Un editoriale della versione italiana della rivista scientifica "The Lancet"
ha lanciato l'allarme fumo contro il cancro al polmone, con una serie di dati
che ben inquadrano la gravita' del problema a livello mondiale.
Ma cio' che ci lascia perplessi e' la facilita' con cui si pone uno dei
pilastri del presunto rimedio: un appello ai Governi perche' ogni anno aumentino
del 50% il prezzo delle vendite al dettaglio dei prodotti del tabacco.
Sicuramente il fattore prezzo ha la sua importanza nella scelta di un fumatore
se continuare o meno nel suo vizio, ma crediamo che una proposta su questo
argomento non possa essere fatta ignorando tutto il contesto e, alla fin fine,
ignorando che cio' che conta e' la volonta' dell'individuo, che si forma
rispetto all'informazione e alla consapevolezza di cio' che sta facendo su se
stesso e sulla spesa socio-sanitaria della comunita' tutta.
Ci chiediamo come si faccia ad ignorare che esiste un molto fiorente mercato
clandestino dei prodotti da tabacco, gestito dalle malavite organizzate in tutto
il mondo, con ramificazioni e presenze che tutte le polizie del mondo non
riescono mai a debellare; mercato clandestino che, piu' sono le politiche
restrittive nel mercato legale in materia, piu' trova nuova linfa e si rigenera
con effetti moltiplicatori. Qualcuno crede che il prezzo che la societa'
dovrebbe pagare per l'aumento di questo mercato illegale sia inferiore rispetto
al risparmio che deriverebbe dal maggior numero di fumatori che desistera' dal
proprio vizio in virtu' dell'elevato costo per mantenerselo? Noi abbiamo piu'
che un dubbio. Anche perche' abbiamo sotto gli occhi i risultati delle norme
come quelle italiane e delle campagne di dissuasione ad esse collegate:
risultati non entusiasmanti ma incoraggianti rispetto all'indirizzo dissuasivo
che e' stato intrapreso per scoraggiare, con l'informazione, la continuita' di
questo comportamento.
Le soluzioni miracolistiche in materia non ci convincono. Siamo
consapevoli che, cosi' come succede con le droghe oggi illegali i cui consumi
aumentano nonostante in non pochi casi si rischino provvedimenti restrittivi
delle liberta' personali, anche per la droga/tabacco legale il meccanismo sia lo
stesso: consumarla acquistandola li' dove ovunque si vende, a maggior ragione
se costa molto meno del mercato legale.
Altrimenti dovremo solo prendere atto del ringraziamento della malavita a chi
prendera' queste inutili (per il mondo legale) decisioni.
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