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13/10/2005 Italia. La nuova moda delle droghe povere, secondo Padre Fedele (www.aduc.it)

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    E' la 'droga dei poveri' la nuova moda che si sta diffondendo tra i giovani calabresi. A lanciare l'allarme e' padre Fedele Bisceglia, fondatore dell'Oasi Francescana di Cosenza, che da anni e' impegnato, tra l'altro, nella prevenzione del fenomeno delle tossicodipendenze.
    "La diffusione delle droghe tra i ragazzi e' un fenomeno assai esteso, che e' tra l'altro in fase di notevole espansione. C'e' una situazione di grave crisi che deve essere affrontata con molta determinazione. Sembra, infatti, che il fenomeno della classica tossicodipendenza si stia evolvendo, in negativo, al punto tale che i ragazzi fanno uso di strane sostanze e questa la chiamano 'La droga dei poveri'. Una situazione che vede coinvolti anche gli adolescenti che riescono a 'farsi' utilizzando sostanze come la colla, gli spray ed altra roba chimica. Insomma chi non puo' permettersi di comprare la droga ora ripiega su queste sostanze che sono ancor piu' nocive per l'organismo".
    Le droghe preferite dai giovani, nonostante l'utilizzo delle nuove sostanze chimiche, restano marijuana, cocaina ed ecstasy. Si tratta di sostanze che circolano in ogni ambiente di socializzazione primaria. Male informati, liberi di muoversi, spesso con discrete paghette settimanali, i giovani si trovano nelle condizioni che procurarsi sostanze illecite non e' poi cosi' difficile. Generalmente si inizia per divertimento, per curiosita', per sentirsi uguali agli altri, per riempire un vuoto. Credono di potere smettere in qualsiasi momento. Ma poi si resta coinvolti in un vortice di continuita' e dipendenza.
    "La situazione di maggiore allarme e' la quasi completa ignoranza dei genitori. Mi capita spesso di ricevere confidenze da giovani che mi raccontano la loro prima esperienza con il mondo della droga. Ci sono casi di assoluto abbandono ed episodi in cui c'e' l'approccio con la droga solamente per il gusto di provarla. Ora con questa nuova moda della droga dei poveri lo scenario sembra cambiato e diventa difficile anche pensare di reprimere. E' per questo motivo che ritengo fondamentale l'azione di prevenzione, nelle scuole ed in tutti gli ambienti di socializzazione, in modo particolare per gli adolescenti. Ci sono stati casi in cui ragazzi mi hanno raccontato di aver provato lo 'sballo' nell'inalare i fumi della colla oppure odorando gli spray".
    Secondo i dati forniti dai enti, ministeri, istituti di ricerca, il tossicodipendente e' sempre meno identificabile con l'eroinomane (anche se l'uso di eroina e' costante) e sempre piu' con un soggetto che abusa prevalentemente di droghe leggere e di sintesi arrivando a delle vere e proprie polidipendenze. "Anche come medico credo che sia necessario potenziare l'azione della prevenzione. Gia' perche' con la droga dei poveri non ci troviamo piu' nelle condizioni di contrastare lo spacciatore ma e' necessario diffondere un cultura diversa che faccia comprendere ai giovani i danni irreparabili per la loro salute".


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