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4/02/2006 Laos. La Fine del Triangolo d'Oro? (www.aduc.it)

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    Il Laos, che fino a 10 anni fa era il terzo maggior produttore di eroina del mondo, con una campagna durata sei anni ha estirpato tutte le coltivazioni di papaveri da oppio. Lo ha dichiarato il primo ministro laotiano Bounnhang Vorachit durante una conferenza stampa a Vientiane.
    "Oggi è un giorno importante per il popolo ed il governo del Laos in quanto possiamo dichiarare al mondo intero che abbiamo sradicato tutte le coltivazioni di papavero da oppio".
    Dopo aver lodato gli sforzi di questo Paese, gli agenti delle Nazioni Unite che si occupano della lotta al traffico di stupefacenti hanno detto che la storia del famigerato 'Triangolo d'oro', dopo 160 anni è giunta al termine.
    "La Cina è stato il primo Paese (a liberarsi delle coltivazioni d'oppio), poi la Thailandia e ora il Laos", ha commentato con soddisfazione Antonio Maria Costa, capo dell'ufficio della Nazioni Unite contro le droghe ed il crimine (Unodc).
    In Laos, secondo alcune stime dell'Onu e del governo che risalgono al 1998, ci sarebbero circa 63 mila tossicodipendenti. Ora l'obiettivo è di arrivare sotto quota 12 mila. Costa ha aggiunto che per evitare una ripresa della produzione di oppio non bisogna ridurre gli aiuti al Paese e che si deve permettere agli ex coltivatori di oppio, che adesso producono asparagi o cavoli, di avere accesso al mercato internazionale.
    Anche il Myanmar (secondo produttore mondiale di oppio dietro l'Afghanistan) ha deciso di collaborare con l'Unodc per eliminare entro il 2014 i 44 mila ettari coltivati a papavero da oppio che si trovano sul suo territorio.
    Ma sia leader di gruppi di ribelli che alcuni diplomatici contestano l'esattezza delle stime dell'Onu e non credono che la giunta militare che governa il Myanmar (l'ex Birmania) collaborerà, in quanto avrebbe sempre fornito la sua protezione a Khun Sa, capo supremo del narcotraffico del Triangolo d'oro.
    Molto più credibili sembrano invece i risultati raggiunti in Laos, Paese governato dal 1975 da una dittatura comunista i cui abitanti (circa sei milioni) dipendono per la loro sopravvivenza in larga parte dagli aiuti dell'Occidente. Ma anche se il papavero da oppio sembra essere sparito dalla regione, il 'Triangolo d'oro' continua ad essere tristemente noto per la produzione di stupefacenti, perché in alcune aree remote del Myanmar gli ex trafficanti di eroin a si stanno specializzando nella produzione di stimolanti sintetici come le metanfetamine, che negli ultimi tempi sono diventate molto diffuse tra i giovani del Sud-Est asiatico.


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