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13/07/2006 Uscire dal Tunnel della Droga (www.verdi.it)

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In 4 anni raddoppiati i consumatori di cannabis e cocaina. Il ministro Ferrero: "Depenalizzare il consumo". Verdi: "Il proibizionismo della Cdl è fallito". Aumentano i tossicodipendenti in carcere

Dal 2001 al 2005, gli italiani che hanno fatto uso di cannabis sono raddoppiati passando da 2 a 3,8 milioni. Raddoppio anche per i consumatori di cocaina, saliti da 350 mila a 700 mila. E’ triplicato invece l'uso di allucinogeni e stimolanti, mentre diminuisce quello di eroina.

I dati sono contenuti nella relazione annuale al Parlamento sulle tossicodipendenze, che per il deputato dei Verdi Tommaso Pellegrino, “certificano il fallimento della politica proibizionista del centrodestra''. D’accordo il ministro per la Solidarietà sociale, Paolo Ferrero, secondo il quale la lotta alla tossicodipendenza passa per "la depenalizzazione dei consumi, anche dal punto di vista delle pene amministrative". Una depenalizzazione che, precisa Ferrero, "interesserà il consumo di tutte le sostanze".

Le tossicodipendenze continuano ad avere un impatto rilevante sulle strutture sanitarie. Ogni anno, in Italia, 29 mila persone cominciano ad abusare di eroina e 9 mila di cocaina. E le persone che hanno bisogno di cure sono circa 200 mila per gli oppiacei (eroina) e 150 mila per la cocaina.

Per il ministro Ferrero il piano d'azione della battaglia contro la tossicodipendenza deve puntare su "prevenzione" e "informazione sulla diversa pericolosità delle diverse droghe". "Bisogna tentare - spiega il ministro - di affrontare il problema della tossicodipendenza superando il binomio tra droga legale e illegale e guardare di più al fenomeno sociale".

Ferrero ha annunciato l'intenzione del Governo "di presentare un Ddl che riscriva la normativa sulle sostanze stupefacenti. Non si tratta solo di abrogare la Fini-Giovanardi, una legge che si basa sulla distinzione tra sostanze legali e illegali, dimenticando che il maggior numero di morti arriva in Italia dall'abuso di alcol, che è legale. Si tratta invece - prosegue il ministro - di ridisegnare un modo di agire fondato sulla distinzione delle droghe in base alla loro pericolosità".

Dal documento risulta un aumento dei detenuti per reati connessi alla droga, che nella maggior parte dei casi sono maschi e di nazionalità italiana. ”La tossicodipendenza -  commenta ancora Pellegrino - non si affronta con la repressione e il proibizionismo, ma con il recupero e cure appropriate''.

Il carcere è infatti la struttura meno idonea per chi ha problemi di droga, ma purtroppo il numero di tossicodipendenti detenuti è in aumento: nel 2005 ammontavano al 29% del totale della popolazione carceraria. Coinvolti anche i più giovani: un migliaio i minori tossicodipendenti che hanno avuto problemi con la giustizia minorile. I minorenni nel 70% dei casi sono italiani fra i 14 ed i 17 anni.

La cannabis risulta essere la sostanza più facilmente reperibile sul mercato illegale, anche se comunque dalla relazione emerge che il 52% dei soggetti fra 15 ed i 34 anni, che hanno consumato almeno una volta sostanze illegali, riferisce di poter trovare agevolmente sia cocaina che stimolanti.

Negli ultimi 5 anni è calato il prezzo di mercato delle sostanze, segno evidente che ne circola di più alimentando le strutture criminali dedite al traffico illecito. Il prezzo della cocaina è infatti passato dai 99 euro al grammo del 2001 agli 87 euro del 2005, quello dell'eroina nera dai 69 euro al grammo del 2001 ai 54 euro del 2005. Una maggiore stabilità si osserva nei prezzi medi delle altre sostanze stupefacenti.

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