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13/09/2006 Diritto d'Asilo (www.verdi.it)

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Denuncia di Human rights: la Libia calpesta i diritti umani. Bene Prodi sullo stop alle espulsioni collettive verso quel paese. Pessimo il precedente governo. Verdi: "Salutare richiamo alla Ue".

Il governo libico sottopone migranti, richiedenti asilo e rifugiati a gravi abusi dei diritti umani, tra cui percosse, arresti.

arbitrari e rimpatri forzati. Lo denuncia l’ultimo rapporto di Human Rights Watch (Hrw) in cui si sottolinea anche "lo sviluppo positivo" rappresentate dalle politiche sull'immigrazione del governo Prodi che ha bloccato le espulsioni collettive, rispetto alle "violazioni del diritto internazionale" che l'Italia avrebbe compiuto sotto il precedente governo guidato da Silvio Berlusconi..

“L'Italia", si legge nel testo di 135 pagine (Arginare i flussi: abusi contro migranti, richiedenti asilo e rifugiati), "il Paese maggiormente interessato dalle migrazioni dalla Libia, ha violato ampiamente il diritto internazionale durante l'ultimo governo del primo ministro Silvio Berlusconi: tra il 2004 e il 2005 ha espulso verso la Libia più di 2.800 migranti, compresi molto probabilmente rifugiati e altre persone che necessitavano di protezione internazionale"..

Secondo il rapporto in alcuni casi "le autorità italiane hanno effettuato espulsioni collettive di grandi gruppi di persone senza un adeguato esame del loro potenziale status di rifugiati". Inoltre, Human Rights Watch punta il dito contro il governo guidato da Berlusconi per avergli negato l'accesso al Centro di prima accoglienza sull'isola di Lampedusa. .

L'attuale governo Prodi - prosegue Hrw - ha dichiarato che non farà espulsioni verso Paesi che non hanno firmato la Convenzione sui rifugiati, Libia compresa, e, a partire da quest'anno, alcune organizzazioni internazionali sono state autorizzate ad accedere alla struttura di Lampedusa". .

Inoltre "l'attuale governo ha formato una commissione d'inchiesta sulle condizioni nei centri di detenzione per immigrati nel Paese". "Il governo Prodi – continua l’associazione - ha compiuto un passo positivo ponendo fine alle espulsioni collettive e ha riconosciuto che la Libia non è un paese sicuro per il rimpatrio", ha commentato Bill Frelick, direttore del programma rifugiati di Hrw, "Ora deve assicurare che per chiunque giunga in Italia o sia intercettato in mare vi sia la concreta opportunità di presentare domanda di asilo"..

La deputata dei Verdi Tana De Zulueta, vicepresidente della Commissione Affari esteri della Camera, alla luce del rapporto chiede comunque all’Italia e alla Ue fare di più e soprattutto al nostro governo di consentire l'accesso a tutti i CPT per le associazioni impegnate nella tutela dei diritti umani insieme ad avvocati e giornalisti..

Il rapporto – dice la deputata - è un salutare richiamo all'Italia e a tutta l'Unione europea sui pericoli di una politica di lotta all'immigrazione irregolare delegata a paesi terzi, la cosiddetta 'esternalizzazione', condotta in deroga o semplicemente a prescindere delle norme di tutela dei diritti umani".

Il governo Berlusconi - continua de Zulueta - ha voluto anticipare l'Europa, stringendo accordi segreti e finanziando le attività del governo libico senza chiedere garanzie, anche minime, di protezione per i rifugiati”.

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