Infodrogaveneto
e' il nuovo database, arma informatica contro il traffico e consumo di
sostanze stupefacenti, che e' stato presentato ieri nella sede della Giunta
veneta, dall'Assessore regionale alle politiche sociali Antonio De Poli,
dal Direttore Generale dell'Arpav Paolo Cadrobbi e dal Procuratore
della Repubblica di Venezia Vittorio Borraccetti.
Gestito dall'Arpav, Dipartimento di Treviso (che fin dal 1999 svolge questo
tipo di attivita' e presso cui la Giunta regionale ha istituito il Centro
Regionale Droghe), il database e' uno dei risultati piu' rilevanti del
progetto regionale 'Analisi Droghe su Strada', finanziato dalla Regione Veneto
nel 2003 e che ha stabilito un'alleanza che ha dato buoni frutti tra Regione,
Arpav, Procure della Repubblica di Venezia, Belluno e Treviso e relative Forze
dell'Ordine nella loro attivita' di sequestro delle sostanze illegali. Gli
obiettivi che si raggiungeranno con l'entrata in attivita' del database sono
l'informatizzazione delle procedure, l'approfondimento delle conoscenze sulla
diffusione delle sostanze nel Veneto (caratteristiche dei soggetti e gruppi a
rischio, del contesto del mercato illecito e della produzione, trasporto e
spaccio delle sostanze), il miglioramento della qualita' del servizio con la
riduzione dei tempi di attesa dei referti e l'abbattimento delle possibilita'
di errore umano.
Per quanto riguarda la riduzione dei tempi d'attesa, per gli screening
tossicologici si passera' da 7 giorni a un giorno; per i campioni
tossicologici urgenti da un giorno a un'ora; per le matrici cheratiniche
(peli, capelli, unghie,etc) da 30 a 7 giorni; da 2 settimane a una settimana
per reperti ordinari delle Procure. Si ricorda che sono circa 2000 i reperti
consegnati annualmente dalle Forze dell'Ordine delle province di Venezia,
Belluno e Treviso e dalle Procure Militari di Padova e Verona e da questi
vengono prelevati circa 5000 campioni sui quali sono effettuate mediamente 20
mila determinazioni analitiche l'anno. A tali dati vanno aggiunti 20.000
campioni umani di sangue, urina, peli e capelli su cui vengono effettuate piu'
di 70 mila analisi tossicologiche per la ricerca delle sostanze d'abuso e dei
farmaci psicotropi. "Un lavoro importante, una sinergia efficace -ha definito
il progetto regionale l'Assessore De Poli- per l'analisi delle droghe su
strada e che fornisce dati importanti per il nostro territori che si possono
sommariamente riassumere nella persistenza dell'eroina nelle citta',
dell'ecstasy nelle localita' balneari e del divertimento giovanile, della
cocaina in contesti sociali ed economici elevati come Cortina. L'aspetto che
ci preoccupa sempre di piu' e di cui parlero' anche alla prossima Conferenza
nazionale di Palermo sulle dipendenze, e' che nella societa' odierna sta
passando come 'normalita'' l'uso di sostanze come la cocaina o le cosiddette
nuove droghe, intendendole come 'non droga' e che causano danni irreversibili
ad intere generazioni. Dobbiamo allora realizzare una prevenzione primaria
fatta di informazione e sensibilizzazione culturale sia dei giovani che degli
adulti che faccia capire che sono sostanze pericolose e dannose e fanno
entrare nella spirale delle dipendenze tanto quanto l'eroina".
Cadrobbi ha affermato dal canto suo che il progetto "finanziato
dall'Assessorato ha permesso di trasformare un'attivita' lenta, episodica e
non sistematica in un lavoro molto preciso, con tempi di consegna molto
ridotti dei referti". Il Procuratore Borraccetti ha informato che le "Procure
di Venezia, di Belluno e di Treviso hanno firmato delle convenzioni con l'Arpav
per avvalersi del servizio di analisi offerto e abbiamo tracciato un percorso
molto razionale per quanto riguarda le analisi dei prodotti sequestrati e per
i quali era stato avviati procedimenti penale nelle tre procure e procedimenti
amministrativi (che spettano alle Prefetture) per quanto riguarda il consumo
di sostanze. E' un problema anche di salute pubblica per il quale abbiamo
ritenuto di sollecitare l'interessamento della Regione a conoscere sia i dati
della risposta repressiva che dell'andamento del mercato per rendere piu'
efficace la prevenzione. E' un aiuto alla funzione della giustizia. Questo di
oggi e' un esempio di cio' che si puo' fare agendo in stretta collaborazione
ciascuno, nell'ambito delle proprie competenze, ma lavorando sullo stesso
territorio e nel suo interesse".
Per quanto riguarda il numero di soggetti segnalati alle Prefetture del Veneto
per il possesso e lo spaccio di sostanze illegali, e' stato ricordato che in
questi ultimi anni si e' assistito a un aumento delle segnalazioni provenienti
dalle Prefetture del Veneto passando da 3.442 segnalazioni nel 2000 a 4.172
nel 2002, con un considerevole aumento dei soggetti segnalati per detenzione o
consumo di cocaina, passando da un 7,4% nel 2000 a 11,2% nel 2004.
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