Un vaccino anticocaina. E' questa la novita', in corso di sperimentazione
negli Stati Uniti, che verra' presentata ufficialmante nel corso del congresso
internazionale in programma a Verona il 5 e il 6 giugno prossimi dal titolo
'Cocaina Verona Congress', e che potrebbe presto essere sperimentata anche in
Veneto.
'Il fenomeno cocaina e' diventato particolarmente preoccupante sia in Italia che
nel Veneto. Questa sostanza sta avendo una grande diffusione nella popolazione
adulta e anche nel coinvolgimento di fasce giovanili che spesso usano
contemporaneamente altre droghe e sostanze alcoliche. In Italia i consumatori
stimati sono circa 300.000 (fonte Cnr) e sono circa 50.000 le persone in
trattamento a livello europeo di cui circa 17.000 in Italia con un incremento
del 12% dall'anno precedente', ha spiegato l'assessore alla politiche sociali
della regione Veneto, Antonio De Poli oggi nel corso della conferenza
stampa di presentazione del congresso.
'Si e' passati da un uso 'elitario' riservato a quella fetta di popolazione che
poteva acquistare questa costosissima droga, ad un uso generalizzato che non
distingue piu' le classi sociali in quanto il costo di tale sostanza e' talmente
basso che e' facilmente acquistabile. Questa strategia di mercato, messa in atto
dagli spacciatori per acquisire sempre nuovi clienti-ha osservato De Poli-
amplifica il fenomeno rendendolo ancor piu' preoccupante e di vaste dimensioni'.(
L'evento veronese e' sponsorizzato dalla Regione Veneto (Assessorato Politiche
Sociali e Programmazione Socio Sanitaria) ed e' organizzato dall'Osservatorio
Regionale sulle Dipendenze in collaborazione con il Dipartimento Nazionale
Politiche Antidroga. Sono intervenuti all'incontro il direttore generale
dell'Azienda Ulss n.20 di Verona Ermanno Angonese, e il direttore
dell'Osservatorio regionale sulle dipendenze dr. Giovanni Serpelloni.
De Poli ha fatto presente l'importanza dell'appuntamento scientifico di Verona
'proprio perche' la forte rilevanza dei fenomeni collegati all'uso di cocaina
(quali per esempio il forte aumento delle patologie psichiatriche nei giovani) e
la gravita' delle conseguenze acute e nel lungo termine che ne derivano
determinano la necessita' di disporre di nuovi ed efficaci modelli di intervento
in grado di rispondere ai tanti problemi connessi all'assunzione di tale
sostanza, non ultima la manifestazione di aggressivita' e la perdita della
capacita' di giudizio e di stima del pericolo'.
Il dr. Serpelloni ha precisato che il Cocaina Verona Congress, congresso
nazionale a partecipazione internazionale, 'vuole mettere le basi anche in
Italia per poter impostare una serie di interventi concreti sia nell'ambito
della ricerca che dell'assistenza, basandosi su criteri scientifici e protocolli
aggiornati di trattamento e riabilitazione. Tutto questo agganciandosi ai gruppi
di ricerca internazionali piu' accreditati'.
Per questo parteciperanno al congresso ricercatori e professionisti di vari
paesi. Nel corso del congresso sara' presentato anche il primo Manuele Tecnico
Scientifico (ad impostazione teorico pratica) sulla dipendenza da cocaina (le
sue basi, le modalita' per prevenirla e trattarla, le moderne terapie e le
migliori modalita' per realizzare i sistemi sanitari alla luce di quanto
realizzato nel mondo in questo ambito), a cui hanno partecipato i maggiori
esperti italiani ed esteri sull'argomento.
Ma le vere novita' dell'appuntamento veronese saranno da un lato la
presentazione di un profilo comportamentale e sociale dei consumatori tracciato
sulla base di nuove indagini epidemiologiche svolte anche a livello europeo e
dall'altro, soprattutto, la presentazione del Vaccino Anticocaina e dei dati
relativi alle prime sperimentazioni eseguite negli Stati Uniti che verra' fatta
da Nicolette Ebsworth).
L'Assessore De Poli e il direttore dell'Azienda Ulss 20 Angonese hanno
annunciato che partira' da Verona l'iniziativa di dare vita ad un Gruppo Tecnico
Scientifico Italiano per realizzare uno studio di fattibilita' anche in Italia,
formato dai piu' importanti esperti in Italia, di vaccini, di sperimentazioni
cliniche, bioetica e tossicodipendenza. Il gruppo si riunira' il giorno
successivo al Congresso veronese, in un incontro ristretto.
Sempre oggi, l'assessore di Poli ha reso noto che sono circa 300 mila, in
Italia, i consumatori di cocaina secondo i dati elaborati dall'Osservatorio
regionale del Veneto sulle dipendenze.
La classe d'eta' piu' esposta, ha proseguito l'assessore, e' quella tra i 15 e i
24 anni, e tra gli studenti 'almeno una volta nella vita' l'ha provata il 4,8%,
quasi uno su 20, dei quali oltre il 2% gia' a 16 anni; l'aumento di consumo fra
il 2000 e il 2004 e' attribuibile in via prevalente agli studenti di 19 anni di
eta'. 'La via di assunzione prevalente resta quella inalatoria', ha rilevato De
Poli, sottolineando l'aspetto di 'divertimento' con il quale questo
atteggiamento e' vissuto: 'questo e' un aspetto culturale da combattere'.
Per quanto riguarda il Veneto, l'eta' media di inizio dell'assunzione di cocaina
si aggira sui 16 anni, mentre la percentuale d'uso tra i 12 e i 24/enni e' del
4%; ne consumano di piu' i maschi (sei contro tre femmine) e tra le province del
veneto quella con la percentuale d'uso piu' elevata e' Venezia.
'Nel gruppo dei genitori la percentuale dell'uso di cocaina una sola volta nella
vita e' sostanzialmente analoga a quelle dei giovani, il 4%'. Altri dati
riguardano il ricorso ai servizi: le persone che in Italia, nel 2004, hanno
chiesto un trattamento riportando, come sostanza primaria, la cocaina sono piu'
di 17 mila e rappresentano circa il 10% dei soggetti in trattamento; il tempo
medio che trascorre dal primo uso di questa sostanza stupefacente alla prima
richiesta di aiuto e di trattamento e' intorno ai 4-5 anni, 'un passaggio lungo',
ha rilevato l'assessore. Tale divario viene evidenziato anche a livello europeo,
dove tra l'eta' media del primo utilizzo (circa 22 anni) e quella dei pazienti
in trattamento intercorrono nove anni.
In Veneto, i soggetti che lo scorso anno si sono rivolti ai servizi per le
tossicodipendenze, riportando come sostanza primaria la cocaina-crack, sono
stati piu' di 1.200 e rappresentano il 9,2% dei soggetti; quelli che, invece, la
riportano come sostanza secondaria, sono stati 2.649. 'Anche in Italia ormai -
ha osservato De Poli - il fenomeno cocaina e' diventato particolarmente
preoccupante, sia per la grande diffusione che questa sostanza sta avendo nella
popolazione adulta, sia per il coinvolgimento di fasce giovanili in cui si
rileva spesso anche uso contemporaneo di altre droghe e sostanze alcoliche'. 'E'
ormai chiaro - ha concluso l'assessore - che serve una nuova politica
socio-sanitaria che impegni i sistemi regionali e le amministrazioni centrali
dello Stato in un lotta coordinata e comune che non puo' essere procrastinata'
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