La Corte Costituzionale ha ammesso due dei tre quesiti referendari
proposti dai movimenti per l'acqua contro la privatizzazione della
fornitura e gestione della risorsa; ammesso anche il quesito contro il
nucleare, proposto dall'Idv. Il referendum si terrà in primavera.
I sostenitori
dell'"acqua pubblica" possono tirare un sospiro di sollievo e
prepararsi al referendum di primavera. Perché il referendum lanciato dal
Forum
italiano dei movimenti per l'acqua per abrogare la legge che prevede
che dal 2012 la fornitura e la gestione dell'acqua passino a società a
capitale privato, si farà. La Corte Costituzionale ha ammesso
due quesiti referendari proposti dai movimenti per l'acqua e a
primavera i cittadini italiani saranno chiamati a decidere su un bene
essenziale.
Sono
oltre 1 milione e 400mila le firme raccolte dal Comitato
promotore del referendum, consegnate a luglio 2010 in Cassazione. "La
vittoria dei sì porterà ad invertire la rotta sulla gestione dei servizi
idrici e più in generale su tutti i beni comuni. Attendiamo le motivazione
della Consulta sulla mancata ammissione del terzo quesito - si legge in
una nota del Forum - ma è già chiaro che questa decisione nulla toglie
alla battaglia per la ripubblicizzazione dell'acqua e che rimane intatta
la forte valenza politica dei referendum".
Il Comitato Promotore esige un immediato provvedimento
di moratoria sulle scadenze del Decreto Ronchi e sull'abrogazione degli
AATO, un necessario atto di democrazia perché a decidere sull'acqua siano
davvero gli italiani. Il Comitato Promotore attiverà tutti i contatti
istituzionali necessari per chiedere che la data del voto referendario
coincida con quella delle elezioni amministrative della prossima
primavera.
La Corte Costituzionale ha approvato anche un quesito
sull'energia nucleare. Proposto dall'Italia dei valori, il
quesito punta a cancellare circa 70 norme contenute nei provvedimenti che
consentono la riapertura delle centrali per la produzione di energia
nucleare in Italia. Il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, ha presentato
una diffida all'Agcom per bloccare tutti gli spot a favore dell'energia
nucleare su tv, giornali e siti internet "con pubblicità ingannevole".
Cittadinanzattiva commenta in positivo la decisione
della Consulta sul referendum dell'acqua. "In un settore nel quale i
livelli di tutela dei cittadini sono pressoché nulli - ha dichiarato il
vicesegretario generale, Antonio Gaudioso - il via libera della Corte
Costituzionale a due referendum sull'acqua pone le premesse per impedire
il passaggio della gestione del servizio da monopoli di tipo pubblico a
quelli privati, anche se rimane l'amaro in bocca per l'inammissibilità del
quesito che avrebbe consentito di escludere l'acqua dai servizi pubblici
di rilevanza economica".
"In merito al secondo quesito referendario - continua
Gaudioso - l'escalation senza freni delle tariffe dell'acqua registrata
negli ultimi anni a fronte di gravi arretratezze sul versante degli
investimenti giustifica ampiamente la richiesta di svincolare le tariffe
all'adeguatezza della remunerazione del capitale investito. Infatti,
contrariamente alle promesse ventilate in favore della privatizzazione
delle acque pubbliche, in tutti i casi si è assistito, dopo alcuni mesi
dell'introduzione della gestione privata, ad un aumento dei prezzi e delle
tariffe. Il risultato è sotto gli occhi di tutti, con la figuraccia
seguita al recente stop da parte dell'Unione Europea alle deroghe per i
livelli di potabilità delle acque potabili in molte regioni italiane".
Anche il Movimento Consumatori, che aderisce alla
proposta dei movimenti per l'acqua, esprime soddisfazione per il via
libera della Corte Costituzionale al referendum. "Siamo convinti che sia
necessario tutelare un bene comune come l'acqua e che i cittadini possano
esprimere la loro decisione in merito - afferma Rossella Miracapillo,
segretario nazionale del Movimento Consumatori - Privatizzazione non è
uguale a liberalizzazione. Siamo, quindi, pronti a portare avanti le
attività relative al referendum e, a maggior ragione, rilanciamo l'appello
su un immediato provvedimento di moratoria sulle scadenze del decreto
Ronchi".
Grandissima la soddisfazione espressa da Federconsumatori.
"Una battaglia che, abbiamo lanciato, appoggiato e sostenuto con grande
convinzione ed impegno, al fine di difendere l'accessibilità e la qualità
di un servizio vitale quale quello idrico" dichiara Rosario Trefiletti,
Presidente Federconsumatori.
http://www.helpconsumatori.it
Archivio Acqua
|