Le cellule umane riprogrammate per diventare simili a staminali embrionali,
salite alla ribalta della cronaca in questi giorni, sono in grado di curare
l'anemia, almeno dei topi. Lo ha dimostrato uno studio del Massachussets
Institute of Technology (Mit) di Boston pubblicato dalla rivista Science.
Gli articoli subito saliti alla ribalta della cronaca hanno provato che con
l'inserimento di quattro geni le cellule della pelle possono tornare a
pluripotenti, cioe' in grado di trasformarsi in qualsiasi tessuto, ma la
possibilita' di utilizzarle per le terapie non era ancora stata testata. I
ricercatori americani hanno utilizzato dei topi in cui era stata provocata una
forma di anemia umana, e li hanno curati con successo trapiantando alcune di
queste cellule, dette Ips.
'Per l'applicazione all'uomo pero' ci sono ancora molti ostacoli da superare
-spiega Rudolph Jaenisch, autore dello studio- soprattutto perche' i
geni da inserire per la riprogrammazione possono causare il cancro, e sono
veicolati da virus potenzialmente pericolosi, ma metodi alternativi sono gia'
allo studio'.
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