15/09/2006 Staminali Scoperte nel Fegato (www.aduc.it)

  • Cellule Staminali
  • Tutti i Temi Archivio
  • Tutti i Temi
  • Pagina Salute
  • Pagina Sanità
  • Scienziati italiani hanno scoperto nel fegato umano adulto cellule staminali pluripotenti, che hanno cioe' la capacita' di trasformarsi in cellule di vari tessuti del corpo e che potrebbero quindi avere grandi potenzialita' nella medicina rigenerativa. La ricerca e' stata coordinata da Benedetta Bussolati, dell'universita' di Torino, ed e' pubblicata sulla rivista Stem Cells.
    Finora nel fegato umano adulto si conoscevano solo cellule staminali capaci di differenziamento in epatociti e cellule duttali, ovvero esclusivamente in cellule dello stesso organo. Invece, secondo quanto riferito dalla scienziata, le nuove staminali trovate nel fegato sono molto piu' versatili perche', oltre che in cellule del fegato, possono trasformarsi in cellule di ossa, vasi sanguigni e nelle isole pancreatiche produttrici di insulina. Inoltre, se inoculate in topi affetti da insufficienza epatica, le nuove staminali sono in grado di localizzarsi nel fegato e rigenerare il tessuto danneggiato.
    Risale solo a pochi mesi fa, da parte dello stesso gruppo di ricerca torinese, la scoperta di cellule staminali nel rene umano adulto. Adesso gli scienziati si ripetono, facendo registrare un nuovo primato della ricerca italiana: per la prima volta hanno isolato nel fegato adulto cellule che, per la loro versatilita', sono paragonabili a quelle del midollo osseo.
    Finora infatti, ha spiegato Bussolati, erano state isolate nel fegato umano adulto solo cellule staminali dette "cellule ovali", ovvero cellule "bipotenti" (capaci cioe' di dare origine solo a epatociti e cellule duttali).
    Invece, ha proseguito l'esperta, cellule pluripotenti, quelle piu' promettenti in campo clinico, erano state identificate finora solo nell'animale sperimentale.
    Gli esperti italiani le hanno dunque isolate per la prima volta nel fegato umano adulto provvedendo a tutte le prove del caso per dimostrare che sono una popolazione distinta dalle cellule ovali e che hanno ampia capacita' di trasformarsi in vari tipi cellulari, non solo quindi in cellule del fegato.
    "Le cellule progenitrici epatiche isolate dal nostro gruppo sono in grado di differenziare in epatociti, nonche' in osteociti (cellule ossee), cellule endoteliali e cellule di insule pancreatiche. Inoltre, se inoculate in topi con insufficienza epatica, sono in grado di localizzarsi nel fegato e rigenerare il tessuto danneggiato".
    Secondo l'esperta "le prospettive dell'utilizzo di cellule staminali pluripotenti derivate dal fegato adulto sono di usarle in vitro per lo studio dell'infezione da virus epatotropici e della tossicita' di farmaci", ha anticipato l'esperta. "Inoltre le capacita' differenziative di queste cellule possono prospettare una loro utilizzazione in medicina rigenerativa come terapia cellulare, alternativa all'uso di cellule staminali embrionali

  • Archivio cellulestaminali
  • Ricerca personalizzata