I referendum del 12 e 13 giugno sono parzialmente abrogativi della legge
40/2004 sulla fecondazione assistita. I quesiti su cui gli italiani sono
chiamati a esprimersi, con un sì o con un no, sono quattro: il sì esprime la
volontà di abrogazione di alcuni articoli della legge 40, il no esprime la
volontà di lasciare tali articoli così come sono formulati nella legge
approvata dall'attuale parlamento, da parte di coloro che desiderano
salvaguardare la legge attuale modificabile dal Parlamento.
Scheda celeste
Il primo quesito (scheda celeste) riguarda l'abrogazione del divieto di
utilizzare cellule embrionali sia per scopi terapeutici che di ricerca e di
crioconservazione degli embrioni.
Scheda arancione
Il secondo quesito (scheda arancione) riguarda la tutela della salute
della donna. Con esso si chiede l'abrogazione della restrizione all'accesso
alla procreazione assistita solo alle coppie che hanno problemi di
infertilità o sterilità e secondo un criterio di gradualità stabilito dalla
legge; chiede inoltre l'eliminazione dell'obbligo per la donna dell'impianto
contemporaneo di tre embrioni.
Scheda grigia
Il terzo quesito (scheda grigia) riguarda i diritti del concepito. L'abrogazione
negherebbe i diritti del concepito al quale è stata attribuita valenza
giuridica.
Scheda rosa
Il quarto quesito (scheda rosa) riguarda la fecondazione eterologa. Si
chiede l'abrogazione del divieto di ricorrere, per la fecondazione
assistita, a donatori estranei alla coppia. L'abrogazione di questi articoli
consentirebbe la donazione di gameti (spermatozoi e ovuli) per rimediare ai
casi di sterilità più gravi o prevenire la trasmissione di malattie
ereditarie qualora uno o entrambi i potenziali genitori ne siano portatori.
I quattro quesiti referendari sono indipendenti: va espresso il sì
nel caso si sia intenzionati ad abrogare parzialmente alcuni articoli della
legge, il no nel caso si voglia che la legge rimanga inalterata.
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