L'associazione chiede un intervento urgente da parte dell'Autorità
Garante per le Comunicazioni e del Ministro delle comunicazioni, Paolo
Gentiloni, e invita gli utenti a rivolgersi agli sportelli MDC per
l'inoltro dei reclami. Il Movimento Difesa del Cittadino (MDC) ha chiesto
un sollecito intervento dell'Autorità Garante per le Comunicazioni
e del Ministro Paolo Gentiloni per una nuova ondata di truffe di massa via
internet ai danni degli utenti. In questi giorni stanno pervenendo nella
rete di sportelli dell'associazione reclami per chiamate verso numerazioni a
pagamento con prefisso 899 o satellitare che i consumatori dichiarano di non
aver mai fatto volontariamente.
Casi di truffe via internet, a
causa di dialer autoinstallatisi durante la navigazione in
Internet, sono stati registrati dall'MDC in tutta Italia: un utente di
Mantova ha denunciato addebiti illeciti alla Telecom per 815,50 euro; a Roma
un utente si è rifiutato di sborsare alla Wind 400 euro per chiamate che
dice di non aver mai fatto; ancora più pesante la situazione di una signora
di Benevento che ha denunciato alla polizia postale e all'associazione una
megabolletta contenente 86 telefonate per 1.075,00 euro a un numero con
prefisso 899 di cui non sa nulla. Significative dell'ampiezza del fenomeno
le truffe denunciate da un consumatore di Pavia per 77 euro di addebiti
illeciti e da uno di Nuoro che ha denunciato circa 100 euro di chiamate mai
fatte.
Francesco Luongo, responsabile del Dipartimento nazionale TLC del
Movimento Difesa del Cittadino invita gli utenti a rivolgersi agli
sportelli
MDC per contestare le fatture e sottolinea: "Siamo solo
all'inizio visto che, grazie al decreto "salvatruffa" varato dal precedente
governo (Dm
Comunicazioni n. 145/06 aprile 2006), le compagnie telefoniche
fatturano le chiamate agli 899 sino a euro 12,50 oltre Iva; saranno poi le
società titolari delle numerazioni a inviare altre bollette per gli
ulteriori scatti dovuti
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