrariamente a quanto è stato scritto sui
giornali italiani). I contraenti assumono lo status legale di 'civil partners'.
La nuova legge ha avuto una forte eco anche in Italia grazie alla decisione
della popstar sir
Elton
John di essere fra i primi sudditi britannici ad utilizzarla, per sancire
la sua relazione col suo compagno.
Sono riconosciute anche le coabitazioni non registrate di partner di sesso
diverso o dello stesso sesso, a cui è accordata una varietà di diritti e
facoltà, dalle assicurazioni all’immigrazione e altro.
In
Inghilterra e
Galles le coppie dello stesso sesso possono
adottare; la misura sarà presto estesa anche alla
Scozia.
La Camera dei deputati della
Repubblica Ceca, il 15 marzo 2006, ha approvato, con i 101 voti richiesti,
su 177 deputati presenti (la maggioranza assoluta, sui 200 seggi della
Camera), una legge sulle unioni registrate per le persone dello stesso sesso.
L'approvazione ha annullato il veto posto dal presidente
Vaclav Klaus, il 16 febbraio 2006, per forti riserve sulla legge. La legge
regola l'inizio e la fine delle unioni registrate fra persone dello stesso
sesso, concede a queste persone il diritto ad avere informazioni sullo stato
di salute del partner, il diritto all'eredità nel caso della morte e obbliga i
partner a sostenersi finanziariamente. La legge rende possibile l'educazione
di bambini nati da precedenti vincoli eterosessuali, ma non permette
l'adozione.
Slovenia
- Registrirana istospolna partnerska skupnost
[modifica]
Una legge del
22 giugno
2005 garantisce
alle unioni civili diritti limitati nel campo delle relazioni di proprietà e
dell'eredità. Tale legge, contestata dal movimento di liberazione omosessuale,
non garantisce alcun diritto di assicurazione, salute e pensionistico.
In Spagna
il matrimonio è aperto alle coppie dello stesso sesso dal
2005.
Alcune regioni (Comunidades autónomas) del Paese riconoscevano già
diritti alle coppie di fatto, di sesso uguale o diverso. È il caso della
Catalogna,
che il 15
luglio 1998
aveva approvato la legge sulle coppie stabili (Legge 10/1998, De uniones
estables de pareja - "Legge sulle unioni stabili"), entrata in vigore il
23
ottobre dello stesso anno. La legge regola diversi aspetti privatistici
della relazione di coppia: prevede la responsabilità solidale per le spese
domestiche e per alcuni debiti, regola l'uso della casa comune e offre
benefici nel caso in cui uno dei partner lavori per il governo catalano. Le
coppie omosessuale hanno accesso a questa legge rendendo una dichiarazione con
un atto notarile. Le coppie eterosessuali possono regolamentare il loro
rapporto o con un atto notarile, o automaticamente dopo una convivenza di più
di due anni, o automaticamente per le coppie che convivono e hanno un figlio.
Dopo la Catalogna altre dieci regioni spagnole hanno approvato leggi sulle
unioni di fatto, per un totale di 11 comunità su 17. In particolare si tratta
dell'Aragona
nel 199, la
Navarra nel 2000, la
Comunità di Valencia, le
Isole Baleari e la
Comunità di Madrid nel 2001, le
Asturie e
l'Andalusia
nel 2002, le
Canarie, l'Estremadura
e i Paesi Baschi nel 2003.
Svezia -
Registrerat partnerskap
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Le unioni civili tra persone dello stesso sesso sono regolarizzate in
Svezia
dall'Atto 1994:
117, decreto 1994: 1431
[14]. La legge garantisce molte delle
conseguenze del matrimonio, adozione di bambini inclusa. In Svezia è in
discussione l’apertura del matrimonio alle coppie dello stesso sesso.
La possibilità di ammettere le coppie omosessuali nel matrimonio è stata
vagliata in Svezia nel
1978 da una
commissione incaricata di sviluppare proposte di legge tese a fronteggiare la
discriminazione di omosessuali. La commissione ritenne prematuro il passo.
Dal 1 gennaio 1988
il Paese si era dotato di una legge che garantiva diritti molto limitati, nel
campo della proprietà sulla casa comune, alle unioni civili. In particolare la
legge disciplina le relazioni giuridiche della coppia (omosessuale o
eterosessuale) riguardo la casa comune e i beni acquistati, per uso comune,
nel corso della convivenza. Solo nel
1990 il Governo
svedese istituì una Commissione per valutare l'opportunità di introdurre una
legislazione sulle unioni. La Commissione ha riferito, a favore delle unioni,
nel 1993 ma il
governo conservatore era diviso. Il Parlamento allora ordinò la preparazione
di un disegno di legge alla Commissione parlamentare permanente sulle
questioni di diritto civile e lo approvò il
7 giugno
1994
Una legge del 1996 (Codice civile, art. 578/G) in seguito di una modifica
incide sul diritto di proprietà delle coppie conviventi di omosessuali. In
particolare, ogni bene acquistato nel corso della convivenza è di proprietà dei
componenti della coppia in proporzione al contributo dato all'acquisto. Nel caso
il contributo non possa essere determinato, sono ritenuti uguali. Il lavoro
casalingo, inoltre, è considerato come un contributo all'acquisto della
proprietà.
Nel dicembre 2007 sono state approvate dal parlamento ungherese le
convivenze registrate, ovvero la possibilità per una coppia, sia
eterosessuale sia tra persone dello stesso sesso, di essere registrata in quanto
tale, ottenendo così riconoscimenti in campo patrimoniale ed ereditario; la
registrazione avviene con iscrizione al registro dello stato civile presso
l'ufficio dell'anagrafe,
per scioglierla è necessaria una dichiarazione congiunta davanti al notaio.
Paesi Candidati ad entrare nell'Unione Europea
La Croazia
dal 14 giugno 2003 con la Legge n. 01-081-03-2597/2[15]
garantisce alle unioni civili dello stesso e di diverso sesso alcuni diritti
sull'eredità e facilitazioni finanziarie.
Altri paesi europei
Andorra -
Union estable de parella
Dal 2005 la legge prevede una registrazione civile che garantisce molti dei
diritti del matrimonio civile, inclusa, per le coppie etero, l'adozione di
bambini.
Islanda -
Staðfesta samvist
Dal 1996 è in
vigore in Islanda
un istituto (Legge n. 87 1 luglio 1996) noto come unione omologata che
riconosce la registrazione di unioni omosessuali offrendo molti dei diritti
delle coppie eterosessuali unite in matrimonio. Dal 2000 le coppie gay hanno la
possibilità di adottare i figli del partner provenienti da una precedente
relazione; resta però ancora esclusa la possibilità di adottare congiuntamente.
In
Liechtenstein, il 5 novembre 2007 è stata approvata una mozione, presentata
dall'opposizione socialdemocratica ed accolta dalla maggioranza, che prevede il
riconoscimento delle coppie di fatto. Il testo è vincolante per il parlamento
che deve a questo punto emanare una legge che riconosca le coppie omosessuali.
Norvegia -
Registrert partnerskap
La Norvegia
riconosce, dall'1 agosto 1993 la "convivenza registrata" mediante la Lov om
registrert partnerskap, 30 aprile 1993 n. 40[16].
Le coppie omosessuali hanno il diritto di registrare legalmente la propria
convivenza garantendosi conseguenze legali pari a quelle del matrimonio, con
l'eccezione del diritto di solennizzare la convivenza in un’istituzione
religiosa e il diritto di adottare bambini congiuntamente.
Uno dei partner registrati, dall'1
gennaio 2002,
può comunque adottare il figlio dell’altro (sia biologici che adottati, a meno
che il figlio adottato non provenga da un Paese che non permette ad omosessuali
e lesbiche di adottare bambini) con gli stessi criteri di adozione del
matrimonio. Il
18
dicembre 2003
sono entrate in vigore nuove normative relative all’affidamento di minori che
riguardano gli omosessuali e le lesbiche. In particolare le coppie omosessuali
possono essere selezionate per fungere da genitori adottivi nel caso in cui i
servizi sociali competenti ritengano che ciò sia per il bene del bambino. Per la
registrazione almeno uno dei partner deve essere cittadino norvegese, e uno o
entrambi devono risiedere in Norvegia.
In questi mesi è in discussione l'apertura del matrimonio alle coppie dello
stesso sesso.
Svizzera -
Unione domestica registrata
In Svizzera
il primo cantone a votare l'estensione dei diritti matrimoniali alle coppie gay
è stato quello di
Zurigo il
22
settembre 2002.
In base a questa decisione la coppia doveva vivere nel cantone e convivere da
sei mesi prima di procedere all'unione riconosciuta. L'unione civile è stata
estesa anche in altri cantoni svizzeri, come
Ginevra o
Neuchâtel. Tali riconoscimenti hanno spinto il parlamento elvetico ad
accettare, in seguito alla Legge federale sull’unione domestica registrata di
coppie omosessuali[17],
l’unione domestica registrata che riguarda però solo coppie dello stesso sesso.
Un referendum contro questa legge ha fallito e la legge è stata approvata dal
popolo svizzero, il primo ad esprimersi. La legge è dunque entrata in vigore il
1 gennaio 2007. Le prime unioni sono state celebrate già il 2 gennaio 2007,
all'apertura delle amministrazioni comunali.
Chi è vincolato da un’unione domestica registrata non può adottare né valersi
di tecniche di procreazione medicalmente assistita (art. 28 della legge).
Il Vaticano
non prevede alcuna legislazione per la regolamentazione delle unioni civili. Le
autorità considerano esplicitamente il matrimonio eterosessuale come la unica
forma di matrimonio accettabile, e il matrimonio religioso cattolico come la
forma di matrimonio preferibile. Le autorità hanno preso esplicitamente
posizione sia contro il matrimonio gay, sia contro le unioni civili fra persone
omosessuali. Il matrimonio contratto nello stato del Vaticano (in chiesa) è
legalmente riconosciuto dallo stato italiano, mentre il matrimonio contratto
civilmente all'estero tra persone di cui almeno una sia battezzata (e non abbia
formalmente abbandonato la fede) non è riconosciuto dallo stato vaticano. Lo
Stato della Città del Vaticano non fa parte dell'Unione
Europea.
Le unioni civili in America
Buenos Aires ha emanato, nel 2002, la Ley n 1.004 Unión Civil che
istituisce un registro delle unioni civili indipendentemente dal sesso e
dall'orientamento sessuale purché la coppia conviva da più di due anni. La
capitale argentina è la prima istituzione dell'America latina ad aver
legalizzato le unioni civili.
Non esiste un riconoscimento completo delle unioni civili a livello federale,
tuttavia le coppie omosessuali hanno gli stessi diritti di quelle sposate in
materia contributiva e assistenziale. Numerosi stati vietano la discriminazione
basata sull'orientamento sessuale e lo stato del
Rio Grande do Sul ha un registro delle unioni civili. In Brasile, inoltre, i
cittadini omosessuali (dichiarati) hanno il diritto costituzionale di adottare i
bambini e, nel 2005 è successo per la prima volta che una bambina è stata data
in adozione ad una coppia gay nello
Stato di San Paolo. Questa decisione inedita portò diversi giudici a
riconsiderare la adozione dalla parte delle coppie gay e portò inoltre ad un
boom di adozioni da parte dei gay.
In Canada il matrimonio è aperto alle coppie dello stesso sesso dal
2005. A luglio
2005, infatti, il Parlamento federale ha approvato la C-38, una legge che
riformula il matrimonio in quanto "unione di due persone". In alcune Province
canadesi i gay hanno ottenuto l'autorizzazione a contrarre Matrimonio grazie a
varie sentenze federali emesse da massime Corti provinciali come la Corte
d'Appello dell'Ontario e la Corte d'Appello del British Columbia, sentenze
pienamente accettate dal Governo federale che difatti si è impegnato a
riformulare le norme sul Matrimonio di conseguenza.
In Canada, in base al diritto anglosassone, fanno fede le sentenze delle
Corti di Appello. In tal senso i primi stati in cui le Corti hanno deciso in
favore delle coppie gay (con sentenze tutte risalenti all'inizio del 2004) sono
stati Alberta,
Nuova
Scozia e
Quebec.
A livello parlamentare la Nuova Scozia è stato il primo stato canadese a
operare in questo senso a partire dal
4 giugno
2001 con la
domestic partnership per persone dello stesso sesso. Tuttavia le coppie di
fatto godevano di quasi tutti i diritti/doveri del matrimonio in quanto
registravano la loro unione di fronte alla stessa autorità e accedevano alle più
importanti leggi matrimoniali.
Nell'ottobre 2006 il Senato della Colombia, ha approvato, in prima lettura
con 49 voti favorevoli e 40 contrari una legge sui Pacs. Il progetto di legge
dovrà essere approvato dalla Camera dei Rappresentanti.
Mappa rappresentante la legislazione sul matrimonio omosessuale negli
USA.
Negli Stati Uniti l'accesso al matrimonio è competenza tradizionalmente
delegata ai singoli Stati, a patto ovviamente che non si vada in contrasto con
la Costituzione federale e perciò coi princìpi inviolabili di libertà,
eguaglianza e non-discriminazione da essa garantiti. Per ora, l'unico Stato a
permettere ai gay di contrarre matrimonio è il
Massachusetts. Dal 17 Maggio 2004, infatti, i gay dello Stato possono
contrarre matrimonio, grazie a una sentenza a carattere statale emessa dalla
Corte Suprema del Massachusetts nel novembre 2003; Corte che nel febbraio 2004
ha nettamente rigettato una proposta del Senato dello Stato volta a sostituire
l'apertura del matrimonio con la creazione di unioni civili per coppie omosex.
Il primo a rendere legali le unioni civili è il piccolo Stato del
Vermont. Il
26 aprile
del 2000 assegna
alle coppie gay gli stessi diritti del matrimonio eterosessuale, anche nel
processo di riconoscimento delle coppie. Queste, infatti, formalizzano la loro
unione prima presso gli uffici pubblici delle città e poi davanti ad un giudice
di pace, un magistrato o un sacerdote/pastore. La Corte Suprema dello stesso
Stato ha rigettato, il
26
dicembre 2001,
un tentativo di abolire la legge.
A ruota segue la
California
con una legge aperta anche alle coppie di sesso diverso emanata nello stesso
periodo di quella del Vermont e migliorata nel corso degli anni. Alle coppie in
unione civile sono accordati stessi diritti e responsabilità delle coppie
sposate sotto quasi tutti gli aspetti. Il
29 giugno
2005 la Corte
Suprema della California ha confermato definitivamente la legge respingendo i
ricorsi di vari conservatori.
Un altro Stato con le unioni civili è il
Connecticut, nel
2005; unioni civili, simili a quelle del
Vermont, che
sono state immediatamente portate in tribunale dalle principali organizzazioni
gay statali e federali in quanto forma di segregazione, perciò unioni da
sostituire con l'apertura del Matrimonio alle coppie dello stesso sesso.
Il New
Jersey, a partire dal dicembre 2006, ha legalizzato (con 56 voti favorevoli
e 19 contrari alla Camera bassa e 23 voti favorevoli e 12 contrari al Senato le
unioni civili tra coppie omosessuali.Il governatore Jon S. Corzine ha dichiarato
che rivedrà il testo di legge prima della promulgazione. La legge riconosce alle
coppie omosessuali il diritto all'adozione, l'assistenza ospedaliera e i diritti
di successione.
Cause legali di richiesta di permesso di matrimonio sono pendenti in
California,
Iowa,
Maryland,
Connecticut e
Oklahoma.
Nell'ottobre 2006, in particolare, i giudici costituzionali del
New Jersey
si sono pronunciati sul matrimonio gay riconoscendo che le "abitudini e i tempi
sono mutati" e sostenendo che "nonostante... i progressi conseguiti da gay e
lesbiche verso l'accettazione sociale e l'uguaglianza di fronte alla legge, la
Corte non ha riscontrato il diritto all'unione matrimoniale tra i sessi come un
diritto fondamentale riconosciuto dalla costituzione" e chiamando "in causa i
rappresentanti del popolo" a legiferare sulla materia in sei mesi.
********************************
Le unioni civili in Africa
Il 30
novembre 2004
la Corte Suprema d'Appello ha dato il via libera al matrimonio della coppia
lesbica formata da Marie Fourie e Cecilia Bonthuys. Tale organo ha definito il
matrimonio come "unione di due persone" e non per forza di sesso diverso. In
seguito all'appello presentato dal governo - che rivendicava la priorità del
Parlamento in questo tipo di decisioni - il
1 dicembre 2005
la Corte costituzionale del
Sudafrica
ha bocciato, con una sentenza[18],
giudicandola incostituzionale la legislazione vigente sul matrimonio, appunto
perché esclude le coppie dello stesso sesso. La Costituzione sudafricana,
infatti, vieta espressamente la discriminazione fondata sull'orientamento
sessuale. La Corte ha stabilito che la legge deve essere emendata sostituendo la
parola "coniuge" dove si legge adesso "marito" o "moglie"; ma ha concesso una
sospensiva di un anno.
Il 14 novembre 2006, infine, il Parlamento ha approvato (con 230 voti a
favore, 41 contrari e tre astensioni) la legge sul matrimonio omosessuale
rendendo il Sudafrica il primo Paese africano a legalizzare l'unione tra due
persone dello stesso sesso. La legge è stata fortemente avversata da
conservatori, tradizionalisti, dalla Chiesa cattolica e da altre organizzazioni
religiose e afferma che il matrimonio è una "unione volontaria tra due persone,
solennizzata e registrata o da un matrimonio, ovvero da un'unione civile". Con
la firma della vicepresidente della repubblica sudafricana
Phumzile Mlambo-Ngcuka del 30 novembre 2006 la legge è entrata in vigore.
Le unioni civili in Asia
La magistratura ha riconosciuto come matrimoni di fatto anche le coppie
conviventi omosessuali, con varie conseguenze in tasse e diritto ereditario. Va
però ricordato che in Israele esistono solo i matrimoni religiosi e non esiste
quindi la possibilità di scegliere tra matrimonio civile (per esempio fra
persone di religione diversa) e religioso. La città di
Tel Aviv,
tuttavia, godendo di una particolare autonomia in materia legislativa, il
5 agosto
2003 ha
riconosciuto le unioni civili mediante la semplice esibizione del certificato di
residenza e di una dichiarazione notarile.
Al momento
Taiwan non ha alcuna forma di unione civile. Una legge che riconoscesse il
matrimonio anche alle coppie omosessuali è stata proposta dal governo di
Taiwan, ma ha incontrato l'opposizione di alcuni componenti del governo ed è
ferma da allora.
Le unioni civili in Oceania
L'Australia
Occidentale riconosce alle coppie di fatto anche omosessuali svariati
diritti e l'accesso a adozione di bambini e procreazione medicalmente assistita;
la Tasmania
permette alle coppie di fatto anche omosessuali di registrarsi e ottenere alcuni
diritti e la possibilità di adottare il figlio del partner; l'Australian
Capital Territory, territorio della capitale
Canberra,
permette alle coppie di fatto anche omosessuali di adottare bambini e sta
dibattendo il riconoscimento delle registrazioni civili; nel
Nuovo Galles del Sud la Città di
Sydney offre la
possibilità alle coppie di fatto anche omosessuali di registrarsi, con cerimonia
se le parti lo desiderano, e ottenere alcuni diritti. A livello federale, le
coppie di fatto anche omosessuali sono riconosciute nelle forze armate e nei
fondi pensionistici; il
matrimonio
è esplicitamente limitato alle coppie eterosessuali dal
2004.
Le coppie di fatto sono state riconosciute il
9 dicembre
2004 con
l'emanazione del Civil Union Bill valido sia per coppie omosessuali che
eterosessuali. In tale occasione è stata anche respinta la richiesta dei
conservatori di indire un referendum popolare.
Considerazioni etiche
Da segnalare soprattutto le frequenti critiche della
Chiesa Cattolica, fermamente contraria a qualunque riconoscimento delle
unioni civili. Queste le critiche nel dettaglio:
- Un piccolo matrimonio in concorrenza con quello tradizionale
- Una unione con diritti senza doveri
- Un primo passo verso il matrimonio omosessuale e relative adozioni gay
- Una istituzione che le persone conviventi in realtà non richiedono
- I registri civili non hanno avuto adesioni significative
- Un attentato alla famiglia così com'è intesa nella Costituzione Italiana
(Art.29)
Tutele e giustizia economica
La legislazione sull'eredità non riconosce alcun ruolo al partner che non è
erede legittimario. A lui, può essere destinata una quota pari a 1/3 delle
proprietà, quella della quale l'intestatario può disporre liberamente,
destinando il lascito a chi preferisce.
Anche dichiarando il partner erede universale, il testamento è impugnabile e
una quota maggioritaria dei beni spetta comunque agli eredi legittimari che,
peraltro, sono soltanto i coniugi e i discendenti o, in mancanza di discendenti,
gli ascendenti; la situazione è ancora più particolare nel caso delle coppie
omosessuali, dove non sono rari i casi di discriminazione e non-accettazione fra
parenti e famigliari, eredi legittimari del patrimonio.
L'applicazione di un regime di comunione dei beni nasce dall'esigenza di
tutelare la volontà di una coppia, e conferire al partner una quota maggiore di
quella proprietà che è stata costruita insieme.
Note
- ^ Risoluzione
per la parità dei diritti degli omosessuali e delle lesbiche nella comunità
europea, "Official journal", 1994, C 61/40 Res. No. A3-0028/94, 8 febbraio
1994
- ^ (EN)
Chamber judgment in the case of Karner v. Austria
- ^
testo della legge Moniteur/Staatsblad 12 gennaio 1999, p. 786
- ^ (EN)
Traduzione inglese della legge 372 modificata dalla legge 360/1999 della
Danimarca
- ^ (EN)
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- ^ (FR)
Loi no. 99-944 du 15 novembre 1999 relative au pacte civil de solidarité
- ^ Gesetz über
die Eingetragene Lebenspartnerschaft della Germania, (DE)
testo tedesco - (FR)
traduzione francese)
- ^ (EN)
Civil Partnership Bill irlandese
- ^
Disciplina del patto civile di solidarietà e delle unioni di fatto
(3296).
- ^
Elenco dei registri delle Unioni Civili sul sito dell'Arcigay
- ^ (FR)
Loi du 9 juillet 2004 relative aux effets légaux de certains
partenariats n. 4946,
12 maggio
2004 del
Lussemburgo.
- ^ Tra gennaio
e novembre 1998 le coppie registrate presso i registri comunali sono state
4237, un terzo delle quali (1353) erano eterosessuali (I. Scherf,
Registered partnership in the Netherlans, A quick scan, WODC, The Hague,
marzo 1999).
- ^ (EN)
Civil Partnership Act del Regno Unito
- ^ (EN)
Atto 1994: 117, decreto 1994: 1431 della Svezia
- ^ (EN)
legge n. 01-081-03-2597/2 della Croazia
- ^ (EN)
Act No. 40 of 30 aprile 1993 relating to Registered Partnership della
Norvegia
- ^
Legge federale sull’unione domestica registrata di coppie omosessuali
del 18
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Voci correlate
Collegamenti esterni
-
Un Pacs avanti. Sito della "campagna nazionale di mobilitazione per i Pacs".
-
Liff. Sito della Lega italiana famiglie di fatto.
-
Proposta di legge Soda e altri (Ds e FI) su unioni affettive e
antidiscriminatoria,
10 marzo
1998. La prima
proposta di legge in Italia. Non è mai stata discussa ed è decaduta.
-
Card. Joseph Ratzinger (1927-vivente) / Congregazione per la dottrina della
fede, Considerazioni circa i progetti di riconoscimento legale delle unioni
tra persone omosessuali. Presa di posizione ufficiale cattolica contro
l'approvazione delle "unioni civili", del
31 luglio
2003. Ne è autore
l'attuale pontefice
Benedetto XVI.
-
Pontificio Consiglio per la famiglia, Famiglia, matrimonio e unioni di
fatto. Presa di posizione del
26 luglio
2000. Esamina il
fenomeno delle "coppie di fatto" per ribadire che solo il matrimonio cattolico
è moralmente accettabile.
-
Proposta di legge di Franco Grillini ed altri del Patto civile di
solidarietà e Unioni di fatto,
20
ottobre 2002.
Non è mai stata discussa in Parlamento.
-
Paolo Arienti, La coppia gay nel panorama socio-culturale italiano.
-
Stefano Bolognini, Unioni civili. Diamo i numeri, "Pride", n. 81,
marzo 2006. Statistiche sulle coppie unite civilmente in Europa al 2005.
-
Franco Grillini, Omosessuali e diritti. Il Pacs in Francia e il confronto
con la situazione italiana, in: Franco Grillini, Maria Rosaria Marella
(curr.), Stare insieme. I regimi giuridici della convivenza tra status e
contratto, Jovene Editore, Napoli 2001, pp. 123-132.
-
Vaticano: I Pacs sono "l'eclissi di Dio", "Corriere
della sera",
6 giugno
2006.
-
Riconoscere le convivenze? di
Francesco D'Agostino su
L'Osservatore Romano del
14
gennaio 2006.
Indice
Unione civile - Che cosa è l' unione civile 1
Unione civile - Che cosa è l' unione civile 3
Unione civile - Che cosa è l' unione civile 4
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