Un salvagente per aiutare i giovani precari a
metter su casa. Su idea degli assessori Marta Levi, alle politiche
giovanili, e Roberto Tricarico, alle politiche abitative, il Comune di
Torino vuole combattere così il caro-mutui che impedisce a tante persone
l'acquisto di un immobile. Il progetto, che in una prima fase riguarderà
solo cento under 35, si articola in tre parti: in primo luogo Palazzo Civico
si impegna a rendere accessibile il prestito ai quei giovani che, precari,
ne sarebbero altrimenti esclusi, per poi garantire loro da una parte dei
tassi ridotti e dall'altra un sistema di protezione in caso di insolvenza.
Quest'ultimo aspetto prevede che, se il contraente non
riesce a pagare le rate, il Comune acquisti da lui la casa, mantenendolo al
suo interno come affittuario a prezzi da alloggio popolare. Il piano è
aperto a tutti i cittadini europei con meno di 35 anni e un reddito
inferiore a quello previsto per l'edilizia agevolata; l'appartamento deve
essere a Torino, avere una categoria catastale A2-A3, con una superficie tra
i 45 e i 95 metri quadri e con un prezzo inferiore ai 170mila euro.
L'idea è rivoluzionaria ed è stata accolta positivamente dal
Movimento Difesa del Cittadino di Torino. "Dopo tante parole vuote
e propositi generici da parte di politici di ogni colore - spiega la
responsabile della sede torinese Simona Lonterni - questa è la prima idea
concreta per il risolvere il problema della casa. Attendiamo con ansia
delibera e bandi, sperando che una così bella iniziativa non resti
intrappolata nelle fitte maglie della burocrazia".
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