Il ginecologo Silvio Viale dovra' comparire davanti all'Ordine dei medici il
prossimo 6 novembre perche' sarebbe colpevole di aver compilato delle
ricette mediche davanti alle scuole per prescrivere la pillola del giorno
dopo: in base al codice di deontologia medica avrebbe violato il dovere di
prescrizione, il principio di competenza, il dovere di informazione in
materia di contraccezione, con lesione dell'immagine e del decoro della
professione.
Stiamo parlando di un farmaco che, preso dopo un rapporto sessuale a
rischio, impedisce l'ovulazione, gia' in distribuzione senza ricetta da
diverso tempo in Paesi come Francia e Gran Bretagna e di recente anche negli
Usa, e che secondo l'Oms non ha controindicazioni ed effetti collaterali
minimi. Un farmaco al livello di tanti altri cosiddetti da banco (che
oggi si acquistano anche in Italia al supermercato), con –come fa
sapere lo stesso dr Viale- tossicita' molto bassa, senza necessita' di
accertamenti medici, nessuna dipendenza, nessuna interazione farmacologica
di rilievo, nessun pericolo in caso di assunzione impropria; insomma meno
pericoloso di qualsiasi analgesico disponibile senza ricetta.
In materia c'e' gia' un pronunciamento favorevole del ministro della Salute
Livia Turco. L'on. Donatella Poretti ha presentato di recente anche una
interpellanza per sollecitare la messa in commercio senza ricetta (http://www.aduc.it/dyn/parlamento/docu.php?id=152017).
Una situazione, quindi, in cui l'unico aspetto anacronistico sembra
essere quello dell'Ordine dei medici che, tra l'altro, contro il dr
Viale si fa sentire solo ora dopo che sono anni che il nostro fa azioni di
questo tipo davanti alle scuole in varie parti d'Italia. Per quanto ci
riguarda e' una conferma dell'inutilita' e la dannosita' degli ordini
professionali, organismi corporativi che impediscono un sereno e
semplice rapporto dei professionisti coi loro assistiti oltre che limitare,
in nome di un presunto quanto inutile decoro, la diffusione, lo sviluppo e
la conoscenza della medicina.
Per questo siamo accanto al dr Viale, non solo solidarizzando con lui
contro l'azione del suo ordine, ma incoraggiandolo e sostenendolo a
seguitare nella sua azione di civilta' medica e giuridica.
Archivio Donna
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