Immediata la reazione dei consumatori all'annuncio di Federfarma di
effettuare uno sciopero ad oltranza delle farmacie. Cittadinanzattiva
ha oggi chiesto in una lettera al Ministro di precettare
i farmacisti per evitare lo sciopero. MDC denuncerà le farmacie di ogni
singola città che chiuderanno. Federconsumatori e Adusbef: "Il Governo
vada avanti con le liberalizzazioni".
LIBERALIZZAZIONI.
Dl Bersani: Federfarma, continua lo stato di agitazione
Federfarma ha confermato lo stato di agitazione permanente: la
chiusura delle farmacie da domani 28 luglio ad oltranza, fino alla
conversione in legge del decreto Bersani. Accanto alla reazione del ministro
della Salute Turco e della Commissione Commissione di Garanzia
dell'attuazione della legge sullo sciopero anche la voce dei consumatori.
Cittadinanzattiva ha oggi chiesto in una lettera al Ministro di
precettare i farmacisti per evitare lo sciopero che da domani provocherà la
chiusura di oltre 16 mila farmacie, come già accaduto nei giorni scorsi.
"Riteniamo insufficiente la sanzione minacciata dalla Commissione di
garanzia sugli scioperi nei servizi nei confronti di Federfarma - si legge
nella lettera - A che serve una multa di 2.500 euro per la violazione delle
norme sul preavviso per le proteste nei servizi pubblici essenziali? Questa
multa, peraltro, verrebbe comminata soltanto all'organizzazione che ha
proclamato lo sciopero, mentre i singoli farmacisti resterebbero impuniti".
Secondo l'associazione "Quello dei farmacisti è un ricatto
inaccettabile per ragioni di merito e di metodo. Nel merito, perchè
si tratta di abuso di monopolio da parte di una corporazione che da anni
esercita in condizioni di assoluto vantaggio. Nel metodo, perché scarica i
disagi di questa protesta sui soggetti più deboli. Per queste ragioni
chiediamo a Lei - che, come Ministro competente, ha l'autorità per farlo -
di procedere senza esitazioni alla precettazione della categoria, secondo le
modalità previste dalla legge, per assicurare lo svolgimento corretto del
servizio.
Anche il Movimento Difesa del Cittadino (MDC)
condanna lo sciopero ad oltranza dei titolari delle farmacie di
Federfarma e comunica l'intenzione di denunciare le farmacie di ogni singola
città che chiuderanno per interruzione del servizio pubblico.
L'associazione, inoltre, sostiene il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti
che domani dalle ore 11.30 organizzerà un presidio davanti al Ministero per
lo Sviluppo Economico a sostegno del Decreto Bersani.
Il Movimento Difesa del Cittadino (MDC), infine, ha chiesto a
Federfarma "se corrisponde al vero l'informazione
giunta in associazione da alcune farmacie che non aderiscono allo sciopero
indetto dalla federazione, per cui la quota associativa annua ammonta a
circa 6.000 euro, che moltiplicate per le 17.000 farmacie associate
costituiscono un'enorme somma".
"Sta avvenendo qualcosa di incredibile e di immorale",
hanno affermato invece
Federconsumatori e
Adusbef che precisano: "Quando un operaio o un impiegato sciopera
violando le regole viene precettato e la sua organizzazione è pesantemente
multata. I farmacisti che nei loro supermercati, oltre a scarpe pancere
creme dimagranti ecc... vendono anche medicinali di prima necessità, possono
fare una serrata senza preavviso e sempre senza preavviso bloccare le piazze
delle città".
"I medicinali da banco - aggiungono le due associazioni
- già da molto tempo, in altri paesi si vendono nei supermercati e nei
negozi sotto la sorveglianza di un farmacista. Chiediamo alle pubbliche
autorità un intervento urgente per ripristinare le condizioni di convivenza
civile e per difendere i cittadini dall'arroganza dei farmacisti. Le
liberalizzazioni debbono andare avanti. Con le scelte di Bersani siamo solo
all'inizio. Se si dovesse tentennare a fronte delle proteste delle
corporazioni più privilegiate come chi si tramanda da padre in figlio il
diritto di vendere medicine indispensabili ai cittadini il Governo
perderebbe la sua credibilità e la sua
legittimazione.
Indice Tutto sul Decreto Bersani e le Liberalizzazioni
Il governo approva la manovra: vendita dei farmaci nei supermercati e inasprimento fiscale per le rendite. Soddisfatti sindacati e consumatori
Liberalizzazione delle licenze dei taxi, vendita dei farmaci da banco nei supermercati, aumento delle imposte sugli affitti stagionali, dell’imposizione fiscale sulle stock option, i pacchetti azionari appannaggio dei manager aziendali, attualmente molto basse, e sulle rendite finanziarie. E poi ancora liberalizzazione delle tariffe dei professionisti e possibilità di effettuare il passaggio di proprietà dell’auto presso i comuni e non più presso i notai....
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