Sul caso del Prof. Franco Henriquet, presidente dell’Associazione Gigi
Ghirotti per l’assistenza ai malati terminali, indagato dalla procura di
Genova per detenzione di stupefacenti, sono intervenuti Giulio Manfredi
e Alessandro Rosasco (Comitato Nazionale Radicali Italiani):
“In Italia l’attuazione della legge, in questo caso della legge
proibizionista, e' miope e spietata allo stesso tempo: al prof. Henriquet si
imputa il fatto di non aver distrutto subito costose confezioni di medicinali,
inseriti dalla legge nelle tabelle degli stupefacenti, in presenza dei parenti
di malati deceduti, che avevano portato tali farmaci all’Associazione Ghirotti
con l’intento di far risparmiare la sanita' pubblica!
“Dura lex sed lex”, potrebbe dire qualcuno; in realta', ci troviamo di
fronte all’applicazione spietata e irragionevole di un proibizionismo sulle
droghe che si trasforma in proibizionismo sulle cure e in repressione di
coloro che curano sforzandosi di interpretare la legge con pietas e
ragionevolezza.
E questo succede in uno Stato e in una materia in cui l’inattuazione della
legge e' la regola: quale procura in Italia ha avviato indagini sulla mancata
attuazione della riforma della medicina penitenziaria (D.Lgs. 230 del 1999),
che equipara l’assistenza sanitaria dei cittadini detenuti a quelli oltre le
sbarre? Quale procura in Italia si e' chiesta perche' in tante carceri il
metadone e' proibito mentre la droga dilaga? Quale procura in Italia ha
verificato semplicemente il rispetto dei giorni e degli orari di apertura dei
servizi tossodipendenze, fissato senza possibilita' di equivoci dalla legge
“Craxi-Iervolino-Vassalli” (art. 118 del DPR 309/90 e Decreto 444/90)?
Il Prof. Henriquet si era battuto in passato perche' vi fossero risposte a
queste domande; si era candidato nel 1993 fra i capolista della Lista Pannella
per il consiglio comunale di Genova; aveva fatto la campagna per il SI’ al
referendum sulla droga; aveva firmato nel 1999 l’esposto alla Procura di
Genova (archiviato) sull’inattuazione delle disposizioni di legge sui Sert e
sui trattamenti metadonici … E’ questa la sua grave colpa?”.
|