In calo il numero dei controlli relativi agli
ecoreati (- 4%) rispetto allo stesso periodo del 2005, ma sono in aumento le
sanzioni amministrative che hanno prodotto 37mln di euro. Questo in sintesi
il bilancio dei primi sette mesi di attività del Comando Carabinieri per la
Tutela dell'Ambiente.
Diminuiscono i controlli degli ecoreati rispetto al 2005,
ma aumenta il valore delle multe per l'ambiente. Secondo il primo
bilancio dell'attività dei carabinieri per la tutela dell'ambiente,
presentato oggi a Roma alla presenza del ministro Alfonso Pecoraro Scanio,
l'illegalità ambientale nei primi sette mesi del 2006 è del 26%. Rispetto al
2005 si registra un calo degli ecoreati del 4%, ma è boom per le sanzioni
amministrative che toccano la cifra record di circa 37 milioni di euro
contro circa un milione e 400 mila dello stesso periodo del 2005.
Il Reparto
opera secondo due direttrici fondamentali: il contrasto alla illegalità
diffusa ed il contrasto alla criminalità ambientale.
CONTRASTO ALL'ILLEGALITA' DIFFUSA
Il Comando Carabinieri per la Tutela dell'Ambiente ha pianificato delle
campagne tematiche, fin qui in via di svolgimento, orientate al controllo di
obiettivi omogenei. Nell'anno in corso, tale attività si è concretizzata in
5.429 controlli, nel cui ambito sono state accertate
1.438 infrazioni alla normativa ambientale, che hanno
definito un livello di illegalità generale pari al 26%, ed è stata
articolata nelle seguenti campagne:
- CAMPAGNA RIFIUTI 2006: ha interessato la verifica
degli impianti legati al ciclo dei rifiuti. L'elaborazione dei dati
fornisce un quadro di situazione composto da 809 interventi,
dei quali 143 sono risultati non conformi alla normativa ambientale,
definendo un livello di illegalità generale pari al 18%. Sono state
inviate 140 segnalazioni all'Autorità Giudiziaria, tratta in arresto 1
persona, operati 33 sequestri ed elevate complessivamente 107 sanzioni
amministrative e 155 penali.
- CAMPAGNA MARE PULITO 2006: al 1° agosto sono stati
eseguiti 1081 controlli, di cui 164 non conformi,
registrando così un livello di illegalità generale pari al 15%.
- CAMPAGNA CAVE 2006: l'elaborazione dei dati fornisce
un quadro di situazione composto da 1.234 interventi, dei
quali 148 sono risultati non conformi alla normativa ambientale, definendo
un livello di illegalità generale pari al 12%.Sono state inviate 126
segnalazioni all'Autorità Giudiziaria, operati 24 sequestri ed elevate
complessivamente 71 sanzioni amministrative
- CAMPAGNA RADIOATTIVI 2006: la Sezione Inquinamento da
Sostanze Radioattive, ha effettuato una campagna di monitoraggio e
controllo delle sorgenti radiogene utilizzate in ambito industriale, con
particolare riferimento a quelle utilizzate per i c.d. "controlli non
distruttivi". Nel corso della campagna sono stati effettuati 41
controlli, 10 ditte non sono risultate in regola con la normativa
di settore, 12 persone sono state denunciate, in stato di libertà, alla
competente A..G., e 3 sono state le sorgenti rinvenute e sequestrate.
- CAMPAGNA ARGO 2006: la campagna di controlli, fin
qui, ha portato a segnalare all'A.G. 72 persone responsabili
oltrechè di maltrattamento di animali anche di abuso d'ufficio e
truffa ai danni dello Stato. In particolare, sono stati individuati
gestori di canili che con la complicità di veterinari e pubblici ufficiali
frodavano i Comuni attestando falsamente dati diversi dalla realtà sul
mantenimento e sulla soppressione di animali affidati alla loro custodia.
CONTRASTO ALLA CRIMINALITA' AMBIENTALE
Il contrasto alla criminalità ambientale (ecomafie) è stato condotto
attraverso attività investigative articolate nei confronti delle realtà
strutturate per il perseguimento di illeciti profitti mediante illegalità e
con effetti di danno ambientale. Le principali operazioni condotte in questo
periodo, sono le seguenti:
- OPERAZIONE "GREEN": l'indagine ha svelato, nelle
province di Napoli e Caserta, un ingente traffico illecito di rifiuti
speciali, pericolosi e non, provenienti da numerose aziende del
centro-nord Italia. Il GIP del Tribunale di Napoli in questo caso ha
emesso 3 misure cautelari personali, di cui 1 ordinanza
di custodia cautelare in carcere e 2 obblighi di firma per i reati di
associazione per delinquere di stampo, truffa e attività organizzata per
il traffico illecito di rifiuti il sequestro preventivo di 6 appezzamenti
di terreno e 39 unità immobiliari, in quanto provento delle suddette
attività criminali.
- OPERAZIONE "SAN PATRIZIO": Il NOE di Bari ha
sviluppato una complessa ed articolata attività d'indagine, denominata
"San Patrizio", che ha svelato nella locale provincia la gestione abusiva
di una discarica dell'estensione di 2 ettari e l'esistenza di un ingente
traffico illecito di rifiuti speciali. Il G.I.P. del Tribunale di Trani,
concordando con le risultanze investigative e accogliendo le richieste del
P.M della Procura della Repubblica presso quel Tribunale, emetteva nei
confronti di imprenditori e liberi professionisti 13 ordinanze di
custodia cautelare (di cui 1 in carcere e 12 agli arresti
domiciliari)
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