Si e’ svolta presso la sala stampa della
Camera dei deputati, piazza Monte Citorio Roma, la conferenza stampa di
presentazione del progetto di legge dell'Aduc sulla class action.
La proposta sull'azione giudiziaria collettiva, ha come pilastri:
- il nuovo strumento processuale dell'illecito plurioffensivo, sul
modello Usa. Si applica per atti o fatti illeciti, omissioni,
inadempimenti contrattuali ed extracontrattuali che hanno arrecato danno
ad una pluralita' di soggetti;
- chiunque la puo' promuovere;
- per evitare abusi, deve essere preventivamente ammessa dal giudice;
- le eventuali transazioni devono essere votate dagli aventi diritto;
- il risarcimento e' automatico dopo la sentenza favorevole o la
transazione;
- la condanna e' in rapporto, oltre al fatto in se', anche per i
vantaggi economici ottenuti dall'illecito; - in caso di pubblicita'
ingannevole accertata dall'Antitrust, sono nulli i contratti di chi
partecipa all'azione giudiziaria;
- non ci sono spese in caso di soccombenza. In caso di vittoria la
parcella degli avvocati e' massimo del 10% dei risarcimenti ottenuti.
La proposta di legge ha come prima firmataria l'on. Donatella
Poretti, della Rosa nel Pugno, a cui segue la firma dell'on.
Daniele Capezzone, presidente della Commissione Attivita'
Produttive della Camera. La proposta e' stata illustrata, oltre che dai
due deputati, da: Primo Mastrantoni, segretario nazionale
dell'Aduc e da Alessandro Pedone, responsabile Aduc per la
Tutela del Risparmio.
La proposta e' stata elaborata con i contributi dell’avv. Annamaria
Fasulo, del prof. Filippo Sartori, dell’avv. Francesco
Santarcangelo e dell’avv. Silvio Scuglia.
Ricordiamo che l'Aduc ha in corso due class action in Usa. Una a New
York sui bond della Parmalat e l'altra a Chicago sul farmaco Vioxx.
SCHEDA DI SINTESI DELLA PROPOSTA DI LEGGE
Finalità
Un nuovo strumento processuale per la tutela dei diritti lesi dagli
illeciti plurioffensivi per costituire un forte deterrente ed un
efficace strumento di risarcimento. Un nuovo rito processuale, basato
sul modello della "class action" americana ma con correttivi contro
possibili abusi.
Chi può avviare la class action
Ogni cittadino può farsene promotore. Per garantire efficacia ed evitare
che sia appannaggio esclusivo di soggetti predeterminati che, nei fatti,
diventerebbero l'unico tramite di giustizia, negando il diritto
costituzionale alla difesa di ogni individuo.
Ambito di applicazione
Può essere richiesta per qualunque "atto o fatto illecito, omissione,
inadempimento contrattuale o extracontrattuale" che ha arrecato un danno
ad una pluralità di soggetti. Ambiti di applicazione sono, per esempio:
investimenti finanziari, assicurazioni, telecomunicazioni, energia,
salute.
Verifica preventiva dell'ammissibilità
E' previsto un "decreto sull'ammissibilità" prima di avviare il
procedimento giudiziario vero e proprio. Questo per: 1) evitare l'avvio
di azioni infondate 2) gestire azioni concorrenti per i medesimi fatti
3) agevolare procedimenti transattivi.
Votazione della classe per le transazioni
Per garantire che le proposte transattive siano nell'esclusivo interesse
della classe e non degli studi legali che la seguono, le transazioni
devono essere votate dagli iscritti alla classe.
Risarcimento automatico
In caso di transazione o di sentenza favorevole è previsto un
risarcimento automatico gestito da un "curatore amministrativo" nominato
dal Giudice. Gli appartenenti alla classe possono iscriversi entro sei
mesi dalla sentenza.
Danno punitivo
L'azienda che ha commesso un illecito plurioffensivo puo' essere
condannata non solo in rapporto al danno procurato, ma anche al
vantaggio economico ottenuto grazie a quell'illecito.
Pubblicità ingannevole
Nelle class action su prodotti o servizi venduti attraverso contratti
per adesione, l'eventuale pubblicità ingannevole accertata
dall'Antitrust, rende nullo il contratto di tutti i soggetti
appartenenti alla classe.
Costi della class action
In caso di soccombenza, nulla è dovuto agli avvocati che hanno avviato
la class action. In caso di vittoria, la parcella è calcolata come
percentuale dei risarcimenti ottenuti nella misura massima del 10%.
Per consultare la proposta di legge a firma degli on. Donatella
Poretti e Daniele Capezzone clicca
qui.
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