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26/05/2006 Italia. Livello57: siamo stati incastrati (www.aduc.it)

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    "Una bolla di sapone". Anzi, peggio: "Un'operazione scientifica, perche' quella 'roba' che hanno trovato ce l'hanno messa loro. Altrimenti non avrebbero saputo giustificare il fallimento del blitz di ieri". Il Livello 57 va al contrattacco. Dopo i sequestri di droga, gli arresti e le denunce della perquisizione all'alba di ieri mattina, Rosario Picciolo, leader del centro sociale di Bologna, smonta l'impianto accusatorio messo in piedi dalla Procura e attacca "i metodi di un'operazione pianificata a tavolino". Picciolo parla davanti a Piazza dei Tribunali, da dove circa mezz'ora fa hanno appena liberato uno degli arrestati di ieri. Ma e' dal caso di Maria Pia Scarciglia, la praticante legale originaria di Taranto che sta subendo il processo per direttissima per detenzione di stupefacenti, che Picciolo parte per "denunciare i gravissimi fatti di ieri". "Maria Pia- racconta- ha messo in piedi, insieme ad altri tre avvocati volontari, il servizio legale del Livello, che offre gratuito patrocinio ai ragazzi con problemi giudiziari legati agli stupefacenti". Insomma, "lei era molto conosciuta, andava fermata". Secondo i ragazzi del Livello, infatti, "quel mezzo chilo di hashish, che le contestano, ce l'hanno messo loro.
    Altrimenti perche', se beccata in flagrante, l'avrebbero arrestata soltanto 12 ore dopo?". Picciolo contesta poi le perquisizioni personali messe in atto ieri dai Carabinieri: "A noi uomini non ci hanno toccato, ma hanno costretto le donne a spogliarsi, anche una ragazza incinta di otto mesi. Questo e' gravissimo e denigrante".
    Anche sull'esito del blitz antidroga il leader del L57 ha da ridire: "E' tutta una bolla di sapone, altre che maxiretata. Hanno trovato una piantina di marijuana, ma senza principio attivo, l'equivalente di hashish che bastava appena per una 'canna'". A dire la verita' i Carabinieri hanno trovato anche alcuni proiettili, ma Picciolo ribatte che "erano soltanto ricordi, souvenir della Legione straniera di un ragazzo un po' 'sui generis'".
    I ragazzi del Livello restano sotto il sole ad attendere gli sviluppi. Intanto il processo a Maria Pia Scarciglia e' appena iniziato. "Ma ormai le hanno rovinato la vita, lei non sara' piu' avvocato", chiude con amarezza Picciolo.
    La Regione Emilia Romagna sospenda immediatamente i rapporti di collaborazione con il centro sociale di Bologna 'Livello 57'. La richiesta arriva dal consigliere della Regione Emilia Romagna ed esponente di An Marcello Bignami, che ha presentato alla giunta un'interrogazione in tal senso dopo il ritrovamento di sostanze stupefacenti durante una perquisizione nel centro sociale.
    Considerando che la giunta regionale nel 2001 concesse un "cospicuo finanziamento pari a 1,8 miliardi di vecchie lire per la costruzione della nuova sede dei centri sociali Tpo e Livello 57', Bignami vuole sapere se quest'ultimo abbia goduto negli anni scorsi o al presente di ulteriori finanziamenti regionali, in caso affermativo, per quali fini siano stati erogati ed a quanto ammontino.
    Intanto il giudice monocratico Stefano Marinelli ha convalidato l'arresto di Maria Pia Scarciglia e ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari nell'abitazione della madre, cosi' come chiesto dal pm Francesco Caleca, che sostituiva il titolare dell'inchiesta Paolo Giovagnoli.
    Contestualmente e' stata disposta la scarcerazione, con l' emissione del foglio di via, di Sebastien Gianoglio, l'altro ragazzo arrestato al 'Livello 57'. La quantita' di sostanza stupefacente trovata in possesso del giovane e' stata infatti considerata per consumo personale, secondo quanto previsto dalle tabelle della nuova legge sulla droga. Dopo la richiesta di termini a difesa dell'avvocato difensore Rossano Parasido, il processo e' stato rinviato al prossimo 6 giugno


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