Il nuovo testo, che parifica le
sostanze leggere a quelle pesanti, rischia di criminalizzare molti
giovani e far guadagnare la criminalità organizzata
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l’appello/ Firma on
line La legge Fini sulle droghe, nonostante il parere
contrario della quasi totalità degli operatori del settore, abolisce
ogni distinzione tra spaccio e consumo di sostanze stupefacenti e -
riscrivendo le tabelle - abolisce ogni differenza - pure
scientificamente dimostrata - tra le cosiddette droghe leggere (haschish
e marijuana) e quelle pesanti (eroina, cocaina, ecc.), con la
conseguenza di criminalizzare centinaia di migliaia di giovani
consumatori, condannandoli a pene spropositate (fino a 20 anni di
carcere), gettandoli tra le braccia della criminalità organizzata la
quale, grazie alla deriva autoritaria innescata dalla legge Fini,
lucrerà guadagni immensi, come è sempre avvenuto nelle società
proibizioniste.
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