I discorsi, le omelie e i saluti di Benedetto XVI
nella visita a Loreto, in occasione dell'Agorà dei giovani italiani. Su
Korazym.org, i testi integrali, pubblicati subito dopo la pronuncia.
Sabato 1 settembre
Ore 18,00: Veglia di preghiera con i giovani - Montorso
I giovani come speranza della Chiesa italiana. Lo ha ribadito
il papa nel discorso pronunciato durante la veglia dell'Agorà: un
momento intenso durante il quale il pontefice ha risposto alle domande
dei ragazzi, per poi tirare le somme in un discorso conclusivo. L'invito
è quello di fidarsi di Cristo, senza avere paura “di sognare ad occhi
aperti grandi progetti di bene”, perché “niente è impossibile per chi si
fida di Dio e si affida a Lui”. È l'esempio stesso di Maria, che
fidandosi pronunciò un sì “che cambiò la sua vita e la storia
dell’umanità intera”. “Guardando a lei, - ha detto il papa - scoprirete
la bellezza dell’amore, non però di un amore “usa-e-getta”, passeggero e
ingannevole, prigioniero di una mentalità egoista e materialista, ma
dell’amore vero e profondo”. È per esempio la strada del matrimonio, “un
sì per tutta l’esistenza”, “oggi sempre meno facile da realizzare”.
Benedetto XVI pensa ai separati, alle famiglie in frantumi e ripete: “La
Madre di Dio, la Comunità dei credenti, il Papa vi sono accanto e
pregano". E per chi di fronte ai fallimenti altrui, ha timore di fallire
a propria volta, il messaggio è chiaro: “Non temete! Non abbiate paura!
Lo Spirito Santo è con voi e non vi abbandona mai". Al termine, l'invito
alla prossima Giornata mondiale della gioventù. “Lo so, - dice il
pontefice - l’Australia è lontana e per i giovani italiani è
letteralmente all’altro capo del mondo”, ma “preghiamo perché il Signore
che compie ogni prodigio conceda a molti di voi di esserci. Lo conceda a
me, lo conceda a voi".
Il testo integrale
Ore 21,25: Preghiera nel Santuario della Santa Casa - Loreto
Vedi qui
il testo e la presentazione della preghiera scritta da papa
Benedetto per l'Agorà.
Domenica 2 settembre
Ore 9,30: Santa Messa con i giovani - Montorso
Una riflessione per indicare ai ragazzi dell'Agorà l'umiltà
come segreto della “giovinezza interiore”. “Ancora oggi Dio cerca cuori
giovani, cerca giovani dal cuore grande, - dice Benedetto XVI - capaci
di fare spazio a Lui nella loro vita per essere protagonisti della Nuova
Alleanza”. L'invito, dunque, è quello di non seguire “la via
dell'orgoglio”, ma di andare “controcorrente”, rinunciando a “modelli di
vita improntati all’arroganza e alla violenza, alla prepotenza e al
successo ad ogni costo, all’apparire e all’avere, a scapito
dell’essere”. Le vie “alternative” sono "uno stile di vita sobrio e
solidale; relazioni affettive sincere e pure; un impegno onesto nello
studio e nel lavoro; l’interesse profondo per il bene comune”. Senza
paura “di apparire diversi e di venire criticati per ciò che può
sembrare perdente o fuori moda”, ma decisi ad osare sull'esempio di
“giovani splendidi” come “santa Gemma Galgani, san Gabriele
dell’Addolorata, san Luigi Gonzaga, santa Maria Goretti, nata non
lontano da qui, il beato Piergiorgio Frassati, e Alberto Marvelli”. “Per
Dio ogni singola persona è unica, con il suo nome e il suo volto”,
ricorda Benedetto XVI, spiegando che “tutti siamo chiamati ad essere
santi”. E un modo per rispondere a questa chiamata è “ seguire Cristo
fino in fondo, senza riserve e compromessi”, sentendosi “parte viva del
suo corpo, che è la Chiesa”, “la nostra famiglia, nella quale l’amore
verso il Signore e verso i fratelli, soprattutto nella partecipazione
all’Eucaristia, ci fa sperimentare la gioia di poter pregustare già ora
la vita futura che sarà totalmente illuminata dall’Amore”. “Il nostro
quotidiano impegno sia di vivere quaggiù come se fossimo già lassù”,
ricorda Benedetto Xvi che ai giovani chiede anche di “dare il proprio
contributo alla edificazione di una società più giusta e solidale”,
cominciando dalla “salvaguardia del creato”. Al termine, un nuovo invito
alla Giornata mondiale della gioventù di Sydney del 2008 e una
promessa:”Da parte mia, continuerò a starvi accanto con la preghiera e
con l’affetto perché proseguiate con entusiasmo il cammino dell’Agorà,
questo singolare percorso triennale di ascolto, di dialogo e di
missione”. Con una preghiera alla Madonna: “Sostieni e accompagna questi
giovani perché siano gioiosi e infaticabili missionari del Vangelo tra i
loro coetanei, in ogni angolo dell’Italia”.
Il testo integrale
Ore 12,00: Angelus - Montorso
L'invito a ''portare Dio nella piazza'', come mandato ideale
del papa ai giovani dell'Agorà di Loreto. Una riflessione sviluppata
attraverso le immagini della piazza e della casa: la prima, "è grande, è
aperta, è il luogo dell’incontro con gli altri, del dialogo, del
confronto"; la casa invece "è il luogo del raccoglimento e del silenzio
interiore". Elementi complementari perché "per portare Dio nella piazza,
bisogna averlo prima interiorizzato nella casa, come Maria
nell’Annunciazione". ''Pregate la Vergine Maria, - dice il pontefice -
perché vi ottenga la luce e la forza dello Spirito Santo, per rispondere
pienamente e generosamente alla voce di Dio''. In questo modo, i giovani
diventeranno ''suoi veri testimoni nella 'piazza', nella società,
portatori di un Vangelo non astratto, ma incarnato nella vita''.
Il testo integrale
Ore 17,00: Incontro con i fedeli - Loreto
La visita di Benedetto XVI a Loreto si conclude con un breve
discorso agli abitanti della città mariana, sul sagrato della Basilica
della Santa Casa. "Loreto – ha detto il papa - è anche casa del papa, e
debbo dire che qui, in queste ore, mi sono sentito veramente a casa".
Parlando degli eventi di questi giorni, il pontefice ha spiegato che per
i lauretani, essi sono "una preziosa opportunità da valorizzare sempre
maggiormente", "un invito costante a crescere nella fede e nella
devozione verso la Madonna". Con un auspicio finale: "La Santa Casa sia
veramente il centro e il cuore della vostra Città!".
Il testo integrale
Foto Pier Paolo Cito/Ap Photo
Archivio Chiesa
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