In un documento inviato a ministri e commissioni parlamentari,
Legambiente, ANEV APER Assoterm, Gifi e Itabia chiedono una modifica del
Decreto per dar spazio alle rinnovabili. Largo alle fonti alternative, secondo i parametri
fissati dal programma dell'Unione. Le associazioni Legambiente,
ANEV (Associazione nazionale energia del vento), APER (Associazione
produttori energia da fonti rinnovabili), Assolterm (Associazione italiana
solare termico), Gifi (Gruppo imprese fotovoltaiche italiane) e Itabia (Italian
biomass Association), sono compatte nel richiedere da subito un'integrazione
del disegno di legge "Bersani in materia di energia", ed in un documento
inviato al mondo politico ribadiscono l'esigenza di una scelta drastica in
tempi rapidi.
"Il decreto non può limitarsi al gas. Sullo
sviluppo delle fonti rinnovabili, ci aspettiamo un segnale dal governo -
dicono i presidenti delle associazioni che firmano il documento -. "Nel
programma dell'Unione si poneva l'obiettivo, da raggiungere entro il 2011,
del 25% di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili,
raddoppiando il contributo delle "nuove fonti rinnovabili": eolico, biomasse,
fotovoltaico, solare a concentrazione, solare termico, idroelettrico di
piccola taglia e geotermia".
Queste le proposte delle associazioni:
- Esclusione della parte non biodegradabile dei rifiuti dai Certificati
Verdi, come previsto dalle stesse Direttive europee;
- Incremento della quota minima di elettricità prodotta da impianti da
fonti rinnovabili, per dare una prospettiva di crescita al mercato;
- Approvazione delle linee guida sui progetti di impianti da fonti
rinnovabili; la revisione del sistema di incentivi del solare fotovoltaico,
togliendo ogni limite quantitativo annuo e differenziando le tariffe tra
impianti a terra e integrati negli edifici;
- Riorganizzazione delle competenze e la semplificazione delle procedure
in materia di biocombustibili e biomasse
"Le associazioni chiedono inoltre - si legge nella nota
- l'estensione del processo di liberalizzazione per avere tariffe
trasparenti per i cittadini, che permettano di comprendere in maniera chiara
la parte di tariffa legata alle fonti rinnovabili, ma anche di poter
acquistare energia elettrica e calore certificati come rinnovabili con
tariffe concorrenziali come avviene negli altri Paesi europei. In questa
direzione occorre aumentare i poteri dell'Autorità per l'energia elettrica e
il gas in materia di controllo e sanzione nei confronti dei soggetti
distributori e del gestore della rete per garantire l'accesso dei nuovi
soggetti produttori di energia da fonti rinnovabili alla rete con tempi
certi, tariffe e condizioni tecniche non discrezionali". "La
liberalizzazione del mercato dell'energia - concludono i presidenti -
rappresenta una opportunità se si legano i provvedimenti di apertura del
mercato a una incisiva politica che aiuta la nascita di nuovi soggetti nella
prospettiva della generazione distribuita"
Indice Tutto sul Decreto Bersani e le Liberalizzazioni
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