Sono più di 200 milioni i bambini che al mondo
lavorano. L'agricoltura è uno dei settori più a rischio, quello in
viene impiegato il più alto numero di minori: l'ILO (Organizzazione
Internazionale del Lavoro) stima che il settanta per cento dei bambini
sfruttati sia in agricoltura, con oltre 132 milioni di bambini e bambine che
hanno un'età compresa fra 5 e 14 anni. Sono oltre 120 milioni i bambini
coinvolti in attività a rischio. Questi i numeri lanciati in occasione della
Giornata Internazionale contro lo sfruttamento del lavoro minorile,
appuntamento che vede impegnati governi e associazioni a tutela
dell'infanzia sfruttata. La Giornata di quest'anno è dunque
dedicata all'agricoltura. E per l'occasione l'ILO ha stretto
un'alleanza con le principali organizzazioni del settore, come la FAO e l'IFAD,
per contrastare il fenomeno: "Attraverso un impegno congiunto, possiamo
raggiungere l'obiettivo di eliminare le peggiori forme di lavoro minorile
entro il 2016", ha dichiarato il Direttore generale dell'ILO Juan Somavia.
Fra le cause principali dello sfruttamento minorile a
lavoro ci sono povertà e scarso accesso all'istruzione, fenomeni che non
risparmiano neanche i Paesi più ricchi. Il maggior numero di bambini
lavoratori è in Asia e nel Pacifico, che contano 120 milioni di minori
sfruttati, seguiti dall'Africa e dal Sudamerica. E secondo le stime
disponibili in Italia si contano fra i 150 e i 500 mila bambini costretti a
lavorare.
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