Prodotti transgenici venduti in Francia,
Germania e Gran Bretagna. Coldiretti: «In Italia non è arrivato». Greenpeace:
«Stop importazioni». Legambiente:
«Applicare principio precauzione» Greenpeace e Friends of the
Earth in Gran Bretagna, hanno testato prodotti confezionati contenenti
riso come vermicelli, bastoncini ed altri prodotti. In cinque casi è stato
trovato riso transgenico illegale, mai approvato da nessuna autorità al
mondo. «Sono risultati allarmanti: i consumatori non possono essere trattati
come cavie – dichiara la responsabile campagna Ogm di Greenpeace Federica
Ferrario – Abbiamo scritto ai ministri competenti perché in Italia ed in
Europa vengano adottate immediatamente tutte le misure necessarie per
bloccare questa contaminazione – controlli, ritiri immediati e un sistema di
monitoraggio per i Paesi ad alto rischio di contaminazione».
La scoperta di riso Ogm illegale in prodotti cinesi venduti in
Francia, Germania e Gran Bretagna evidenzia un grave problema di
contaminazione in tutta Europa. È quanto afferma Greenpeace, che sottolinea
il rischio sanitario e chiede ai governi europei, Italia in testa, di
prendere misure immediate per proteggere i consumatori, bloccando questo
riso Ogm e prevenendo futuri ingressi di riso contaminato in Europa. Il riso
Ogm illegale è stato modificato per essere resistente agli insetti e
contiene una proteina, Cry1Ac, che ha già prodotto reazioni allergiche nei
topi. Alcuni scienziati indipendenti hanno rilasciato una dichiarazione
confermando le preoccupazioni di Greenpeace sui rischi per la salute.
L'Agenzia europea per la sicurezza alimentare, ricorda l'associazione
ambientalista, sta attualmente valutando la richiesta della Bayer per
l'importazione in Europa di un altro riso Ogm, il LLRICE62. «In assenza di
dati certi - conclude Greenpeace -, l'Efsa deve dare parere negativo per
questo Ogm a tutela di consumatori e ambiente». In Italia nel 2006, assicura
comunque la Coldiretti, non risulta alcuna importazione di riso dalla Cina,
anche se «è necessario bloccare tutte le importazioni di riso a rischio di
contaminazione da organismi geneticamente modificati estendendo e
rafforzando le misure di prevenzione adottate dall'Unione Europea nei
confronti del riso statunitense prodotto dalla CropScience, divisione
agrochimica di Bayer, nel quale sono state trovate tracce di proteine
transgeniche non autorizzate».
Impegnare l'Unione Europea verso scelte che salvaguardano i
consumatori e i produttori agricoli «è – ricorda la Coldiretti – anche
un’opportunità per valorizzare le scelte fatte dall'agricoltura nazionale
che è completamente ogm free e ha il primato europeo nel biologico e nei
prodotti tipici come peraltro testimonia il riso vialone nano che ha avuto
dall'Unione Europea il primo riconoscimento di indicazione geografica
protetta (Igp)».
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