Denuncia di
Human rights: la Libia calpesta i diritti umani. Bene Prodi sullo stop
alle espulsioni collettive verso quel paese. Pessimo il precedente
governo. Verdi: "Salutare richiamo alla Ue".
Il governo libico
sottopone migranti, richiedenti asilo e rifugiati a gravi
abusi dei diritti umani, tra cui percosse, arresti.
arbitrari e
rimpatri forzati. Lo denuncia l’ultimo rapporto di Human Rights
Watch (Hrw) in cui si sottolinea anche "lo sviluppo positivo"
rappresentate dalle politiche sull'immigrazione del governo Prodi
che ha bloccato le espulsioni collettive, rispetto alle "violazioni
del diritto internazionale" che l'Italia avrebbe compiuto sotto il
precedente governo guidato da Silvio Berlusconi..
“L'Italia", si legge
nel testo di 135 pagine (Arginare
i flussi: abusi contro migranti, richiedenti asilo e rifugiati),
"il Paese maggiormente interessato dalle migrazioni dalla Libia, ha
violato ampiamente il diritto internazionale durante l'ultimo governo
del primo ministro Silvio Berlusconi: tra il 2004 e il 2005
ha espulso verso la Libia più di 2.800 migranti,
compresi molto probabilmente rifugiati e altre persone che
necessitavano di protezione internazionale"..
Secondo il rapporto
in alcuni casi "le autorità italiane hanno effettuato
espulsioni collettive di grandi gruppi di persone senza un
adeguato esame del loro potenziale status di rifugiati". Inoltre,
Human Rights Watch punta il dito contro il governo guidato da
Berlusconi per avergli negato l'accesso al Centro di prima
accoglienza sull'isola di Lampedusa. .
L'attuale governo
Prodi - prosegue Hrw - ha dichiarato che non farà espulsioni verso
Paesi che non hanno firmato la Convenzione sui rifugiati,
Libia compresa, e, a partire da quest'anno, alcune
organizzazioni internazionali sono state autorizzate ad accedere alla
struttura di Lampedusa". .
Inoltre "l'attuale
governo ha formato una commissione d'inchiesta sulle condizioni nei
centri di detenzione per immigrati nel Paese". "Il governo Prodi –
continua l’associazione - ha compiuto un passo positivo ponendo fine
alle espulsioni collettive e ha riconosciuto che la Libia non è un
paese sicuro per il rimpatrio", ha commentato Bill Frelick, direttore
del programma rifugiati di Hrw, "Ora deve assicurare che per chiunque
giunga in Italia o sia intercettato in mare vi sia la concreta
opportunità di presentare domanda di asilo"..
La deputata dei
Verdi Tana De Zulueta,
vicepresidente della Commissione Affari esteri della Camera, alla luce
del rapporto chiede comunque all’Italia e alla Ue fare di più e
soprattutto al nostro governo di consentire l'accesso a tutti i CPT
per le associazioni impegnate nella tutela dei diritti umani
insieme ad avvocati e giornalisti..
Il rapporto – dice
la deputata - è un salutare richiamo all'Italia e a tutta l'Unione
europea sui pericoli di una politica di lotta all'immigrazione
irregolare delegata a paesi terzi, la cosiddetta 'esternalizzazione',
condotta in deroga o semplicemente a prescindere delle norme di tutela
dei diritti umani".
Il governo
Berlusconi - continua de Zulueta - ha voluto anticipare l'Europa,
stringendo accordi segreti e finanziando le attività del governo
libico senza chiedere garanzie, anche minime, di protezione per i
rifugiati”.
Archivio Diritti Umani
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