L'iniziativa, patrocinata dal Ministero dell'Ambiente, è promossa da
Confartigianato Autoriparazione in collaborazione con Autopromotec. Aderiscono
Legambiente, Adiconsum e Snapis. Obiettivo: sensibilizzare i cittadini su
sicurezza stradale e difesa dell'ambiente.
Anche quest'anno
Confartigianato Autoriparazione organizza "100 piazze per la
sicurezza stradale e la tutela ambientale". Sabato 6 maggio, in 100 postazioni
in tutta Italia, gli autoriparatori di Confartigianato effettueranno controlli
gratuiti delle auto per verificare il rispetto dei limiti delle emissioni
inquinanti e le condizioni di sicurezza generale dei veicoli.
L'iniziativa, giunta alla seconda edizione, è patrocinata
dal Ministero dell'Ambiente e promossa da Confartigianato Autoriparazione in
collaborazione con Autopromotec (il Salone internazionale biennale per
l'assistenza ai mezzi di trasporto) e con l'adesione di Legambiente, Adiconsum e
Snapis (Sindacato nazionale Autonomo Periti Infortunistica Stradale).
Quest'annno i check up verranno effettuati sia nelle piazze sia presso le
autofficine e i centri di revisione. Per ogni autovettura controllata sarà
compilata una scheda che consentirà agli automobilisti di conoscere, senza alcun
impegno, le condizioni del proprio mezzo e gli eventuali interventi consigliati.
"Il nostro obiettivo - spiega il Presidente di Confartigianato
Autoriparazione Roberto Landini - consiste nel sensibilizzare gli
automobilisti sull'importanza della corretta manutenzione del 'bene automobile'
ai fini della sicurezza stradale e della tutela dell'ambiente. Ci siamo
impegnati a replicare i controlli ogni anno per realizzare un osservatorio
permanente in grado di seguire l'evoluzione delle condizioni del parco auto
circolante".
Lo scorso anno furono 1.500 le vetture controllate e i
risultati dei test dimostrarono che il 22% delle auto a benzina e il 20% delle
vetture diesel non era in regola con i limiti di emissioni inquinanti dei gas di
scarico. Le anomalie più diffuse tra quelle accertate dagli autoriparatori
durante il check up del 2005 riguardavano: usura delle spazzole tergicristalli,
non corretta pressione dei pneumatici, malfunzionamento dell'impianto frenante e
delle luci, non corretto allineamento dei fari e usura dei pneumatici. E,
secondo un'elaborazione degli artigiani su dati Istat, proprio lo scoppio o
l'eccessiva usura dei pneumatici e la rottura dei freni sono le cause principali
degli incidenti stradali connessi con difetti o avarie del veicolo.
In base all'elaborazione di Confartigianato su statistiche dell'Aci,
gli italiani dedicano agli interventi di manutenzione e riparazione 687 euro
l'anno, pari al 15,8% della spesa totale annua per il mantenimento della propria
auto. L'età media delle auto circolanti è di 8,5 anni. Su un parco veicolare di
34 milioni di auto, le vetture con più di 20 anni sono oltre 3 milioni. E sono
ancora 11,5 milioni le auto non catalizzate in circolazione sulle strade
italiane. Un'auto immatricolata nel 1993 inquina mediamente come 40 auto
immatricolate nel 2005 e molto di più se non è stata sottoposta a regolare
manutenzione
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