Denuncia delle ong: il governo sudanese bombarda i civili in Darfur. Khartoum continua ad
opporsi all'invio di caschi blu dell'Onu
L'organizzazione per i
diritti umani
Human Rights Watch (HRW) accusa il governo del Sudan di
bombardare villaggi in mano ai ribelli nel Darfur, uccidendo civili.
L'organizzazione, che ha base a New York, ha citato testimoni oculari
secondo i quali le bombe sono lanciate indiscriminatamente sulle
abitazioni. Fra le vittime, HRW cita una donna e sette bambini uccisi
nella casa colpita da una bomba a Hassan, nel Nord del Darfur.
"Il Consiglio di sicurezza dell'Onu dovrebbe imporre delle sanzioni
per questi bombardamenti", ha detto Peter Takirambudde, direttore
della sezione Africa di Human Rights Watch, dopo i bombardamenti sui
civili.
Nei giorni scorsi il
governo di Khartoum ha rifiutato l'invio di una missione di caschi
blu nella regione devastata da 3 anni e mezzo di guerra, che hanno fatto
più di 2 milioni fra profughi e sfollati e fra i 300 mila morti. La
risoluzione dell'Onu del 31 agosto, la 1706, ha deciso di sostituire
con una missione internazionale composta da 20.000 caschi blu
quella dell'Unione Africana - 7.000 uomini - che non è stata in grado in
questi anni di porre fine alle violenze.
Ma il governo di
Khartoum si oppone. Il Sudan ha detto che può inviare invece
10.000 suoi soldati a pattugliare il Darfur, una regione
enorme nell'Ovest del Sudan. Secondo gli analisti, che contestano la
capacità del governo di tutelare i civili, il regime è
preoccupato che i soldati dell'Onu possano arrestare gli
esponenti del governo e della milizia passibili di processo davanti ad una
Corte internazionale per genocidio nel Darfur.
Nei giorni scorsi il
segretario generale dell’Onu Kofi Annan, impegnato anche nelle fitte e
delicate trattative diplomatiche per la questione libanese, ha criticato
il governo sudanese per aver chiesto l'espulsione della forza di pace
dell'Unione africana nel Darfur se dovesse essere posta sotto guida Onu.
Se il regime dovesse fallire nel dare aiuto ai tre milioni di sfollati
della guerra e delle violenze nella regione occidentale dovrebbe
risponderne alla comunità internazionale, ha detto Annan.
La
comunità internazionale e le fazioni in lotta
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