E' la 'droga
dei poveri' la nuova moda che si sta diffondendo tra i giovani calabresi. A
lanciare l'allarme e' padre Fedele Bisceglia, fondatore dell'Oasi
Francescana di Cosenza, che da anni e' impegnato, tra l'altro, nella prevenzione
del fenomeno delle tossicodipendenze. "La diffusione delle droghe tra i
ragazzi e' un fenomeno assai esteso, che e' tra l'altro in fase di notevole
espansione. C'e' una situazione di grave crisi che deve essere affrontata con
molta determinazione. Sembra, infatti, che il fenomeno della classica
tossicodipendenza si stia evolvendo, in negativo, al punto tale che i ragazzi
fanno uso di strane sostanze e questa la chiamano 'La droga dei poveri'. Una
situazione che vede coinvolti anche gli adolescenti che riescono a 'farsi'
utilizzando sostanze come la colla, gli spray ed altra roba chimica. Insomma chi
non puo' permettersi di comprare la droga ora ripiega su queste sostanze che
sono ancor piu' nocive per l'organismo". Le droghe preferite dai giovani,
nonostante l'utilizzo delle nuove sostanze chimiche, restano marijuana, cocaina
ed ecstasy. Si tratta di sostanze che circolano in ogni ambiente di
socializzazione primaria. Male informati, liberi di muoversi, spesso con
discrete paghette settimanali, i giovani si trovano nelle condizioni che
procurarsi sostanze illecite non e' poi cosi' difficile. Generalmente si inizia
per divertimento, per curiosita', per sentirsi uguali agli altri, per riempire
un vuoto. Credono di potere smettere in qualsiasi momento. Ma poi si resta
coinvolti in un vortice di continuita' e dipendenza. "La situazione di
maggiore allarme e' la quasi completa ignoranza dei genitori. Mi capita spesso
di ricevere confidenze da giovani che mi raccontano la loro prima esperienza con
il mondo della droga. Ci sono casi di assoluto abbandono ed episodi in cui c'e'
l'approccio con la droga solamente per il gusto di provarla. Ora con questa
nuova moda della droga dei poveri lo scenario sembra cambiato e diventa
difficile anche pensare di reprimere. E' per questo motivo che ritengo
fondamentale l'azione di prevenzione, nelle scuole ed in tutti gli ambienti di
socializzazione, in modo particolare per gli adolescenti. Ci sono stati casi in
cui ragazzi mi hanno raccontato di aver provato lo 'sballo' nell'inalare i fumi
della colla oppure odorando gli spray". Secondo i dati forniti dai enti,
ministeri, istituti di ricerca, il tossicodipendente e' sempre meno
identificabile con l'eroinomane (anche se l'uso di eroina e' costante) e sempre
piu' con un soggetto che abusa prevalentemente di droghe leggere e di sintesi
arrivando a delle vere e proprie polidipendenze. "Anche come medico credo che
sia necessario potenziare l'azione della prevenzione. Gia' perche' con la droga
dei poveri non ci troviamo piu' nelle condizioni di contrastare lo spacciatore
ma e' necessario diffondere un cultura diversa che faccia comprendere ai giovani
i danni irreparabili per la loro salute".
|