Calano in Italia i casi di usura, mentre crescono
le estorsioni. A rilevarlo è la CGIA di Mestre: "A partire dal
luglio del '97 fino al giugno del 2005, il numero delle denunce all'autorità
giudiziaria è stato superiore alle 7.000 unità. Diversa, invece, la
situazione per quanto riguarda le estorsioni. Sempre nel periodo di tempo
preso in considerazione le denunce sono state poco più 37.000, mentre le
persone denunciate, sempre per questo reato, hanno superato la soglia di
30.800".
La CGIA di Mestre, comunque, ha spezzato il periodo di tempo
preso in considerazione in due quadrienni: il primo dal luglio 1997 sino al
giugno 2001; il secondo dal luglio 2001 al giugno 2005. Ebbene, per quanto
riguarda l'usura, la contrazione delle denunce tra i due periodi è stata del
12,6%. Infatti, se nel primo periodo le denunce sono state 3.765, nel
secondo si sono ridotte a 3.292. I dati sembrano essere confortanti, ma la
diminuzione del 12,6% dei reati d'usura non convince gli esperti dell'
associazione artigiani mestrina. "E' difficile pensare - sostiene Giuseppe
Bortolussi, segretario della CGIA - che al calo delle denunce corrisponda
una contrazione anche del fenomeno. Con la crisi economica in atto ormai da
più di 4 anni e la conseguente difficoltà economica dei piccoli imprenditori
e delle famiglie italiane, è ipotizzabile che l'attività usuraria sia invece
in espansione". Il calo, secondo Bortolussi, si spiegherebbe con il profondo
cambiamento che sta vivendo questo fenomeno.
"Il vecchio cravattaro di quartiere è ormai stato scalzato da
gruppi malavitosi maggiormente organizzati - afferma - che anche
attraverso l'attività usuraria, alimentano le loro attività criminali". Nel
tempo l'usura avrebbe dunque compiuto un salto di qualità assumendo sempre
più i connotati di uno strumento operativo utilizzato da molti clan per i
loro scopi criminali, in primis il riciclaggio di denaro sporco. "Queste
organizzazioni, rispetto al tradizionale strozzino - conclude Bortolussi -
hanno affinato anche le tecniche di pressione nei confronti delle loro
vittime che, spesso, sono impossibilitate a denunciare i loro aguzzini per i
gravi ricatti psicologici e materiali che subiscono. Insomma, omertà e paura
la fanno da padrona. Soprattutto nel Mezzogiorno".
23/05/2006 USURA. Toscana, 148 Famiglie chiedono Aiuto
Nel 2005 sono 148 le famiglie toscane che si sono rivolte alla Fondazione delle "Misericordie", nata per prevenire il fenomeno usura mediante...
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