Il Tar del Lazio ha accolto la class action del Codacons contro le
"classi pollaio" da 35-40 alunni. Ora il Ministro dell'Istruzione dovrà
emanare il Piano generale dell'edilizia scolastica, evitando il formarsi
di classi così numerose. Il Presidente del Codacons, Carlo Rienzi:
"Sentenza importante che apre la strada a tante altre azioni contro la
Pubblica Amministrazione".
Accolta la prima class action italiana
contro la Pubblica Amministrazione. Si tratta di quella presentata a
gennaio 2010 dal Codacons contro le classi pollaio, cioè quelle classi
scolastiche con 35-40 alunni, oltre i limiti fissati dalla legge. Il Tar
del Lazio ha accolto l'azione del Codacons ed entro 120 giorni dalla
notifica
della sentenza, emessa dalla III sezione bis del Tar, il Ministero
dell'Istruzione e il Ministero dell'Economia dovranno emanare il Piano
generale di riqualificazione dell'edilizia scolastica (previsto dall'art.
3 del Decreto 81/09).
Dopo aver valutato l'ammissibilità della class action,
il Tar ha verificato che "il Piano generale di dell'edilizia scolastica
non è stato ancora adottato, nonostante avrebbe dovuto essere adottato
prima dell'anno scolastiche 2009-2010". Per i giudici, quindi, "é evidente
che l'inerzia si sia già protratta ampiamente oltre il limite di legge".
"Ora il Ministro Gelmini dovrà emettere un Piano in
grado di rendere sicure le aule scolastiche ed evitare il formarsi di
classi da 35 o 40 alunni ciascuna. Soltanto dopo l'emanazione di questo
Piano, per alcuni casi specificamente indicati, si potrà derogare al
limite massimo di 25-26 alunni - spiega il presidente del Codacons, Carlo
Rienzi - Se non lo farà saremo costretti a chiedere la nomina di un
commissario ad acta che si sostituisca al ministro ed ottemperi a quanto
disposto dal Tar".
"Grazie a questa sentenza, inoltre - aggiunge Rienzi -
docenti e famiglie i cui figli sono stati costretti a studiare in aule
pollaio, potranno chiedere un risarcimento fino a 2.500 euro in relazione
al danno esistenziale subito". Il Presidente del Codacons ricorda che le
class action, in Italia, sono di due tipi: quelle contro i privati, che
prevedono il risarcimento dei danni e quelle contro la pubblica
amministrazione, che non portano al risarcimento dei danni, ma
all'adozione di atti generali che risolvano il problema che ha causato
danni.
"E' importante questa pronuncia del Tar - dichiara
Rienzi ad Help Consumatori - perché si apre la strada a tante altre azioni
che stiamo facendo, come quella sui Comuni a rischio frana". Mentre le
class action contro la Pubblica Amministrazione funzionano, quelle contro
i privati un po' meno. "Noi siamo gli unici ad aver vinto una class action
contro i privati, quella sui kit per l'influenza, ma ci siamo riusciti
solo noi, spendendo decine di migliaia di euro per pubblicare sui
quotidiani la notizia della vittoria. Nessun altro ha questo coraggio o
questa possibilità, per questo la legge non funziona".
http://www.helpconsumatori.it
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