18/07/2006 Goletta dei Laghi (www.verdi.it)

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  • E’ sostanzialmente discreta la qualità delle acque di balneazione del Lago Maggiore, “con pochi, ma importanti casi molto critici”.

     

    E’ sostanzialmente discreta la qualità delle acque di balneazione del Lago Maggiore, “con pochi, ma importanti casi molto critici”, spiega Legambiente che oltre alla storica campagna di analisi delle qualità delle acque di balneazione marine da quest’anno effettua il monitoraggio dello stato di salute dei laghi italiani.

     

    Pulite alcune delle località più frequentate dai bagnanti della sponda piemontese del lago, da Cannero e Cannobbio, alla località il Sasso, a Intra, Verbania, fino al lido di Baveno, a Belgirate e ad Arona.

     

    Molto inquinata, invece, sempre sul versante piemontese, la frequentata spiaggia di Meina, dove sono "stati riscontrati valori di inquinamento 27 volte superiore ai limiti". Leggermente inquinata quella di Stresa. Problemi anche alla foce del fiume Erno, nel comune di Lesa. Sulla sponda lombarda non inquinate le acque di Ispra, Angera, Maccagno. Leggermente inquinata la zona del Golfo di Laveno.

     

    In tutto i tecnici di Goletta Laghi hanno effettuato 19 campionamenti lungo le sponde delle 3 province che si affacciano sul Lago Maggiore (Varese, Novara e Verbania).

     

    Sulla base delle nostre analisi emerge ancora una volta la gravità della situazione delle foci dei fiumi e torrenti italiani- ha commentato Stefano Ciafani, portavoce nazionale di Goletta dei Laghi – troppo spesso oggetto di sversamenti e reflui non depurati o addirittura illegali che causano notevoli problemi di natura ambientale in un ecosistema chiuso e delicato come quello dei lagh”i.

     

    Per quanto riguarda il campionamento di Meina, località non monitorata dall'Arpa,  ha aggiunto Ciafani, “segnaliamo al Comune e all'ente di controllo la grave situazione di inquinamento riscontrata dai nostri tecnici per prendere i provvedimenti sullo sversamento e per controllare questa spiaggia molto frequentata dai bagnanti”.

     

    Le analisi delle acque di balneazione, spiega ancora Legambiente, rappresentano una fotografia al momento del prelievo e “non una patente di balneabilità che spetta al Ministero della Salute”. I tecnici di Legambiente eseguono le analisi previste dalla legge sulle acque di balneazione (Dpr. 470/82) e, per alcuni parametri, quelle previste dalla nuova direttiva 2006/7/CE sulle acque di balneazione che entrerà in vigore entro il 2008.

     

    La tabella con l’indicazione precisa delle località dove sono stati effettuati i campionamenti


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