Continua la protesta degli avvocati nei confronti del decreto Bersani, ormai
convertito in legge lo scorso 4 agosto. Lo annuncia Michelina Grillo,
presidente dell' Oua (Organismo unitario dell'Avvocatura), che avverte e
spiega le ragioni della protesta e le iniziative che si svolgeranno fin
dalle prossime settimane.
Alla riapertura dei tribunali, dopo 45 giorni di sospensione feriale dei
termini, i cittadini dovranno far fronte con l'astensione preannunciata
dal18 al 23 settembre e con altre iniziative che –se realmente attuate-
incideranno pesantemente sulla gia' disastrata e jiurassica durata dei
processi. Sembra infatti che gli avvocati intendano protestare anche
dimettendosi dagli incarichi e dalle funzioni di magistratura onoraria,
ossia dismettere i panni di veri e propri giudici onorari di primo grado (i
cosiddetti g.o.t.) che si sono assunti contrattualmente con il Paese. Al di
la' della possibile illiceita' di una simile protesta, che tocca funzioni
altre dall'avvocatura, occorre rilevare che attualmente la giustizia penale
e civile si regge proprio sulla magistratura onoraria che supplisce alle
gravi carenze di magistrati togati entrati per concorso. Una simile azione
avrebbe ripercussioni gravissime sulle controversie pendenti in tutti i
tribunali d'Italia.
Non solo, a questo giro, i cittadini subiranno forse conseguenze ancor piu'
drammatiche di un rinvio dell'udienza, se pur di qualche mese. Gli avvocati,
infatti, annunciano il cosiddetto “sciopero bianco”. Anziche' un mero
rinvio, tipico delle ordinarie astensioni, saranno presenti in udienza e la'
chiederanno al giudice di procedere a tutte le formalita' processuali della
singola udienza stessa, comprese le decadenze e preclusioni che esse
comportano, senza tuttavia svolgere il proprio mandato per cui sono pagati.
Se cosi' davvero fosse, ed esprimiamo qualche dubbio, non solo il cittadino
rischierebbe uno slittamento del suo sudatissimo processo, ma addirittura
rischierebbe di perdere la causa se, ad esempio, l'avvocato scioperante si
recasse all'udienza prevista per le prove e non provvedesse al deposito
delle stesse! Oppure, si recasse al dibattimento di un processo penale e,
silenziosamente, attendesse la sentenza! Insomma, un vero e proprio
delirio, da cui il cittadino ne uscirebbe ancor piu' vessato e –come non
dargli torto?- ancor piu' deluso dalla casta degli avvocati.
Speriamo davvero siano solo proposte. Dubitiamo che una protesta che si
vuole in nome della qualita' del servizio, delle garanzie degli utenti
stessi, possa legittimamente e credibilmente passare attraverso un violenta
(perche' di violenza si tratterebbe) rinnegazione degli elementari diritti
che essi pretendono di difendere.
Claudia Moretti, legale Aduc
Indice Tutto sul Decreto Bersani e le Liberalizzazioni
Il governo approva la manovra: vendita dei farmaci nei supermercati e inasprimento fiscale per le rendite. Soddisfatti sindacati e consumatori
Liberalizzazione delle licenze dei taxi, vendita dei farmaci da banco nei supermercati, aumento delle imposte sugli affitti stagionali, dell’imposizione fiscale sulle stock option, i pacchetti azionari appannaggio dei manager aziendali, attualmente molto basse, e sulle rendite finanziarie. E poi ancora liberalizzazione delle tariffe dei professionisti e possibilità di effettuare il passaggio di proprietà dell’auto presso i comuni e non più presso i notai....
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