Tra le novità del rapporto 2009 sulla sicurezza alimentare del
Movimento Difesa del Cittadino e Legambiente c'è la partecipazione
dell'Agenzia delle Dogane. In un'intervista alla dottoressa Alvaro, Help
Consumatori spiega attività e obiettivi del corpo / Leggi anche
MDC e
Legambiente presentano Italia a tavola 2009
Quest'anno il rapporto Italia a Tavola si
è arricchito del contributo dell'Agenzia delle Dogane. Nel 2008 sono stati
53mila i controlli effettuati sulle spedizioni delle merci alimentari. Le
irregolarità riscontrate a seguito dei controlli dei bagagli dei passeggeri
sono state 1.200 ed hanno comportato il sequestro di oltre 1800 tonnellate
di prodotti. Per conoscere meglio il lavoro di questo corpo abbiamo
intervistato Teresa Alvaro, Direttore Area Centrale Tecnologie per
l'Innovazione dell'Agenzia.
Dottoressa Alvaro, quale è il ruolo dell'Agenzia delle Dogane nel
settore della sicurezza alimentare?
L'Agenzia delle Dogane, in base ad un quadro normativo prettamente
comunitario, svolge una vasta gamma di controlli a tutela della salute e
della sicurezza dei consumatori nonché a tutela del mercato.
Quello doganale è un filtro di controllo molto particolare che deve agire -
per essere efficace - in tempo reale, al momento del passaggio delle merci
alla frontiera. La tempestività dell'informazione è fondamentale: le
capacità di intervento sono forti al momento del passaggio della merce, poi,
una volta che i prodotti sono dispersi nel grande mercato, nel migliore dei
casi, si riesce ad individuare il colpevole ma difficilmente ad impedire la
diffusione parcellizzata attraverso i canali della distribuzione commerciale
e la vendita a consumatori. Basti pensare che le importazioni di prodotti
del settore agroalimentare ammontano, annualmente, ad oltre 13 milioni di
tonnellate per un valore di circa 8 miliardi di euro e che i controlli
effettuati dall'Agenzia delle dogane sulle spedizioni di merce del settore
agroalimentare sono stati, nel 2008, circa 53.000 ed hanno interessato circa
il 22% delle operazioni di importazione , con punte del 40% sui cereali e
sui prodotti trasformati, del 50% sui mangimi e del 60% nel settore delle
carni). Le difformità riscontrate nel 2008 nel corso di tali controlli sono
state circa 1.200 ed hanno comportato il sequestro di oltre 1.800 tonnellate
di prodotti alimentari e carne. Rilevanti sono i risultati dei controlli dei
bagagli al seguito dei passeggeri: nel 2007, circa 20.000 kg di prodotti di
origine animale sequestrati (carni, prodotti a base di carne, latte e
prodotti lattiero caseari).
Solo per citare alcuni rilevanti risultati nel 2009, la dogana di Napoli, a
febbraio, ha sequestrato 4 container nei quali erano trasportate 142
tonnellate di pomodori dichiarati falsamente San Marzano e 4.000 litri di
olio extravergine di oliva irregolarmente etichettato mentre la dogana di
Ravenna ha sequestrato 2 container contenenti 40 tonnellate di farina di
riso contaminata da melanina.
Va però considerato che - sebbene il quadro regolamentare comunitario
imporrebbe ai 27 Stati membri di garantire un livello uniforme di protezione
alle frontiere - in realtà si apprezzano sistemi di controllo disomogenei:
al progressivo intensificarsi dei controlli in Italia spesso corrisponde uno
spostamento delle merci pericolose in altre dogane comunitarie che, per
effetto della libera circolazione, rientrano nel territorio nazionale.
L'Agenzia, nella sua attività di controllo, si avvale delle nuove
tecnologie. Quali sono gli strumenti più avanzati che al momento state
utilizzando?
Ogni anno i servizi doganali dell' Unione Europea, trattano più di 180
milioni di dichiarazioni doganali (5,5 dichiarazioni al secondo) ed
effettuano oltre 6 milioni di controlli fisici. Dal canto loro le dogane
italiane trattano circa 1 dichiarazione ogni 2 secondi. Nel 2008 a fronte di
10.500.000 dichiarazioni, sono stati effettuati 330.000 controlli fisici, in
linea con la media europea.
Le cifre evidenziano l'impossibilità di controllare fisicamente ogni carico.
La maggior parte dei controlli che effettuiamo in Italia avvengono in tempo
reale grazie ad un sistema di sdoganamento telematico che integra l'attività
di controllo. Trattare una dichiarazione doganale significa quindi
abbinarla- on line - ad un coefficiente di rischio, di pericolosità. Il
rischio può riguardare il comparto tributario o anche, e ciò accade sempre
più spesso, settori extratributari (la salute e la sicurezza dei
consumatori-cittadini, la tutela dei diritti di proprietà intellettuale e
delle imprese - anticontraffazione e Made in- il rispetto di regole
internazionali - come il Cites - e altro). Ogni dichiarazione doganale
presentata è trattata dal sistema informatico AIDA ed esaminata per
verificare, in primo luogo, la presenza di tutti i documenti e le
certificazioni previsti a fronte dell'operazione in corso . Questo prima
verifica può riguardare fino a 68 documenti diversi (fatture, licenze per
import ed export, autorizzazioni, certificati fitosanitari e
veterinari......) emessi da 18 diversi enti (Ministeri, ASL, Regioni..). Nel
settore agroalimentare, in particolare, concorrono prevalentemente le
competenze del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali,
del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali e del
Ministero dello sviluppo economico, i cui organi devono interfacciarsi con
quelli dell'Agenzia.
Superato questo primo esame, l'operazione di importazione/esportazione è
sottoposta al circuito doganale di controllo, che prendendo in
considerazione gli elementi oggettivi (es.: origine, provenienza, qualità
della merce) e quelli soggettivi (es.: natura dell'operatore, eventuali
precedenti, ecc.) , ne calcola la pericolosità (profilo di rischio) e
seleziona una delle quattro tipologie di controllo previste: il c.d. "canale
verde", nel caso in cui la merce possa essere svincolata senza ulteriori
controlli, il c.d. "canale giallo", che evidenzia la necessità di un
controllo documentale, il c.d. "canale arancione", che comporta il controllo
scanner e il c.d. "canale rosso", che indica la necessità del controllo
fisico della spedizione.
I profili di rischio sono costantemente aggiornati in base alle attività di
intelligence e di analisi compiute dall'Agenzia delle dogane ed ai risultati
ottenuti dai controlli, che consentono al sistema di autoapprendere per
accrescere la selettività e l'efficacia dei controlli stessi.
L'aver offerto alla comunità degli operatori servizi ad elevato valore
aggiunto ha favorito l'adesione spontanea al servizio telematico di
sdoganamento: solo il 4% degli 11 milioni di dichiarazioni doganali annue è
presentato su carta. Il sistema informativo dell'Agenzia delle dogane è
anche in grado di localizzare con una ragionevole precisione la posizione di
quasi tutte le navi mercantili e delle merci trasportate a mezzo container.
Considerando che la sicurezza dei prodotti destinati al cittadini è
garantita anche dalla tracciabilità e rintracciabilità delle merci, è
opportuno, infine, menzionare il progetto "Il Trovatore", nato dalla
collaborazione fra l'Agenzia e il Centro Comune di Ricerca della Commissione
Europea, finalizzato all'introduzione della tecnologia RFID ("dispositivi a
radio frequenza") in ambito doganale per la sigillatura dei container e per
la verifica a distanza delle merci sbarcate fino al loro trasporto
nell'interporto.
In particolare, quali tipi di tecnologie impiegate per il
monitoraggio degli Ogm?
Il monitoraggio degli Ogm può essere illustrato sintetizzando la
peculiare attività di controllo condotta dai 15 Laboratori chimici
dell'Agenzia delle dogane, le cui operazioni (dal prelievo dei campioni,
alle analisi, alle certificazioni, ecc.) risultano organicamente definite da
rigidi protocolli di natura procedurale e tecnica, è completamente integrata
nel sistema informativo doganale, in materia tale da verificare in tempo
reale ogni relativo dato e seguire l'intero processo di lavorazione del
campione, dal prelievo al risultato d'analisi per la caratterizzazione e la
valorizzazione di materiali e prodotti, rassicurando gli operatori e i
consumatori sulla loro conformità alle norme vigenti.
I funzionari impiegati presso i laboratori si avvalgono inoltre di tecniche
avanzate per la lotta alla contraffazione, quale è l'impiego dell'Image
Analysis che affianca l'esame microscopico ed alimenta un sistema
computerizzato di confronto e archiviazione delle immagini.
Il monitoraggio degli Ogm è determinato dal coniugare le informazioni
doganali (origine del prodotto, flusso dell'importazione/esportazione) alle
risultanze delle analisi chimiche.
E per i prodotti di qualità? Utilizzate degli assaggiatori?
Presso i laboratori chimici dell'Agenzia vi sono Team autorizzati (Capo
Panel ed Assaggiatori) che eseguono analisi sensoriali per attestare la
qualità, in particolare per gli oli vergini di oliva. L'Amministrazione
doganale è impegnata in programmi straordinari di controllo nel settore
oleario, promossi nell'ambito del Comitato tecnico ICQ, per la tutela della
qualità delle produzioni olearie nazionali e dell'intero settore produttivo,
contrastando i fenomeni fraudolenti conseguenti all'immissione sul mercato
nazionale di olio extravergine di oliva adulterato o sofisticato di
provenienza comunitaria ed extracomunitaria, commercializzato come prodotto
di origine nazionale. Nel 2007, a fronte di 670 ispezioni, le irregolarità
riscontrate (quali irregolare etichettatura di oli extravergine per illecito
riferimento a denominazioni di origine, illecito impiego di indicazioni
facoltative, omissione di indicazioni obbligatorie) hanno riguardato circa
il 12% dei prodotti.
Nel rapporto si parla della banca dati multimediale Falstaff (Fully
Automated Logical System Against Forgery Fraud). Quali sono stati i
risultati a 5 anni dalla nascita del sistema? Quale la partecipazione da
parte delle aziende e delle associazioni dei consumatori?
FALSTAFF (Fully Automated Logical System Against Forgery Fraud) è stato
attivato nel 2004 inizialmente per recepire in via telematica le istanze di
tutela presentate dai titolari dei diritti di proprietà intellettuale,
istanze previste dal Regolamento comunitario n.1383/2003. E' stato
successivamente aggiornato per recepire - direttamente dai produttori o
dalle loro associazioni,- le informazioni che caratterizzano i prodotti
conformi agli standard di qualità e sicurezza. Queste informazioni sono
acquisite dal sistema doganale AIDA e vengono rese disponibili, in tempo
reale, ai funzionari durante i controlli. In tal modo è possibile effettuare
una prima comparazione tra il prodotto originale e quello sottoposto a
controllo ed attivarsi immediatamente, in caso di dubbio o evidente
falsificazione.
In parallelo , Falstaff, apre ai consumatori, e alle loro associazioni, un
canale informativo per acquisire notizie connesse alla distribuzione sul
mercato interno di prodotti contraffatti o non conformi agli standard
comunitari di qualità e sicurezza.
Allo stato attuale, registriamo circa 30 partnership, il cui dettaglio è
disponibile al link del
progetto oltre ai diversi memorandum con gli altri enti
coinvolti nella lotta alla contraffazione.
In riferimento al Piano Controlli 2008/2009, quali sono i
principali criteri di rischio geografico previsti?
Per il Piano Controlli 2008/2009 l'Agenzia ha già fornito agli altri
organi di controllo l'analisi dei dati relativi alle importazioni ed
esportazioni da cui è possibile determinare quali sono i principali flussi
delle merci e/o i punti di ingesso preferiti (alcuni porti del Nord Europa),
perché soggetti a minori controlli, per l'immissione di materiale
contraffatto e non sicuro.
Nel nostro Paese, grazie all'intensificazione dei controlli, specie nel
settore del "Made in" (nel 2008 sono stati sequestrati 6 milioni di pezzi,
per un valore di circa 12 milioni di euro nei settori tradizionali di
abbigliamento, calzature, ecc.), è stata registrata la "fuga dall'Italia" di
molti dei soggetti colpiti da sequestri, indagini, notizie di reato, come
testimoniato dallo spostamento in altri paesi comunitari (specialmente del
nord Europa) di importanti flussi di importazione delle merci a rischio di
frode: si consideri che Germania, Regno Unito e Spagna hanno aumentato
l'import del settore abbigliamento e "Made in", mentre l''Italia ha perso
oltre 25.000 tonnellate.
In sintesi, più che parlare di criteri di rischio geografico, dovremmo
chiederci come dilagare la politica di controllo: la soluzione è operare in
rete (collaborando) e sulla rete (facendo uso delle tecnologie a
disposizione).
Per queste ragioni, nell'ordinamento comunitario è stato introdotto, con il
Regolamento del Parlamento e del Consiglio 648/2005, il principio della
unicità dell'operazione doganale affidandone alle Dogane il coordinamento,
da attuarsi in via telematica.
Ad oggi, lo sportello unico, benché strumento indispensabile in termini di
semplificazione e di trasparenza e di efficacia dei controlli non trova
pratica attuazione nei piani di sviluppo comunitari.
Da noi, lo Sportello Unico Doganale è stato inserito nella legge Finanziaria
per l'anno 2004. Un iter normativo però ancora non chiuso e tuttora
travagliato ma che spero possa concludersi entro l'anno. Questa volta ci
sono i giusti presupposti. Anche la modernità ha i suoi tempi, l'importante
è che non arrivi in ritardo.
Nell'attesa che il travagliato iter di condivisione del DPCM abbia termine
l'Agenzia prosegue gli sviluppi connessi. E' stato realizzato un modello
operativo di sportello unico telematico, già utilizzabile per il trattamento
dei titoli AGRIM-AGREX. Il modello è estendibile a tutte le amministrazioni
una volta che il DPCM vedrà la luce. Partendo dai dati raccolti con la
dichiarazione doganale si innesca un processo telematico per la verifica dei
certificati allegati alla dichiarazione ione e per l'esecuzione dei
controlli.
Sul sito dell'Agenzia (http://www.agenziadogane.it)
è possibile approfondire i progetti su menzionati ed acquisire maggiori
informazioni sulle attività istituzionali. L'impegno dell'Agenzia è rivolto
anche alla tutela dell'ambiente, come testimonia la sezione http://assistenza.agenziadogane.it/Ambiente,
ideata per sensibilizzare gli utenti ad assumere comportamenti
"eco/compatibili".
A cura di Silvia Biasotto
http://www.helpconsumatori.it
Archivio Alimentazione
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