Il titolare di uno "smart shop" di Bari e' stato arrestato dalla Squadra
Mobile a seguito della morte per suicidio di uno studente universitario.
Secondo quanto accertato dalla polizia, nell'esercizio commerciale erano
venduti semi e sostanze particolari, assunte da giovani per provare l'effetto
"sballo". Lo studente avrebbe ingerito dei semi di "Argyreia nervosa", piu'
nota come "rosa hawaiana", che conterrebbero l'amide dell'acido lisergico (Lsa).
Nel negozio del commerciante, Sandro Barbieri, di 42 anni, torinese,
venivano vendute anche altre sostanze che se assunte in maniera impropria
possono produrre effetti stupefacenti. A seguito degli esami di laboratorio
eseguiti dalla Polizia Scientifica della Direzione Centrale Anticrimine di
Roma, il gip del Tribunale di Bari Giuseppe De Benedectis ha disposto
il sequestro in tutto il territorio nazionale dei semi di "Argyreia nervosa".
E il Codacons interviene sul caso. In Italia -afferma il Codacons- si contano
oltre cinquanta smart-shop nelle varie citta', che attirano una clientela
formata soprattutto da studenti universitari e liberi professionisti tra i 30
e i 40 anni. Questi negozi dovrebbero vendere prodotti legali e di origine
naturale, simili a quelli che si trovano in erboristeria o in farmacia. Dopo
la vicenda di Bari il Codacons chiede ai Nas di intervenire effettuando
controlli a tappeto in tutti gli smart-shop presenti in Italia, al fine di
individuare e ritirare dal commercio quelle sostanze e quei prodotti che,
seppur di origine naturale, rappresentano un pericolo per la salute umana, in
quanto presentano proprieta' allucinogene o stupefacenti in grado di mettere a
repentaglio l'incolumita' di chi le assume.
27/09/2006 Monacelli (Udc) al Governo: chiudere gli 'Smart Shop'(www.aduc.it)
"Nei prossimi giorni presentero' una interrogazione parlamentare nella quale
chiedero' se il Governo non ritenga opportuno adottare dei provvedimenti
normativi per far chiudere gli esercizi commerciali denominati 'Smartshop'".
Lo dice la senatrice dell'Udc, Sandra Monacelli. "Da alcuni anni erano
fonte di polemiche ma oggi dopo la morte del ragazzo di Bari dobbiamo dire una
parola chiara, lo Stato non puo' infatti tollerare esercizi commerciali di
'favoreggiamento della cultura dello sballo totale e irresponsabile'.
L'obiezione di chi dice che gli stessi prodotti potrebbero essere acquistati
via internet e' un obiezione assurda infatti oggi in internet si puo'
acquistare di tutto anche strumenti peggiori ma non per questo uno Stato
democratico che ha a cuore il buon ordinamento sociale e il futuro delle
giovani generazioni puo' far finta di non vedere o peggio ancora rendere tutto
legale e tutto accessibile
http://www.aduc.it
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