L'abbattimento di
Punta Perotti
per vedere finalmente libero del tutto il lungomare di Bari.
11.36 Il corteo sul Lungomare prosegue verso piazza Diaz, dove si
terrà il concerto. Il gruppo di Legambiente sfila con lo striscione e la
gente applaude dalle finestre. Uno striscione da un balcone: "Viva le
persone garbate, viva la legalità"
11.25 La gente sta tornando verso il centro della città camminando
sul lungomare, sembra il riflusso dopo un grande evento, come dopo un
concerto. Il lungomare è gremito di persone. Chi diceva che non doveva
essere una festa ha fatto male le sue previsione: è effettivamente una
festa. Anche il presidente della regione, Niki Vendola, era in piazza
insieme ai cittadini
11.12 La polvere causata dall'abbattimento ha invaso il quartiere di
Japigia avvolgendolo come una nebbia. Le previsioni erano che si dirigesse
verso il mare, ma per ora, anche a causa del poco vento, si dirada assai
lentamente
11.00 Gli idranti continuano ad innaffiare le macerie per evitare che
la polvere si alzi. Adesso si dovranno smaltire 35.000 metri cubi di
materiali. A terra ci sono due corpi di fabbrica, la parte più grande, altri
due sono rimasti in piedi in attesa della seconda fase dell'abbattimento, il
prossimo 23 aprile. Una curiosità: nella parte ancora in piedi c'è anche
l'appartamento virtuale comprato da D'Alema sul sito
Puntaperottivagiù
10.50 Roberto Della Seta, presidente nazionale di Legambiente,
all'interno della zona rossa: "Un grande senso di liberazione, questi
ecomostri erano venuti su all'indomani del primo condono condono edizilio
del governo Berlusconi, nel 94, e vengono abbattuti all'indomani del secondo
condono. Sperimamo che questo abbattimento metta la parola fine alla
stagione dei condoni che hanno favorito l'abusivismo e impedito al Sud di
svilupparsi della direzione della qualità e della legalità".
10.48 E' arrivato il sindaco di Bari, Michele Emiliano, è passato
davanti allo striscione di Legambiente stringendo la mano ai volontari
dell'associazione: "Abbiamo finito una cosa che avete inziato voi"
10.45: Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia:
"Un'emozione indescrivibile". Sebastiano Venneri, reponsabile mare di
Legambiente, intanto canta "Chi non salta Matarrese è". Aggiunge: "Oggi è un
bel giorno per la Puglia e per il Sud, dopo una battaglia che combattiamo da
anni. Dobbiamo però pensare agli altri obiettivi, agli altri ecomostri che
stanno sulole nostre coste a cominciare dagli scheletri della Valle di
Agrigento". Gli attivisti sembrano comunque tutti travolti dall'emozione,
faticano a trovare le parole.
10.40 Tutto il gruppo di Legambiente è entrato nella cosiddetta zona
rossa. Lo striscione è stato esposto davanti alle macerie, decine di
bandiere al vento, ci sono anche i circoli locali dell'associazione.
10.37 Ci sono anche gli ultrà edl Bari che espongono uno striscione
per chiedere a Matarrese di vendere la società di calcio. Ora le forze
dell'ordine fanno passare,
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Punta Perotti |
stiamo tentando di entrare con lo striscione "Bentornato lungomare"
10.35. La dinamica: durante l'esplosione il palazzo si è inclinato in
avanti ed è caduto. Sembrava una costruzione di Lego, adesso sembra la
scenografia di un film stesa a terra. Il gruppo di Legambiente sfila con le
magliette "Abbattuto!"
10.32. Un pezzo è rimasto in piedi, quello poiù verso il mare. E'
quello che verrà abbattutto il 23 e 24 aprile. La gente è felice, canti e
applausi al momento dell'esplosione. Un gran polverone ha avvolto lo
scheletro che crollava e a terra adesso sono visibili i due palazzi
abbattuti.
10.30. Punta Perotti è stato abbattuto: un colpo secco ed è
venuto giù come un castello di carta. Cori da stadio contro i Matarrese.
10.24 - Un servizio d'ordine asfissiante impedisce di avvicinarsi
alla cosiddetta "zona rossa", anche solo per srotolare lo striscione che
Legambiente ha preparato per l'occasione. Sale intanto la febbre da crollo.
Si moltiplicano gli arrivi di gruppi ambientalisti e circoli di Legambiente
da tutta la Puglia. Sulla spiaggia di Pane e Pomodoro, punto di
concentramento, è arrivato ora lo striscione del circolo Legambiente di
Trani, il gruppo di Giovinazzo, quelli di Molfetta, i Verdi di Bari.
10.19 - Numerosi elicotteri sorvolano la zona, mentre decine e decine
di barche, grandi, piccole, yacht di lusso e pescherecci sono all'ancora di
fronte all'ecomostro.
10.13 - La folla si addensa sempre più intorno alle transenne che
limitano l'area. Stanno innaffiando in continazione sotto gli edifici per
impedire che la polvere che si svilupperà dopo l'esplosione si disperda in
un'area troppo vasta.
9.45 Buongiorno Bari. E buona domenica mattina, l'ultima per i baresi
senza la vista del loro lungomare. Qui è festa, nonostante le
raccomandazioni del sindaco che aveva invitato a non festeggiare la
distruzione del lavoro dell'uomo. Ma la gente di Bari, quella che passeggia
sulla spiaggia, che fa jogging in questa luminosa giornata d'aprile, ci dice
di provare un senso di liberazione, come liberarsi da un nodo al collo. Le
barche continuano ad affollarsi, gli elicotteri volteggiano sull'ecomostro
osservato speciale, per gli ultimi minuti, dalle telecamere di tutto il
mondo.
8.40 - La delegazione di Legambiente da Roma è appena arrivata a
Bari. Una splendida luce mattutina e primaverile illumina la città ancora un
po' addormentata. Sullo sfondo del lungomare in controluce appare la
saracinesca di Punta Perotti con la sua mostruosa presenza. Ha i minuti
contati. Alle dieci e trenta un esplosione libererà finalmente il lungomare
di Bari dall'ecomostro che per undici anni ha oscurato il panorama. Intorno
fervono i preparativi per quella che si preannuncia essere una festa per chi
ama l'ambiente e la legalità. Ma soprattutto per i tanti cittadini che
vedono dell'abbattimento di Punta Perotti un segnale di cambiamento.
I vigili hanno chiuso tutta la zona attorno all'ecomostro, mentre le prime
telecamere e i fotoreporter si sistemano per avere le visuali migliori.
Archivio Punta Perotti
Archivio Ambiente
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