Dieta mediterranea e Unesco: binomio possibile.
Come la laguna di Venezia o Notre Dame o la grande barriera corallina, la
dieta mediterranea sta per fare il suo ingresso nella lista del patrimonio
dell'umanità dell'Unesco. Il modello alimentare ha infatti valore storico e
benefici per la salute. L'iniziativa, resa nota da Coldiretti, è del governo
spagnolo di Zapatero ed è stata ufficializzata alla Commissione europea.
"L'iniziativa del Governo Zapatero - sottolinea la Coldiretti - ha un valore
straordinario per l'Italia che è il Paese simbolo di questo tipo di cucina e
dove più radicata è la cultura alimentare fondata sui principi della dieta
mediterranea con primati raggiunti nelle principali produzioni base come la
frutta, verdura e pasta e il posto d'onore nella UE per vino e olio di
oliva, dietro rispettivamente alla Francia e alla Spagna. La dieta
mediterranea è infatti basata sul consumo di alimenti ricchi di fibre
(cereali, legumi, frutta e verdura), di olio d'oliva e di pesce ed è
unanimemente riconosciuta come dieta sana e nutriente, utile per contrastare
l'invecchiamento cellulare e le malattie cardiovascolari".
Coldiretti ricorda i benefici svolti dalla dieta mediterranea per
la salute degli italiani. Non nasconde invece che, se il rispetto dei
principi di questo stile di alimentazione "ha salvato gli adulti", ci sono
invece problemi per le nuove generazioni "tanto che i casi di obesità e
sovrappeso riguardano il 36 per cento dei ragazzi attorno ai dieci anni, il
valore più alto dell'Unione Europea" dove si stima che ci siano 14 milioni
di ragazzi sovrappeso fra i quali tre milioni obesi: "Far entrare la dieta
mediterranea nella lista del patrimonio culturale e immateriale dell'umanità
all'Unesco - afferma Coldiretti - rappresenta dunque anche una opportunità
per una sua divulgazione più vasta a vantaggio della salute di tutti i
cittadini. Una opportunità che va accolta difendendo l'identità e le
caratteristiche tradizionali dei prodotti base della dieta mediterranea. Per
questo occorre rendere obbligatoria l'indicazione dell'origine dei prodotti
in etichetta e fermare in Italia il disegno di ottenere ulivi, vite,
pomodoro, melanzana, fragola, ciliegio, agrumi e kiwi geneticamente
modificati (OGM) che peraltro causerebbe danni economici e di immagine
irrimediabili al Made in Italy. La dieta mediterranea è una parte del
patrimonio culturale, storico, sociale, territoriale e ambientale nazionale
da molti secoli ed è strettamente legata allo stile di vita dei popoli
mediterranei nel corso di tutta la loro storia".
Archivio Alimentazione
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