Che si tratti di curare gravi ustioni, di cancellare cicatrici o le
macchie bianche della vitiligine, le cure del futuro puntano sulla medicina
rigenerativa, basata soprattutto su cellule staminali e fattori di crescita.
"Si aprono nuovi filoni di ricerca e alcune sperimentazioni in questi campi
innovativi sono gia' in atto", ha osservato il presidente della Societa'
italiana di chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica (Sicpre), Giovanni
Ostuni, a margine del convegno della Societa' italiana di medicina
estetica in corso a Roma.
"Staminali e fattori di crescita sono le nuove frontiere della chirurgia
ricostruttiva", ha aggiunto Ostuni, e promettono di portare anche una
rivoluzione nella chirurgia estetica, dagli interventi piu' importanti, come
quelli per combattere l'obesita' grave, alla cura delle smagliature. Viene
giudicata anche 'un'ottima possibilita'', anche se tutta da verificare quando
saranno concluse le sperimentazioni in corso, la nuova tecnica basata sulla
possibilita' di riparare le lesioni della pelle utilizzando uno spray di
cellule prelevate dallo stesso paziente.
Spray di cellule. La tecnica tradizionalmente utilizzata per riparare
lesioni della pelle consiste nel coltivare in laboratorio cellule prelevate
dal paziente fino a ottenere un lembo di pelle da impiantare. La nuova tecnica
nata in Australia e che si sta sperimentando in alcuni Paesi europei, fra cui
l'Italia, si basa sul prelievo di un piccolo lembo di pelle al paziente,
trattato in modo che nell'arco di 45 minuti sia possibile ottenere un insieme
di cellule, in soluzione, da nebulizzare sulla lesione. Una volta depositate
sul tessuto, prima pulito e trattato, le cellule attecchiscono e cominciano a
moltiplicarsi fino a rigenerare la pelle in un periodo variabile da sei mesi a
un anno, a seconda della gravita della lesione. La stessa tecnica, al momento
sperimentata soltanto per curare ustioni o gravi cicatrici, potrebbe essere
utilizzata in futuro, secondo gli esperti, per cancellare le macchie bianche
lasciate dalla vitiligine (perche' sulla pelle verrebbero impiantate anche le
cellule che la colorano, ossia i melanociti).
Baby cellule adipose. Le cellule immature (staminali) del tessuto
adiposo sono ricche di promesse per la medicina estetica e ricostruttiva. Le
prospettive vanno dalla possibilita' di utilizzarle per interventi di
ricostruzione, ad esempio del seno, composto in larga parte da tessuto
adiposo. In un futuro ancora molto lontano, secondo gli esperti, potrebbe
essere in queste cellule la chiave delle future cure contro l'obesita' grave e
una delle speranze e' riuscire a trovare gli 'interruttori' molecolari capaci
di regolarne la crescita.
Fattori di crescita. Sono un'altra scommessa e si prevede di
utilizzarli per riparare la pelle danneggiata da gravi ulcere. Queste sostanze
indispensabili alla vita delle cellule potrebbero essere utilizzate per
accelerare la coltivazione sia dello strato piu' esterno della pelle
(epidermide), sia di quello interno (derma).
Gel di piastrine. E' il campo nel quale le sperimentazioni sono nella
fase piu' avanzata e consiste nell'utilizzare queste componenti del sangue per
rigenerare il tessuto della pelle danneggiato da ulcere e ferite
particolarmente profonde. Le piastrine possono essere infatti paragonate a
micro-laboratori nei quali vengono elaborati e rilasciati fattori di crescita
capaci di stimolare la crescita e la moltiplicazione delle cellule
Archivio cellulestaminali
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