E’ sostanzialmente discreta la qualità delle acque di balneazione del
Lago Maggiore, “con pochi, ma importanti casi molto critici”.
E’ sostanzialmente discreta la
qualità delle acque di balneazione del Lago Maggiore,
“con pochi, ma importanti casi molto critici”, spiega Legambiente che oltre alla
storica campagna di analisi delle qualità delle acque di balneazione marine da
quest’anno effettua il monitoraggio dello stato di salute dei laghi italiani.
Pulite alcune delle località
più frequentate dai bagnanti della sponda piemontese del lago, da Cannero e
Cannobbio, alla località il Sasso, a Intra, Verbania, fino al lido di Baveno, a
Belgirate e ad Arona.
Molto inquinata, invece,
sempre sul versante piemontese, la frequentata spiaggia di Meina, dove
sono "stati riscontrati valori di inquinamento 27 volte superiore ai limiti".
Leggermente inquinata quella di Stresa. Problemi anche alla foce del
fiume Erno, nel comune di Lesa. Sulla sponda lombarda non inquinate le acque di
Ispra, Angera, Maccagno. Leggermente inquinata la zona del Golfo di
Laveno.
In tutto i tecnici di Goletta
Laghi hanno effettuato 19 campionamenti lungo le sponde delle 3 province
che si affacciano sul Lago Maggiore (Varese, Novara e Verbania).
“Sulla
base delle nostre analisi emerge ancora una volta la gravità della situazione
delle foci dei fiumi e torrenti italiani- ha commentato
Stefano Ciafani, portavoce
nazionale di Goletta dei Laghi –
troppo spesso oggetto di
sversamenti e reflui non depurati o addirittura illegali che causano notevoli
problemi di natura ambientale in un ecosistema chiuso e delicato come quello dei
lagh”i.
Per quanto
riguarda il campionamento di Meina, località non monitorata dall'Arpa,
ha aggiunto Ciafani, “segnaliamo al Comune e all'ente di controllo la grave
situazione di inquinamento riscontrata dai nostri tecnici per prendere i
provvedimenti sullo sversamento e per controllare questa spiaggia molto
frequentata dai bagnanti”.
Le analisi delle acque di
balneazione, spiega ancora Legambiente, rappresentano una fotografia al
momento del prelievo e “non una patente di balneabilità che spetta al
Ministero della Salute”. I tecnici di Legambiente eseguono le analisi previste
dalla legge sulle acque di balneazione (Dpr. 470/82) e, per alcuni parametri,
quelle previste dalla nuova direttiva 2006/7/CE sulle acque di balneazione che
entrerà in vigore entro il 2008.
La tabella con l’indicazione precisa delle località dove sono stati effettuati i
campionamenti
|