L'allarme è rimbalzato dalle pagine del "New York
Times" al quotidiano "la Repubblica": sotto accusa ci sono gli "energy
drinks", le bevande energetiche a base fra l'altro di caffeina, guaranà e
ginseng che spesso vengono associate al consumo di alcol e finiscono per
diventare rischiosi se consumati in dosi eccessive. Per il Movimento
Consumatori è necessaria la "massima attenzione sull'uso delle bevande
energetiche" e controllo da parte delle autorità sugli effetti e l'abuso di
queste bevande. Secondo Rossella Miracapillo, responsabile
dell'Osservatorio Farmaci & Salute del Movimento Consumatori, gli
energy drinks sono diventati protagonisti di nuovi consumi che abbinano
cocktail a base di bevande energetiche con alcolici e superalcolici. I
rischi che derivano dall'assunzione simultanea di energy drinks e alcol,
ricorda MC citando la Società Italiana di Farmacologia, sono rappresentati
dalla "possibilità che soggetti che non hanno una sufficiente percezione del
loro stato di ebbrezza possano essere responsabili di incidenti" e dalla
"mancata percezione degli effetti sgradevoli dell'alcool, tale da indurne
l'assunzione di quantità eccessive e di conseguenza aumentare le probabilità
di sviluppo di dipendenza da alcool". "Purtroppo - continua Miracapillo - di
queste avvertenze non si trovano tracce nelle etichette. Altro problema che
va evidenziato è quello legato agli spot che pubblicizzano questi drinks,
spesso rivolti in maniera leggera e accattivante a un pubblico molto
giovane, un target che in realtà non dovrebbe fare uso di questo tipo di
bevande".
In alcuni Stati europei ed extraeuropei però le bevande
energetiche non hanno avuto l'autorizzazione all'immissione in commercio: "
In Francia, il Ministero della Sanità ha stabilito che potrebbero avere
effetti indesiderati sul metabolismo e sulla pressione arteriosa e li ha
classificati come medicinali, impedendone di fatto la distribuzione. Anche
la Danimarca e la Norvegia non ne hanno autorizzato la vendita. In Gran
Bretagna, infine, il commercio di tali bevande è consentito liberamente, ma
è sconsigliato l'uso alle donne in gravidanza, ai minori e alle persone a
rischio cardiovascolare - ricorda Rossella Miracapillo - Tutto ciò per
evidenziare quanto sia ora necessario che anche in Italia ci sia un
particolare controllo da parte delle autorità".
http://www.helpconsumatori.it
Archivio Alcolismo
|