Per la prima volta, Rapporto Droghe dell’Istituto federale per la
sanita’ fornisce i dati sul consumo di sostanze illegali da parte della
popolazione indifferenziata. Risulta che il 20,4% delle persone oltre i
quattordici anni ha fatto uso di una qualche sostanza: un quinto della
popolazione. Per quanto riguarda l’alcol, la percentuale e’ del 96,5%, il
tabacco e’ al 75,8%. Il sondaggio e’ stato realizzato nel 2004 e ha coinvolto
4.547 persone.
In dettaglio: 20,1% ha assunto cannabis; 3% ecstasy; 2,4% amfetamine; 2,3%
cocaina; 0,7% oppiacei; 2,7% droghe naturali (funghi…); 1,7% LSD; 2,4%
sostanze da sniffare (solventi…)
Naturalmente queste percentuali includono un’alta quota di persone che hanno
assunto una sola volta una o l’altra delle sostanze. E infatti nei dodici mesi
precedenti l’indagine, solo il 7,5% aveva consumato cannabis e il 3,8% il mese
prima.
Il rapporto indica che Governo e apparati giudiziari hanno rafforzato le
misure repressive. Scrivono i suoi autori: “Il numero di denunce per
violazione della legge sugli stupefacenti (SMG) nel 2004 e’ stato di 25.215
(nel 2003: 22.245) ed e’ un incremento significativo (…) Se si disaggregano le
denunce, emerge un forte aumento per quanto attiene il possesso e il piccolo
spaccio e una leggera diminuzione per il grande spaccio e il traffico
organizzato”. In altre parole, la tendenza e’ a puntare di piu’ sui pesci
piccoli. La relazione evidenzia il mutamento, dimostrato anche da queste
cifre: nel 1995 ci furono “solo” 2.459 denunce per detenzione e piccolo
spaccio contro 10.420 per narcotraffico. Lo stesso e’ riscontrabile con le
sostanze, dove emerge un incremento di denunce rispetto alla detenzione di
cannabis -da 18.000 a 20.000- e un aumento piu’ modesto per cocaina, eroina e
altri oppiacei.
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