Secondo la ricerca annuale sul "ritorno a scuola" degli adolescenti
statunitensi, un terzo e' stato invitato a feste (presenti i genitori nella
casa e spesso inconsapevoli di quanto accade) dove erano serviti alcolici e
droghe.
Solo il 12% dei genitori vede l'alcol e le droghe come un problema per i
figli, mentre per lo e' per il 27% dei ragazzini, e il 58% dei genitori
ritiene che il problema siano le pressioni sociali.
"Questi genitori sono come le tre scimmiette (non vedo, non sento, non parlo)"
ha dichiarato Joseph Califano Jr., presidente del "National Center on
Addiction and Substance Abuse" della Columbia University. "I genitori non
comprendono il mondo in cui vivono i figli. Cercano di negare l'evidenza".
La ricerca rivela, inoltre, che l'80% dei genitori ritiene che durante queste
feste non ci siano droghe ne' alcol, e il 50% dei ragazzini ha invece
partecipato a feste dove c'erano entrambe.
Dalla ricerca e' emerso, per la prima volta, che il gap tra i maschi e le
femmine si e' dimezzato, e le ragazzine tra i 12 e i 17 anni corrono i
medesimi, o maggiori rischi dei coetanei maschi.
Dalle risposte date, i ragazzini sono stati classificati a basso, medio o alto
rischio. Nel primo, due terzi hanno ammesso di riuscire a comprare la
marijuana in un'ora o meno, il 93% ha qualche amico che la consuma, il 58% si
ubriaca almeno una volta al mese, il 71% ha amici che usano cocaina, LSD o
eroina.
La ricerca ha anche studiato l'esposizione degli adolescenti all'alcol, alle
droghe e alla violenza, e all'eta' di 17 anni, uno su quattro adolescenti, ha
conosciuto qualcuno vittima delle armi da fuoco.
L'eta' critica e' tra i 13 e i 14 anni, eta' in cui inizia la scuola superiore
e si ottiene piu' liberta' in famiglia.
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