Partirà il 15 gennaio a Roma la sperimentazione
del Bike Sharing, il sistema di biciclette pubbliche che il
Campidoglio metterà a disposizione per spostarsi rapidamente in centro
storico. Il servizio sarà offerto nei luoghi più frequentati del centro
storico, e vicino alle fermate dei mezzi pubblici, saranno installati 22
"ciclo-posteggi" per un totale di 300 colonnine e 250 biciclette per servire
fino a 5.000 utenti. Il servizio in centro storico sarà attivo dalle 7 alle
24.
Come funziona? Per prendere la bici pubblica - spiega il Comune
- ci si dovrà rivolgere ai Pit (punti informazione turistica). Si
sottoscriverà un modulo di registrazione, si verserà una cauzione di 30 euro
(che verrà restituita se si decide di rinunciare al servizio e comunque alla
fine della sperimentazione) e si riceverà una tessera elettronica,
ricaricabile a discrezione (5, 10, 50 euro...), e un lucchetto. A quel punto
si accosta la tessera al lettore sulla colonnina, che sblocca la bici e fa
partire il 'tassametro'. La prima mezz'ora è gratuita. Scaduta, scatta la
tariffa: un euro per ogni mezz'ora successiva fino alla terza mezz'ora, poi
4 euro per ogni ulteriore mezz'ora. Dopo l'uso, la bici può essere
riconsegnata in qualunque postazione (non necessariamente in quella
iniziale): si ripassa la tessera sul lettore e si interrompe l'addebito. Se
alla riconsegna della bici non si trovano parcheggi liberi, si può
telefonare al numero dedicato, o anche fermare l'addebito via Internet. Se i
parcheggi sono tutti occupati, e il gestore risponde che le postazioni
libere sono lontane dal punto in cui si trova l'utente, la bici potrà essere
legata con il lucchetto in dotazione.
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Archivio Ambiente
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