Tra 10 anni le
stagioni invernali saranno più fredde nei paesi europei che si affacciano
sull’Atlantico. Lo rivela uno studio inglese
Gli scienziati hanno
analizzato la corrente del Golfo, che mitiga la temperatura dei
paesi del vecchio continente che si affacciano sull’Oceano
Atlantico.
Il risultato è
allarmante perché la conseguenza a cui arrivano i responsabili del
National Oceanography
Centre dell'Università di Southampton (Gran Bretagna) che
hanno appena completato uno studio, è che il clima dei paesi europei in
questione, a causa della diminuzione della salinità registrata
nella corrente del Golfo, potrebbe irrigidirsi notevolmente
nell’arco di pochi anni, una decina non di più.
Gli effetti saranno come
quelli riprodotti nel colossal hollywodiano, L’alba del giorno dopo?
Gli autori della ricerca non arrivano a tanto ma ipotizzano che
nell’arco di una decina d’anni, cioè molto presto, gli inverni
potrebbero diventare più rigidi di una decina di gradi.
La corrente del Golfo,
spiegano gli scienziati, porta acqua calda verso l'Europa
nord-occidentale: un fiume oceanico che sposta milioni di metri
cubi d'acqua al secondo, partendo dal Golfo del Messico e arrivando a
lambire le coste di Inghilterra, Irlanda, Norvegia e Islanda.
Man mano che sale
verso nord, il flusso ininterrotto d'acqua si raffredda e diventa più
salato finché, arrivato in Norvegia, si inabissa e inverte il percorso.
A bordo di una nave, i
ricercatori hanno viaggiato lungo il 24esimo parallelo, la linea
che congiunge le Bahamas all'Africa occidentale, fermandosi ogni 50
chilometri per inabissare gli strumenti per misurare la salinità e la
temperatura.
La ricerca ha appurato
che il volume del flusso d'acqua è diminuito del 30 per cento dal 1998.
La causa è da ricercare nel massiccio afflusso d'acqua dolce
nell'Atlantico causato dallo scioglimento dei ghiacciai artici e dal
flusso dei fiumi siberiani, gonfiati dalle maggiori piogge.
L'acqua dolce è meno
densa di quella marina perché priva di sale; il suo afflusso
nell'Atlantico settentrionale è stato così massiccio che la densità media
dell'acqua è diminuita e l'acqua, divenuta più fredda, ha
rallentato il suo flusso verso nord.
“Non sarà un'era
glaciale – spiega Meric Srokosz, coordinatore scientifico al
Natural Environment
Research Council britannico - bensì una serie di inverni più
rigidi e regolari". Gli inverni saranno insomma simili a quello che
strinse in una morsa di freddo l'Europa nel 1963. Ma non si
limiteranno ad esserlo per un anno solo ma per più anni di seguito.
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