E' programmata per domani la seconda giornata della collera per portare
in piazza le rivendicazioni della Cub per evitare che la “loro crisi” sia
pagata dai ceti popolari:
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Sabato 24 c.m. manifestazioni nelle principali
città.
Milano corteo ore 15,00 da L.go Cairoli.
Napoli presidio
in Piazza Mancini alle ore 15,00
Torino presidio Corso Racconigi angolo via Frejus
ore 10,00
Firenze presidio con il movimento No Tav ore 17.30
Ponte al Pino - Con dibattito sulla lotta in Val di Susa, strage di Viareggio e
le Grandi Opere.
Il Parlamento approva la decisione di mettere le mani e svuotare le
tasche dei lavoratori e pensionati che devono pagare per tutti la crisi
del modello di sviluppo fondato su finanza, competitività e produttività.
I ricchi anche questa volta non pagano; banche, finanza e i
padroni hanno ricevuto tutti gli aiuti possibili, li hanno intascati e han
continuato a fare lo stesso di prima, peggio di prima.
Il 10% delle famiglie si appropria del 45% di tutta la ricchezza del
paese.
CUB sta attuando un percorso di lotta per realizzare un vero Sciopero
Generale da costruire con un ampio fronte sociale per il rovesciamento
del modello di sviluppo fondato su finanza, competitività e produttività, a
favore di un sistema fondato sui beni comuni, sulla ridistribuzione del reddito
e sul diritto al lavoro ecosostenibile.
Ci riprendiamo il diritto di decidere
Noi lavoratrici e lavoratori revochiamo a banchieri, governi, padroni e
sindacati concertativi ogni titolo a rappresentarci e a decidere sui problemi
che ci riguardano.
Le rivendicazioni della Cub per evitare che la “loro crisi” sia pagata dai ceti
popolari:
1. Introduzione di una patrimoniale sui grandi
patrimoni.
2. Contrasto all’evasione fiscale;alla corruzione, al lavoro in nero, agli
infortuni sul lavoro, truffe alla U.E. per le zone depresse, ecc. (il tutto vale
circa 400 miliardi annui, 8 volte la manovra).
3. Taglio delle spese per la guerra revocando l’acquisto dei caccia
bombardieri F 35 che hanno un costo di 16 miliardi e eliminare le spese militari
in genere.
4. Potenziare la sanità pubblica, eliminare i ticket spostando le risorse
oggi utilizzate per il business della sanità privata.
5. Tagliare la spesa pubblica le inutili grandi opere, le consulenze, gli
stipendi d'oro, i costi eccessivi della politica e delle clientele.
6. Parità di diritti tra lavoratori italiani e migranti; diritto all’asilo ai
rifugiati in fuga dalle guerre, dalla fame e dalle dittature; cittadinanza per i
nati in Italia permesso di soggiorno per chi perde o ha un lavoro o denuncia il
lavoro in nero.
7. Accordi bilaterali con tutti gli stati per l’unificazione dei contributi
pensionistici versati.
12 Settembre 2011
Confederazione Unitaria di Base
Sede nazionale: Milano V.le Lombardia 20
- tel. 02/70631804
e mail cub.nazionale@tiscali.it
www.cub.it –www.cubvideo.it
03/10/2011 Una sintetica presentazione della CUB
La Confederazione Unitaria di Base (CUB) è il più importante
sindacato di base operante nel nostro paese è presente nel CNEL
(Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro i cui componenti sono designati
dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri prendendo a base la
rappresentatività)
La CUB organizza oltre 706.802 tra lavoratoridell’industria,
dei servizi, del pubblico impiego, gli inquilini e i pensionati, ed è composta
dai seguenti sindacati di base: FLMUniti (metalmeccanici,
telefonici, energia); FLAICA (commercio, industria alimentare,
igiene urbana, pulizie, servizi), ALLCA (chimici, energia,
farmaceutici, plastica, gomma), CUB-Edili, CUB-Scuola,
CUB-Informazione, CUB-Pensionati,
CUB-Sanità, CUB-Tessili, CUB-Trasporti
Aereoportuali, Cobas_pt-CUB, Fiap,
FLTUniti (trasporto); CUB pubblico-impiego (pubblico
impiego); SALLCA-CUB (Credito e Assicurazioni), Unione
Inquilini (casa e territorio).
La CUB nasce nella primavera dei '92 per iniziativa di
numerosi lavoratori fortemente critici nei confronti di cgil-cisl-uil. Come
lavoratori ci siamo resi conto da tempo di non avere più un sindacato, cioè
un’organizzazione che difenda i nostri interessi. Viviamo in un paese in cui i
sindacati sono cinghia di trasmissione dei partiti e dei governo, mentre
clientelismo e corruzione contraddistinguono)no un certo modo di fare sindacato.
Tutti l'abbiamo vissuto sulla nostra pelle nei diversi posti di lavoro. Anche
la stessa parola "sindacato" è diventata quasi una parolaccia.
Eppure c'è un bisogno enorme di sindacato, di tutela dei nostri diritti,
d'informazione.
Per approfondire vai al sito
http://www.cub.it
Archivio Diritti Umani
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