Matera, complesso
Sant'Agostino Un documento realizzato da
Legambiente denuncia lo scempio sotto al complesso di Sant'Agostino:
un parcheggio minaccia un'area ricca di reperti archeologici /
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il video Nel centro storico di Matera stanno
aprendo una ferita. Il video curato dal circolo materano di
Legambiente documenta lo scempio che si sta consumando vicino ai Sassi,
uno dei siti italiani dell’Unesco. Da più di un anno prosegunono infatti
i lavori di realizzazione di un parcheggio sotterraneo intorno al
complesso di Sant’Agostino. Il sottosuolo dell’area in questione
nasconde, e custodisce, antichi ipogei, un vecchio frantoio e preziosi
resti fossili. Ma non sarà più possibile visitarli visto che sono stati
murati. Il video mostra e denuncia queste ferite nel ventre di una città
patrimonio dell’umanità.
E le istituzioni preposte a tutelare e conservare tali ricchezze?
Ironia della sorte il parcheggio servirà la sede della Soprintendenza ai
beni architettonici e paesaggistici della basilicata. «A più di un anno
dall’inizio dei lavori – denuncia Pio Acito, vicepresidente di
Legambiente Basilicata – quell’area una volta dedicata alla meditazione
e al raccoglimento è oggi un cumulo di detriti, recintato da una
sbilenca e pericolosa impalcatura arrugginita. Una ferita nel cuore
storico della città di Matera. Chiediamo un incontro per una valutazione
congiunta degli atti tecnici da intraprendere per restituire ai Sassi
una parte della propria storia».
Archivio
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