29/09/2006 Giustizia: Ordinamento e Decreto Bersani, Avvocati protestano (Mauro W. Giannini, http://www.osservatoriosullalegalita.org)

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  • Periodo di proteste per l'Avvocatura, che ha da poco concluso sia un'astensione sia il Congresso nazionale forense e si e' vista recapitare una penale dalla Commissione garanzia scioperi per una precedente astensione durata oltre 10 giorni.

    L'Unione Camere Penali risponde oggi al guardasigilli Clemente Mastella - che sottolinea l'urgenza della sospensione della riforma dell’ordinamento giudiziario - minacciando nuove proteste con un intervento del presidente Ettore Randazzo. Gia' in passato i penalisti avevano espresso contrarieta' alla decisione di sospendere l'attuazione della legge voluta dall'ex guardasigilli Castelli, ed avevano anzi chiesto la separazione delle funzioni fra giudici e pm.

    Ma anche sull'astensione di settembre, proclamata da alcuni ordini e associazioni forensi, i penalisti avevano condiviso le ragioni della contestazione, ovvero la protesta contro il ddl Bersani, "che con piglio veterostalinista ha fatto strame persino degli emendamenti proposti dalla maggioranza in linea con i nostri rilievi" ed avevano chiesto "un deciso mutamento di rotta della politica governativa".

    La Giunta dell'Unione Camere Penali presieduta dall'avv. Borzone, aveva sottolineato la "necessità di assicurare la partecipazione dei penalisti, con le forme e nei tempi che saranno ritenuti necessari e nel consueto rispetto delle norme di regolamentazione, alla protesta ed alla eventuale ulteriore astensione dalle udienze dell'avvocatura italiana contro la 'Legge Bersani', raccomandando di porre nella massima evidenza gli effetti devastanti di tale normativa sullo svolgimento della difesa penale e la indifferibilità della istituzione di Albi di specialità" ed aveva parlato di "gravi rischi che attualmente corrono i principii del giusto processo a seguito della preannunciata cancellazione tout court della riforma dell'ordinamento giudiziario con particolare riguardo alla c.d. distinzione delle funzioni ed alla paventata riduzione delle garanzie difensive nel processo penale".

    Successivamente il Congresso Nazionale Forense, conclusosi il 24 settembre, aveva confermato altre due settimane di 'sciopero' gia' programmate: dal 12 al 18 novembre e dall'11 al 16 dicembre, al termine delle quali vi sara' una giornata di "assistenza gratuita, 'la giornata dei diritti' per i cittadini". Inoltre si procedera' ad altre forme di protesta come assemblee e l'invito agli avvocati iscritti ai registri dei difensori d'ufficio e dei difensori abilitati al patrocinio dei non abbienti a cancellarsi.

    Il Congresso aveva ufficialmente richiamato all'attenzione del Parlamento e del Governo su "indeclinabili principi generali, posti a fondamento delle specificità di una professione di riconosciuta valenza costituzionale", come la "riaffermazione della libertà e dell’autonomia dell’avvocato, professionista essenziale all’esercizio della giurisdizione, per la conoscenza e l’attuazione della legge, e per la tutela dei diritti e degli interessi individuali e collettivi", l'"affermazione della centralità del sistema ordinistico e della sua natura pubblicistica, a garanzia dell’autonomia regolamentare in campo deontologico e della conseguente autonomia disciplinare, a tutela esclusiva dell’interesse dei cittadini e della collettività, nel contesto di una riforma della funzione disciplinare che garantisca la piena tutela del cittadino utente", l'"adozione di una nuova disciplina che assicuri, insieme alla libertà di accesso, la imprescindibile verifica della qualità della formazione dell’avvocato, con criteri di selezione rigorosi, efficaci e obiettivi", l'"introduzione di meccanismi idonei ad assicurare una costante ed elevata qualità professionale, anche mediante un sistema di formazione permanente obbligatoria, sotto il controllo degli organi istituzionali dell’avvocatura".

    Inoltre ha chiesto l'"armonizzazione dei criteri per il mantenimento dell’iscrizione agli albi professionali con quelli dettati per l’iscrizione alla Cassa di previdenza, secondo i principi di effettività, continuità e prevalenza dell’esercizio dell’attività professionale, ribadendo la radicale incompatibilità con altre attività lavorative, ed in particolare con l’impiego pubblico anche a tempo parziale, l'affermazione dell’esigenza di un sistema tariffario che, salvaguardando la dignità del lavoro e la qualità della prestazione, escluda radicalmente ogni ipotesi di commistione tra gli interessi dell’assistito e quelli dell’avvocato, a garanzia dell’integrità dei diritti dei cittadini nonché della libertà e dell’indipendenza dell’avvocato" e la "riaffermazione dell’assoluta necessità che l’eventuale riconoscimento delle associazioni delle 'nuove professioni' riguardi attività nuove, e non spezzoni di attività già proprie di professionisti iscritti in albi, senza sovrapposizioni che non potrebbero che danneggiare la trasparenza del mercato".

    Quindi nuova mobilitazione a breve scadenza. Ma e' per quella precedente, conclusasi il 21 luglio, che l'Organismo Unitario dell'Avvocatura si e' visto recapitare una delibera della Commissione di garanzia sugli scioperi che comminava una sanzione amministrativa pecuniaria di 25.000 euro per le violazioni del codice di regolamentazione degli scioperi, a causa di un'astensione troppo prolungata e priva di sufficiente preavviso. La Commissione ha ritenuto che la violazione della regola del preavviso minimo di dieci giorni e la durata massima dell’astensione non poteva ritenersi giustificata.

    La legge, infatti, argomenta la delibera, "esonera dai relativi obblighi soltanto nell’ipotesi di astensione 'in difesa dell’ordine costituzionale', circostanza questa che non può essere ravvisata nell’emanazione di un provvedimento legislativo i cui eventuali vizi di costituzionalità possono essere sottoposti, nel rispetto delle relative procedure, all’esame della Corte Costituzionale". Anche nei confronti della Federfarma responsabile, per l’astensione del 26 luglio, della sola violazione dell’obbligo del preavviso, è stata applicata una sanzione di 12.500,00 euro.

    In relazione alle critiche rivolte da alcune associazioni dei consumatori alla Commissione di garanzia per la “irrisorietà” delle sanzioni irrogate, la Commissione ha fatto presente che per gli avvocati si tratta della sanzione massima prevista dalla legge.

    Indice

  • Tutto sul Decreto Bersani e le Liberalizzazioni
    Il governo approva la manovra: vendita dei farmaci nei supermercati e inasprimento fiscale per le rendite. Soddisfatti sindacati e consumatori Liberalizzazione delle licenze dei taxi, vendita dei farmaci da banco nei supermercati, aumento delle imposte sugli affitti stagionali, dell’imposizione fiscale sulle stock option, i pacchetti azionari appannaggio dei manager aziendali, attualmente molto basse, e sulle rendite finanziarie. E poi ancora liberalizzazione delle tariffe dei professionisti e possibilità di effettuare il passaggio di proprietà dell’auto presso i comuni e non più presso i notai...


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