L' eroina si conferma la prima sostanza di abuso, ma aumentano i
consumatori di cocaina, e anche gli alcolisti che si rivolgono ai SAT (Servizi
alcologici territoriali). Questi i dati ermersi dallo studio sulle dipendenze
della ASl 10 di Firenze, presentato stamattina dall' assessore alle politiche
sociosanitarie del comune e presidente della Societa' della salute Graziano
Cioni e da Paola Trotta del Dipartimento delle dipendenze dell'
azienda sanitaria fiorentina.
"Nel 2005 i soggetti tossicodipendenti in carico dei servizi sono risultati
1876, di cui 1526 maschi e 350 femmine, a cui vanno aggiunti 819 alcolisti.
Bisogna spostare l' asse degli interventi dalla repressione all' approccio
sociale e all' inclusione nella societa' - sostiene Cioni -. Basta pensare al
fatto che dei detenuti a Sollicciano il 40% e' tossicodipendente, si tratta -
ha aggiunto - di 400 persone, quasi tutte giovani e 1 su 4 di loro e'
recidiva, senza contare i 50 carcerati in custodia attenuata a Solliccianino,
tutti tossicodipendenti".
"La sostanza piu' usata e' ancora l' eroina, che conta 1423 tossicodipendenti,
la cannabis e' all' 11% mentre la cocaina sale al 10,3%, dato contenuto
rispetto a quello nazionale (13,5%) - ha detto Trotta -. La seconda sostanza
d' abuso e' una sostanza legale, ovvero l' alcol, sempre di piu' sono quelli
che si rivolgono alle strutture, la stima nazionale prevede 15 mila persone
sul territorio fiorentino con problemi di alcool".
Secondo i dati della Prefettura le segnalazioni giunte dal 1990 al 2005 sono
state per il 60% relative al consumo di hashish e per il 30% di eroina. Se si
guradano pero' i dati solo del 2005 il consumo di hashish e' salito al 79%,
mentre l' eroina con l'8% e' scesa al terzo posto, dietro all' 11% della
cocaina.
Per quanto riguarda gli interventi messi in atto, la Asl di Firenze prevede
anche per i pazienti sotto trattamento farmacologico l' ntegrazione con
interventi psicologici, mentre il 44% ha ricevuto solo trattamenti
psico-sociali.
Gli interventi di prevenzione sono stati svolti in cooperazione dalla Asl con
enti del privato sociale. Nel 2005 sono stati 5400 i giovani contattati, di
questi 3 mila con il progetto Interzone, rivolto ai giovani in contesti come
concerti, discoteche, rave attraverso la presenza di operatori in questi
luoghi. Nell' ambito scolastico sono stati coinvolti 590 studenti delle scuole
superiori, mentre il progetto Operatori di strada, che si avvale di un' equipe
che si muove con un camper sul territorio, ha fornito informazioni a circa
1300 giovani.
Secondo una ricerca sul consumo delle sostanze dei giovani, il 98% abusa di
alcool, il 78% fa uso di canabis e il 32% di cocaina. L' indagine non e'
comunque rappresentativa dell' intera popolazione, perche' e' stata fatta su
un campione di 400 soggetti tra i 14 e i 26 anni rilevati in contesti ad alto
rischio come discoteche e rave.
Da questo studio emerge anche un cambiamento dei luoghi del consumo di droga:
il 67% ne fa uso a casa di amici e il 50% a casa propria, mentre aumentano i
giovani che abusano di piu' sostanze contemporaneamente, soprattutto alcol e
cannabis.
"La stanza del buco e' un finto problema, comunque non risolvera' la questione
della tossicodipendenza, dato che si rivolgera' solo a pochi casi disperati".
Questo il parere espresso da don Giacomo Stinghi, direttore del Ceis di
Firenze, intervenuto stamattina alla presentazione dei dati sulle dipendenze
nel territorio fiorentino della Asl.
"Le politiche pubbliche oggi si rivolgono alla riduzione del danno, ma questo
non puo' bastare, dato che coinvolge solo i casi piu' gravi. Quello che
occorre e' fare piu' prevenzione e trovare piu' fondi" ha aggiunto don Stinghi.
"Servirebbe anche un coordinamento tra il pubblico e il privato, che coinvolga
non solo i Ser.T ma tutti gli operatori del privato sociale". ha concluso don
Stringhi. La proposta del direttore del Ceis e' stata accolta favorevolmente
sia da Trotta sia da Cioni
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