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19/09/2006 Stoccolma adotta il Road Pricing (www.lanuovaecologia.it)

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Dopo Londra anche la capitale svedese dice sì al biglietto d'ingresso per le auto in centro

Il road pricing, il pedaggio cittadino per le automobili, si diffonde sempre più in Europa. Dopo Londra, d’ora in poi si pagherà un biglietto d’accesso anche per entrare in auto nel centro di Stoccolma. Il comune della capitale svedese ha infatti chiesto democraticamente ai suoi cittadini se approvare o meno il ticket per le auto nel centro, e i cittadini hanno risposto sì - dicono oggi i risultati del referendum. Il 53% degli elettori hanno detto sì al pedaggio (da uno a due euro) e solo il 47% si è dichiarato contrario. Il referendum è stato tenuto ieri, parallelamente alle elezioni politiche che hanno dato la maggioranza al centro-destra, ma l'esperimento era già entrato in vigore dal 3 gennaio - tra polemiche e contestazioni - e si era concluso il 31 luglio. In Svezia, dunque, vincono le biciclette sulle auto, e piste ciclabili ce ne sono in grande abbondanza.

Situazione del tutto diversa da quella italiana, denuncia Legambiente. «Il road pricing piace sempre più ai cittadini europei. Dopo i londinesi è stato promosso anche dagli abitanti di Stoccolma, ma in Italia i sindaci non hanno abbastanza coraggio per proporlo». È il commento dolce amaro quello di Roberto Della Seta, presidente nazionale di Legambiente, al referendum svoltosi ieri nella capitale svedese per approvare o meno il pedaggio sulle auto nel centro. «Allo stesso modo – continua Della Seta – l’esperienza londinese è stata una battaglia che vede oggi il 60% dei cittadini ormai convinti del provvedimento e molti quartieri che chiedono di rientrare nell’area tariffata. Convinti anche gli svedesi che dopo un anno di sperimentazione sul campo, hanno detto sì. Ben diversa la situazione in Italia, dove a dispetto dei tanti proclami, di applicazioni concrete se ne vedono poche».

Sì al Ticket (www.verdi.it)

I cittadini di Stoccolma votano a favore del pedaggio d'ingresso in centro per le auto. Consultazione dopo un test di sette mesi

Insieme alle elezioni politiche i cittadini di Stoccolma hanno in maggioranza espresso parere favorevole sul pedaggio per l’accesso nel centro cittadino, sperimentato da gennaio al luglio scorsi. Un risultato positivo per i sostenitori dello strumento di governo della mobilità, che giunge nel clou delle iniziative organizzate nell'ambito della Settimana europea per la mobilità sostenibile, promossa dall’Unione europea, durante la quale anche in Italia si terranno iniziative di sensibilizzazione come l’evento organizzato domani a Roma dal ministero dell’Ambiente.

  Il risultato del referendum a Stoccolma ha visto il 53 per cento dei votanti esprimersi a favore del pedaggio, contro il 47 per cento dei contrari. Alcuni studi condotti durante la sperimentazione, all’inizio della quale sono state numerose le polemiche e le critiche, riferiscono che la media del traffico infrasettimanale è scesa del 20%, l'inquinamento è calato tra il 9 e il 14%, mentre nelle casse cittadine sono entrati l’equivalente di 54 milioni di euro. La tariffa di accesso variava da 1 a 2 euro.

  Sistemi simili sono stati introdotti a Londra, Oslo, Singapore e sono allo studio anche in alcune città italiane, come a Milano. Legambiente ha salutato con soddisfazione il risultato del referendum, chiedendo ai sindaci italiani più coraggio per applicare uno strumento utile per ridurre traffico e smog. Anche i Verdi in Regione Lombardia e al Comune di Milano hanno espresso soddisfazione per il verdetto di Stccolma perché dimostra “come moderne misure di governo della mobilità, se ben fatte,  riescano a raccogliere la maggioranza dei consensi”.

  “A Milano – hanno detto Carlo Monguzzi e Maurizio Baruffi - la diminuzione del 10% delle polveri sottili salverebbe decine di vite ogni anno. In Lombardia serve un provvedimento da declinare poi nelle aree critiche della regione, che contenga un principio chiaro: gli interventi di pedaggiamento in determinate aree va applicato solo se le stesse sono ben servite dal mezzo pubblico e da servizi di trasporto collettivi. E soprattutto i fondi raccolti devono essere destinati tassativamente al potenziamento del trasporto pubblico”.

  “Il progetto di Milano – hanno aggiunto - va nella direzione sbagliata perché snatura uno strumento utile anche se non certo l’unico: far pagare, come intendono fare il sindaco Moratti e la Cdl, solo i non residenti che entrano in città a bordo di auto euro 0 si riduce a una semplice gabella che serve a poco, perché le auto non catalitiche realmente in circolazione sono pochissime”.

  Nell'ambito della settimana sulla mobilità sostenibile il ministero dell’Ambiente, in collaborazione con Euromobility, ha organizzato un incontro per annunciare nuovi provvedimenti assunti a sostegno della mobilità meno inquinante e per delineare le priorità d’azione del governo in previsione della Legge Finanziaria.

  Verranno inoltre presentate anche le iniziative decise dal ministero dell’Ambiente sul car-sharing con Coop e i progetti del ministero di incentivare l’utilizzo di mezzi a trazione elettrica.

  In occasione dell’evento il ministero ha rilanciato uno studio diffuso recentemente dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e da Apat, secondo cui tra il 2002 e il 2004 sono stati oltre 8.000 i decessi l’anno registrati nelle maggiori città italiane a causa di malattie connesse all’inquinamento dell’aria.

  A fronte di questo vero e proprio bollettino di guerra per il ministero guidato da Alfonso Pecoraro Scanio si fa “dunque urgente un ripensamento radicale delle politiche di mobilità nei centri urbani” che punti su “mezzi non inquinanti di trasporto come quelli elettrici o optare per mezzi comuni come bus, metropolitane e car-sharing”, la soluzione, sottolinea una nota, “più immediata ed efficace da adottare''.  

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