La Russia è alle prese con una nuova piaga sociale che ha rapidamente
soppiantato l'alcolismo come prima causa di morte precoce: nel 2005 almeno
100.000 persone, per lo più ragazzi e ragazze sotto i 24 anni, sono morti per
overdose da narcotici o per essersi iniettati sostanze mal tagliate. Una
statistica "orribile" per il capo del Servizio federale antidroga, Vladimir
Zubrin: soprattutto tenendo conto del fatto che solo un anno prima, nel
2004, i morti erano stati in tutto circa 70.000, e che nell'ultimo decennio il
numero dei tossicodipendenti è cresciuto in maniera esponenziale e costante.
"Quelli ufficialmente schedati -afferma Zubrin- sono poco più di mezzo
milione. Ma noi riteniamo che la stima più realistica sia fra i cinque e i sei
milioni di giovani".
Fino alla fine degli anni '70 e all'invasione sovietica in Afghanistan, durata
fino al 1989, il consumo di droga era un fenomeno praticamente sconosciuto in
Russia: prodromi ne furono il ritorno dei reduci, e soprattutto la scoperta da
parte dei narcotrafficanti di una via relativamente sicura per i ricchi
mercati occidentali, attraverso una Urss ormai prossima al crollo. Quella via
è oggi più frequentata che mai dai contrabbandieri di eroina, soprattutto da
quando le guardie di frontiera russe hanno abbandonato nel giugno scorso le
loro postazioni al confine fra Tagikistan e Afghanistan, entrambi produttori
di papavero da oppio.
Con il libero mercato la Russia si è trasformata da Paese di transito a ricco
mercato per i narcotrafficanti. Le zone più colpite sono i grandi centri
industriali degli Urali, come Iekaterinburg, dove non sono infrequenti le
stragi dovute a partite di droga troppo pure o tagliate con sostanze tossiche.
L'ultimo episodio, circa tre mesi fa, ha provocato una decina di morti in
quattro-cinque giorni. Nella disastrata provincia, la diffusione del numero di
tossicodipendenti è incoraggiata dai prezzi relativamente molto bassi dell'
eroina: fra i 1.000 e i 1.500 rubli al grammo (fra i 30 e i 45 euro) contro
gli oltre 4.000 rubli della capitale. Si tratta comunque di cifre non alla
portata di tutti: e come le morti per overdose, anche la microcriminalità
legata alla droga é in vertiginoso aumento.
"Negli ultimi dieci anni -sottolinea Zubrin- i crimini correlati agli
stupefacenti sono aumentati di 15 volte". Il governo cerca di correre ai
ripari: spende già un miliardo di rubli (circa 30 milioni di euro) per il
sostegno sanitario ai tossicodipendenti, e per il 2006 ha stanziato altri 3
miliardi di rubli per una campagna antidroga in tv e sui giornali. L'esecutivo
si è dato l'ambizioso obiettivo di ridurre del 20% entro il 2012 il consumo di
droga. Nel Paese sono già operativi diversi centri di recupero, che ricorrono
a tecniche anche controverse come ipnosi e terapie di "lavaggio del cervello".
Molti esperti però sono scettici: la Russia, obiettano, non é mai riuscita a
vincere la battaglia contro l'alcolismo, e quello dei narcotici è un fenomeno
ben più aggressivo e pericoloso, dato che colpisce soprattutto i giovani. E a
Mosca ogni notte arriva puntuale alle 03:00, dopo quattro giorni di viaggio
attraverso tutto il Paese, il treno Dushanbé- Mosca, ormai ribattezzato l'
"Espresso della droga": "Per quanto possiamo frugare da cima a fondo -afferma
un poliziotto che chiede l'anonimato all'agenzia Ansa- becchiamo solo
qualche pesce piccolo ogni tanto". Quelli grossi, lascia intendere, sanno come
ungere le ruote del convoglio.
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