Gli italiani sanno cosa sono un pannello fotovoltaico e una lampadina a minor
consumo, ma non sanno granché degli strumenti idonei per il risparmio
energetico, come la casa passiva costruita con tecniche che abbattono i consumi,
o l’evitare di tenere in stand by le apparecchiature elettroniche di casa come i
televisori. E’ quanto emerge da un sondaggio realizzato dal Wwf che in
collaborazione con Ras ha promosso un’indagine on line su 2000 persone condotta
da Mkno & Consulting.
I dati più generali riferiscono che sa come diminuire correttamente i consumi
solo il 41,1% degli intervistati dell'Italia centrale, il 38,1% nell'Italia
settentrionale e il 37,8% nell'Italia meridionale. La Campania supera tutte le
altre Regioni per l'acquisto di lampadine ad alta efficienza, dato che il 93,5%
del campione afferma di averne comprata almeno una nell'ultimo anno. La media
nazionale a questo proposito è comunque alta, circa l’80% del campione dichiara
di aver fatto la stessa cosa nell’ultimo anno.
"Per aiutare gli italiani a rendere più efficienti le loro abitazioni - ha
detto Michele Candotti, segretario generale del Wwf Italia - abbiamo ritenuto
essenziale partire da una fotografia del paese. Ebbene esiste una diffusa e
omogenea impreparazione sui temi dell'efficienza, nessuna regione spicca e più
della metà del Paese si condensa nello spicchio dei 'non so'".
Secondo il Wwf, con il comportamento virtuoso ogni famiglia potrebbe invece
eliminare una spesa di 250 euro l'anno e se fossero tutti ad applicare le giuste
regole in fatto di energia, allora si potrebbero spegnere ben sette centrali
elettriche, per un totale di 34,69 TWh (terawattora) di energia risparmiata,
evitando di emettere 37,7 milioni di tonnellate di Co2.
Dai dati dell'indagine più della metà del Paese è comunque impreparata sul
risparmio energetico. Primi della classe sulla materia dell'efficienza
energetica sono Piemonte/Valle d'Aosta (intese come macro-regione) e Veneto, che
hanno dato le risposte esatte rispettivamente nel 44,7% e nel 41,9% dei casi su
valvole temostatiche (da applicare ai termosifoni per razionalizzare il
riscaldamento) e frigoriferi o caldaie più risparmiose. Fanalini di coda
Abruzzo/Molise, con il 33,2% e la Campania con il 27,3% delle risposte corrette.
I pannelli fotovoltaici rimangono sconosciuti per la metà degli intervistati
in Abruzzo, per il 40% in Liguria e Umbria, per il 30% in Lombardia. Anche la
casa passiva, cioè l’edificio costruito in base ai criteri che permettono di
ottenere risparmio energetico in tutte le stagioni dell'anno, è nota solo al 10%
dei campani, al 13% in Friuli, al 19,4% in Emilia-Romagna, per arrivare ad un
massimo del 36% nel Lazio.
Secondo la ricerca le responsabilità di una scarsa coscienza e conoscenza
sarebbero da attribuire alla mancanza di campagne informative mirate. Per oltre
la metà degli intervistati infatti, nessuno ha contribuito ad informare i
cittadini sul tema.
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